PARTITI POLITICI ITALIANI: TUTTI I CONTI IN ROSSO

di Maurizio Costa

Gli aiuti di Stato non ci sono più e la politica italiana entra in crisi. I maggiori partiti del nostro Paese hanno stilato i bilanci per l'anno 2013 e i dati sono sconcertanti: Pd, Forza Italia, Pdl e Lega Nord hanno chiuso l'anno scorso con un passivo di 55 milioni di euro.

Dopo anni di aiuti pubblici ai partiti, adesso le cose sono cambiate: se nel 2010 lo Stato elargiva 290 milioni di euro ai vari colori politici, quest'anno gli schieramenti incasseranno solamente 91 milioni, per arrivare a zero nel 2017. Le condizioni economiche dei vari partiti continueranno a tendere verso il segno meno e l'unico modo per risolvere la situazione è tagliare fino all'ultimo spreco.

Vediamo come sono messi i conti dei vari schieramenti per quel che riguarda il bilancio 2013.

Partito Democratico – Il Pd versa in una condizione estremamente complessa. Se gli introiti derivanti da contributi pubblici e privati hanno raggiunto la quota di 37 milioni di euro, il partito ha registrato oneri che arrivano a più di 48 milioni di euro, con una perdita complessiva di 10 milioni di euro. Il Partito Democratico ha affidato la revisione dei conti allo studio "DLA Piper", uno dei migliori in Italia, che, analizzando le carte, ha riscontrato le falle maggiori soprattutto nelle forniture e nei costi del sito web. Inoltre, le elezioni politiche sono costate 7 milioni di euro e le rispettive iniziative un altro milione. Il Pd punta nel 2014 a raggiungere il pareggio di bilancio, tagliando le spese di vitto e alloggio e i vari rimborsi spesa, disdicendo, inoltre, gli inutili affitti in Via Tomacelli e in Via del Tritone.

Forza Italia – Il partito di Berlusconi avrebbe un buco di 15 milioni di euro. Pochi giorni fa, infatti, il Cavaliere ha dichiarato che il partito versa in condizioni disastrose, tanto da essere arrivato con l'acqua alla gola. Oltre ai debiti con i vari fornitori, Fi deve ancora versare 87 milioni di euro alla sua vecchia gloria, il Pdl, che però, a febbraio, aveva ricevuto da Berlusconi un assegno da 15 milioni di euro.

Lega Nord – Il tesoriere della Lega Nord, Stefano Stefani, è stato glaciale: "Al Carroccio rimangono due anni di vita." Il partito di Salvini si ritrova un buco di 14,4 milioni di euro. I tagli dovranno essere d'obbligo per non incorrere nel default finanziario.

Popolo delle Libertà – Infine, il Pdl, ha un passivo di 14 milioni, con altri 18 milioni di debiti da pagare. Senza Berlusconi sarà difficile recuperare tutto.

I partiti vanno incontro al disastro totale. Un politica di tagli è l'unico modo per uscirne, anche perché, nel 2017, i soldi dello Stato non arriveranno più.