Paura a Bologna: attentato a una stazione dei carabinieri

Redazione

BOLOGNA – Attacco esplosivo la notte tra sabato e domenica ad una stazione dei Carabinieri della periferia di Bologna. Due taniche di benzina innescate da una miccia sono state posizionate davanti all'ingresso della stazione 'Corticella' di via San Savino: l'ordigno ha provocato danni. Non ci sono feriti tra i militari all'interno. La modalità farebbero pensare alla matrice anarchica, ma sono in corso accertamenti; nel pomeriggio in città è atteso il premier Matteo Renzi per un incontro in vista del Referendum.

L'esplosione, avvertita verso le 3, ha divelto la porta a vetri all'ingresso e frantumato due finestre al piano terra della stazione, annerendo la facciata della caserma che si trova quasi alla fine di una strada senza uscita, nei pressi di una chiesa parrocchiale. Nella caserma sono in servizio meno di dieci militari, alcuni dei quali dormivano all'interno dell'edificio. Il boato ha svegliato anche i residenti nei palazzi vicini.
C'è un sistema con telecamere che però sembra siano andate anch'esse danneggiate: gli investigatori sono al lavoro per cercare tracce utili e al momento non escludono alcuna pista.

L'attentato, secondo gli investigatori, rappresenta una salto di qualità, nelle modalità e nei danni provocati. Si stanno conducendo accertamenti su quello che è rimasto dell'ordigno, che conteneva di certo un'importante quantità di polvere pirica o altra sostanza esplodente che si sta analizzando. Negli ultimi tempi a Bologna c'erano stati sabotaggi incendiari all'Alta velocità, congegni inesplosi lasciati in uffici postali e sono state intercettate lettere con polvere, indirizzate a ditte che lavorano nei Cie: tutti 'segnali' di stampo anarchico che hanno destato preoccupazione, ma che però non avevano avuto l'impatto di quello che si è verificato nella notte in via San Savino. Non si ricorda un episodio del genere contro i militari, a Bologna.