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Viterbo

Paura a Ronciglione: è emergenza rapine

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Tempo di lettura 3 minuti Carabinieri sottorganico, ma non possono scioperare perchè militari

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di Roberto Ragone
RONCIGLIONE (VT)
– Con l’estate e le ferie, arrivano anche i ladri d’appartamento. Sono tornati i narcotizzatori, quelli che sfruttano il caldo che costringe a dormire con le finestre aperte o socchiuse. La situazione è diversa, sotto alcuni aspetti, se si tratta di città o di piccolo centro, magari di casa di campagna. Da quando i criminali dell'est, quelli con 'accento straniero', descrizione comune da parte di coloro che sono stati massacrati di botte in casa propria di notte, hanno fatto scuola. Probabilmente anche i nostri gentiluomini hanno adottato la stessa tecnica, non foss'altro che per poter allontanare i sospetti da un ladro italiano e scaricarli su di un ladro 'dell'est europeo'. Allora il timore è quello: ti narcotizzano, ti massacrano, vogliono aprire una cassaforte che nella maggior parte dei casi non c'è, e ti battono come un materasso senza ragione, solo per spaventarti. Il lato meno piacevole della faccenda, è che il bersaglio sono sempre delle persone anziane, cioè le più deboli, quelle che alla prima ombra ti aprono il portafogli e ti danno anche la catenina della prima comunione. Invece no, giù botte da orbi anche a loro, anche, probabilmente, per sfogare un odio atavico contro chi ha sempre vissuto in un paese non dominato da dittature comuniste, come quelli a cui da poco è stata tolta la catena dalla caviglia. Ultimo caso in televisione, con Salvo Sottile ed Eleonora Daniele, ai danni di una coppia di anziani in provincia di Padova a cui è stata rubata anche la fede nuziale. Strano che la notizia sia andata in TV, perchè da tempo è stato 'prescritto' che a certe notizie non si dia risalto, come a quelle dei suicidi causati – che ancora purtroppo accadono –  da una recessione che ancora oggi fa chiudere le aziende e licenziare gli operai, alla faccia della pretesa 'ripresa' e delle notizie che ormai la Confindustria tara sui desideri del governo Renzi.


L'ultima rapina nota Insomma, a Ronciglione, cittadina in provincia di Viterbo ricca di storia e di giustificato orgoglio, sono arrivati i ladri estivi. Non è noto se abbiano compiuto altre imprese prima di questa, ma il loro bersaglio attualmente conosciuto è stata la villetta estiva, in piena campagna, fra filari di noccioli carichi di frutti, di un signore che, alzatosi di notte per un bisogno fisiologico, s'è poi addormentato in poltrona davanti al televisore, verso le tre di notte. Al risveglio, erano circa le sei e trenta, era sparito il portafogli, le chiavi del cancello, quelle della sua volkswagen Golf e della stessa autovettura. Irruzione poi anche in una villetta estiva disabitata adiacente, dove i ladri non hanno potuto portare via nulla, perchè nulla c'era da portar via.

 

Una sola pattuglia dei carabinieri per un vasto territorio Parlando con i Carabinieri, intervenuti per constatare i fatti, abbiamo scoperto che una sola vettura con una pattuglia di due persone deve coprire, di notte, una zona vastissima, arrivando fino al paese di Monte Romano, distante diverse decine di chilometri. Assurdo! In pratica, se di notte un abitante di Ronciglione dovesse chiamare il 112 per una effrazione o un assalto, può accadere che la macchina, non per cattiva volontà dei militari, arrivi dopo quaranta/quarantacinque minuti. E se le chiamate dovessero sovrapporsi e incrociarsi, che Dio ce la mandi buona.


Vittime colpevoli di difendersi In definitiva: ci siamo occupati più volte di assalti notturni, di spari per difesa personale, di ingiustizie conclamate nelle sentenze  dei giudici, emesse contro ogni più elementare regola di buon senso, per cui il colpevole diventava il derubato, e la vittima era il ladro/assassino (in qualche caso), suscettibile perfino di risarcimento danni – vedi Ermes Mattielli, morto d'infarto dopo una sentenza che lo condannava a regalare a due rom ladri reiterati di rame, la proprietà che aveva messo insieme in una vita di lavoro – faceva il rigattiere, non l'Amministratore di una grossa azienda – proprietà che poi è andata realmente ai due ladroni, nonostante uno dei due sia successivamente stato arrestato per lo stesso reato. Ci siamo anche occupati, e continuiamo a farlo, delle proteste del Sindacato Autonomo di Polizia nella persona del suo segretario Gianni Tonelli, che lamenta carenza d'organico, materiali non più adeguati, armamento obsoleto e addestramento insufficiente. Solo che, mentre il SAP può anche protestare con uno sciopero (della fame di Tonelli), questo è assolutamente precluso ai Carabinieri perchè militari, e come tali non possono avanzare rivendicazioni. Il risultato è che chi ci va di mezzo è sempre il cittadino, vittima di un governo che si guarda l'ombelico, e che tende a preservare una maggioranza che ha solo alla camera, evitando accuratamente ogni tipo di consultazione elettorale – siamo al terzo governo non eletto – e che con la massima incompetenza e improvvisazione opera tagli orizzontali indiscriminati, non solo alla sicurezza – con un Alfano cha fa da argine, ma non si sa fino a quando durerà – ma anche, fra le altre cose, alla Sanità, causando attese bibliche per un esame clinico. Un suggerimento a chi si trova in vacanza o abita in campagna: chiudete bene porte e finestre, armatevi di un qualsiasi oggetto possa essere atto a difendersi e soprattutto recitate con me: Padre nostro, che sei nei cieli…
 

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Cultura e Spettacoli

Viterbo, a palazzo Scacciaricci si presenta il Movimento “SpazioTempismo”

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Saranno per la prima volta uniti nell’opera artistica il Tempo, lo Spazio e la
rappresentazione multi-prospettica del soggetto con l’evidenza della continuità del
trascorrere del flusso dell’intervallo tra una prospettiva e l’altra. L’idea di
SpazioTempismo nasce nel 2010 da un’intuizione di Enzo Trifolelli che supportato poi
da Giampiero Ascoli, intraprendendo studi e ricerche, hanno ampliato e sviluppato il
tema dello Spazio e del Tempo che nella storia dell’arte ha radici profonde,
concretizzando il nuovo concetto e strutturando l’omonimo Movimento artistico.
Nell’ambito del Festival ViterboImmagine2023 lo SpazioTempismo ha avuto la sua
affermazione con l’esposizione di 34 opere di 24 artisti.
L’inaugurazione – con ingresso libero – si aprirà alle 18,00 presso Il Palazzo
Scacciaricci, una Torre-Loggia che sovrasta il caratteristico portico della Piazza S.
Pellegrino, nel suggestivo quartiere medievale, nel cuore del centro storico di Viterbo.
Enzo Trifolelli verrà introdotto da Silvio Merlani titolare della Galleria Chigi e, dopo
una breve ma interessante descrizione del concetto di SpazioTempismo, aprirà un
confronto con i presenti: artisti, appassionati dell’arte e non solo, sul nuovo concetto
e Movimento Artistico “SpazioTempismo”, per approfondire i temi inerenti.
Nella splendida cornice dell’evento, è previsto anche l’intervento della Critico d’Arte
Barbara Aniello che parlerà delle opere esposte e del Concetto SpazioTempistico.
All’esposizione saranno presenti molte opere realizzate con il Concetto dello
SpazioTempismo da alcuni dei seguenti artisti: Emanuela Artemi, Luciana Barbi,
Sergio Barbi, Simona Benedetti, Carlo Benvenuti, Nello Bordoni, Stefano Cianti, Alessia
Clementi, Pippo Cosenza, Raffaela Cristofari, Daniele Del Sette, Francesca Di Niccola,
Paola Ermini, Sheila Lista, Gino Loperfido, Francesca Mazzone, Matilde Mele, Arialdo
Miotti, Francesco Persi, Cecilia Piersigilli, Enzo Trifolelli, Tullio Princigallo, Rita

Sargenti, Alessandro Scannella, Giampietro Sergio, Paolo Signore, Carla Sozio, Jennifer
Venanzi, Alessio Zenone.
All’inizio dell’incontro saranno distribuite delle piccole brochure che illustrano il
concetto e che, assieme al link web (QR code), conducono alla più ampia descrizione
dell’idea. Sulla brochure web sono presenti anche immagini di opere in pittura,
scultura, Digital Art, installazioni e altorilievi.
La Mostra sarà visitabile, con ingresso libero, dal 20 aprile fino al 5 maggio 2024 dal
martedì al venerdì dalle 16,30 alle 19,30 e sabato, domenica e festivi dalle 10,00 alle
12,30 e dalle 16,00 alle 19,30.
Gli organizzatori dell’Evento e fautori del Movimento Artistico “SpazioTempismo”
invitano tutti i lettori a visitare la Mostra per ammirare le opere in SpazioTempismo
esposte.

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Cronaca

Tarquinia, vicenda abbattimento cavalli: sindaco e familiari minacciati di morte sui social. Depositata denuncia querela

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Il sindaco Alessandro Giulivi: “Questa volta vado fino in fondo, denunciando tutti coloro che hanno strumentalizzato e strumentalizzano questa triste vicenda”

Sull’abbattimento dei quattro cavalli avvenuto nei giorni scorsi per mano legale degli esperti veterinari chiamati della ASL di Viterbo, sono state scritte molte cose imprecise, false e che hanno spinto molte persone a rivolgere pesanti minacce di morte al sindaco Alessandro Giulivi e ai suoi familiari.

L’avvocato Paolo Pirani ha depositato questa mattina una dettagliata denuncia querela presso gli organi di polizia nei confronti di tutti coloro che hanno volutamente cercato di strumentalizzare la notizia per colpire il sindaco e l’amministrazione.

Una denuncia nei confronti anche delle associazioni e di coloro che, via social, senza adeguate informazioni, hanno deciso che il sindaco fosse il carnefice di animali che, in realtà, si è cercato di salvare fino all’ultimo.

Nei giorni precedenti il 27 marzo 2024,quattro cavalli vagano liberi nella località Taccone di Sopra, a Tarquinia, creando una situazione di pericolo per la pubblica sicurezza.

I cavalli, di razza baia e del peso approssimativo di 350-400 kg, sono stati avvistati nei pressi dell’uscita autostradale di Monte Romano. La loro presenza in aree trafficate rappresentava un rischio per gli automobilisti e per gli stessi animali.

Il sindaco Alessandro Giulivi veniva informato dagli uomini del Corpo Forestale dei Carabinieri della locale stazione di questa situazione. Successivamente, riceveva per conto della Asl Servizio Veterinario di Viterbo una lettera trasmessa via PEC nella quale veniva invitato ad emettere un documento sindacale di cattura e/o abbattimento.

Dopo aver preventivamente consultato il dottor Marco Perroni e il dirigente dottor Ferrarini del servizio ASL di Viterbo, il sindaco Giulivi provvedeva ad emettere (come previsto per legge) un’ordinanza sindacale che disponeva la cattura in sicurezza dei cavalli con ogni mezzo per tutelare la pubblica incolumità e di evitare ogni tipo di incidente.

L’ordinanza prevedeva due opzioni per la gestione della situazione: la cattura dei cavalli e il trasferimento in un luogo sicuro. O, in extrema ratio, qualora la cattura fosse impossibile o ci fossero situazioni di pericolo imminente per le persone, procedere con l’abbattimento.

Il 27 marzo, per la cattura dei cavalli è stato contattato, su indicazioni della Asl di Viterbo, uno specialista veterinario, esperto di fauna selvatica che ha valutato la situazione e messo in atto un piano di cattura, il quale, entrato in possesso di tutte le autorizzazioni, è arrivato sul luogo il giorno successivo e ha potuto valutare la situazione.

Ha quindi constatato che un cospicuo dispiegamento di forze dell’ordine era già impegnato a trattenere gli animali in un campo agricolo prevenendone, momentaneamente, l’invasione delle carreggiate stradali e autostradali.

In piena autonomia e senza condizionamenti, è stato deciso di tentare la narcosi a distanza anche attraverso l’utilizzo di un drone dotato di idonei strumenti usati in medicina veterinaria.

I cavalli si trovavano al centro del campo, in evidente stato di allerta e atteggiamento di fuga pressoché continuo.

Il primo dardo è stato lanciato con successo nei confronti di un cavallo che è rimasto narcotizzato per un breve lasso di tempo ma non è stato possibile procedere alla sua cattura completa.

Sono risultati vani gli ulteriori tentativi di avvicinamento e somministrazione di farmaci.

Come scritto dall’esperto nella sua relazione conclusiva, “la cattura farmacologica di questi soggetti mediante teleanestesia è piuttosto difficile non esistendo farmaci intramuscolari particolarmente efficaci sui cavalli. Si ricorre quasi sempre ad associazioni di più farmaci e spesso si rendono necessarie più somministrazioni”.

Nel pomeriggio dello stesso giorno le condizioni climatiche avverse (forte vento) hanno ostacolato in modo irrimediabile ogni tentativo di cattura.

Risultando inefficace ogni tentativo di sedazioni, si è proceduto a misure alternative.

Nel frattempo, la Polizia Locale aveva allertato i referenti dell’Università Agraria per trovare un posto idoneo al contenimento degli animali catturati.

Alcuni abili e titolati cavalieri insieme ai loro cavalli hanno tentato inutilmente di avvicinare i quattro esemplari, i quali hanno continuano ad allontanarsi evitando ogni tipo di contatto ravvicinato.

Solo dopo questo ennesimo tentativo è stata dichiarata inefficace la telenarcosi come metodo di contenimento.

Intanto, gli animali si erano portati a ridosso delle strade provinciali Aurelia Bis e Aurelia tratto autostradale ad alto transito veicolare, soprattutto in quelle ore a ridosso dell’esodo delle festività pasquali e per questo ritenuti pericolosi.

A questo punto, gli esperti hanno deciso di procedere al loro abbattimento.

Tutto è avvenuto sotto il costante e vigile controllo del Corpo Forestale dei Carabinieri, della Polizia di Stato e della Polizia Locale.

L’operazione di abbattimento è avvenuta per mano dei veterinari che prima di procedere hanno mostrato alle forze dell’ordine le armi da utilizzare e chiesto di mettere in sicurezza l’intera area per evitare pericoli alle persone.

Alla luce di tutto questo (dimostrabile in modo inconfutabile con corrispondenze ufficiali e relazioni conclusive), il primo cittadino ha deciso di procedere con la denuncia, in sede Penale e Civile, di tutti coloro che in questi giorni hanno continuato, in modo costante, a diffondere false informazioni, formulare accuse infondate e soprattutto scrivere minacce di morte sia sui social che inviati nelle e-mail del Comune di Tarquinia.

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Cronaca

Asl Viterbo, prende forma la nuova casa di comunità di Bolsena

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Prende forma la nuova casa di comunità di Bolsena, i cui lavori, iniziati lo scorso dicembre, e finanziati dall’Unione europea NextGenerationEU, fondi Pnrr, per un importo di circa 1milione e 400mila euro, stanno proseguendo nel rispetto del cronoprogramma iniziale.
 
“Ad oggi – spiega il commissario straordinario della Asl di Viterbo, Egisto Bianconi, impegnato in queste settimane in un tour nella Tuscia in tutte le strutture sanitarie interessate da lavori finanziati con fondi Pnrr – gli interventi realizzati a Bolsena hanno riguardato principalmente le opere di demolizione e di risanamento definitivo di alcune problematiche collegate all’umidità presenti da anni nella struttura. Nei prossimi giorni inizieranno i lavori di ricostruzione degli ambienti e di tracciamento degli impianti. L’obiettivo è ridefinire la struttura, da un punto di vista sanitario, con spazi adeguati e tecnologie idonee per rendere efficienti e accoglienti tutti i servizi e le linee di attività che renderemo operativi presso la nuova casa di comunità”.
 
Il progetto prevede, infatti, la rimodulazione delle aree interne, per adeguarle alle funzioni richieste, e contempla, tra l’altro, la sostituzione dell’intera dotazione tecnologica impiantistica, compreso l’impianto di sollevamento. È prevista anche la sostituzione di tutti gli infissi esterni con tipologia più altamente performante in relazione al contenimento dei consumi energetici.
 
“A meno di una settimana dall’attivazione delle Centrali operative territoriali dei Distretti A, B e C, in funzione presso gli ospedali di Belcolle, Tarquinia e Civita Castellana – conclude Egisto Bianconi – siamo qui a Bolsena e, nei prossimi giorni, saremo a Ronciglione dove sono in corso degli importanti lavori di ristrutturazione, di riqualificazione e di potenziamento complessivo, in previsione della creazione, non solo della casa, ma anche dell’ospedale di comunità. Credo che, a fronte di fondi così cospicui ottenuti dall’azienda dall’Unione Europea, sia doveroso rendicontare puntualmente alla cittadinanza lo stato dell’arte dei cantieri ad oggi aperti nel Viterbese e il processo in corso di definizione e di realizzazione di un nuovo modello sanitario, realmente e fisicamente più vicino ai bisogni di salute espressi dal territorio”.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Privo di virus.www.avast.com



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