Connect with us

Cronaca

Pavia: 80 enne uccide il figlio disabile e si toglie la vita

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 3 minuti L’ennesimo gesto di un anziano, o di più anziani, nelle stesse condizioni:

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 3 minuti
image_pdfimage_print

 

di Roberto Ragone

PAVIA – Domenica mattina attorno alle 11, a  Sant’Alessio, frazione di Pavia, un anziano agricoltore, Fancesco Sali, di 80 anni, ha ucciso il figlio 50enne invalido, Carlo Alberto, e poi s’è tolto la vita con la stessa arma, una pistola regolarmente detenuta. Per l’omicidio-suicidio l’uomo ha atteso che la moglie e la badante andassero a messa. Il gesto estremo dell’anziano agricoltore è stato con tutta probabilità dettato dal fatto che, dopo la morte sua e della moglie, entrambi molto avanti nell’età, nessuno avrebbe potuto occuparsi del figlio disabile. Questo è l’ennesimo gesto di un anziano, o di più anziani, nelle stesse condizioni: il pensiero che, morti loro, il figlio rimarrà senza nessuno al mondo, e nessuno se ne occuperà come necessario.

È molto triste dover rimarcare una notizia di questo genere in un momento storico in cui l’Italia è occupata a rivolgere la sua attenzione ai cosiddetti ‘migranti’, per i quali si spendono cifre da capogiro, come ha rivelato un’intercettazione telefonica rivolta ad uno degli indagati per mafia capitale: “E’ meglio della droga” diceva Buzzi al suo interlocutore, parlando dell’accoglienza. È addirittura grottesco che tutto l’impegno del governo, in questo momento, sia rivolto all’approvazione di una dubbia riforma costituzionale, lo scopo della quale non è certamente quello dichiarato, e della quale non si sentiva la necessità, quando le priorità nazionali sono ben altre.

Una riforma costituzionale che ha visto inviare agli Italiani all’estero una ‘letterina’ a colori e con foto di Renzi e Obama che si stringono la mano, allo scopo di distorcere e condizionare in maniera eticamente scorretta il voto degli ignari nostri compatrioti, e il cui costo è risultato essere di 4 milioni di euro. Sì, avete capito bene, non è un refuso, quattro milioni di euro sperperati per vincere questa competizione che porterà l’Italia a livello di uno stato africano.

Quattro milioni – otto miliardi delle vecchie lire, per intenderci – con cui si sarebbero potute dare 200 piccole case in legno ad altrettante famiglie di terremotati. Quattro milioni di euro che si sarebbero potuti impiegare per costituire un fondo per l’assistenza agli invalidi lasciati soli, ed evitare tragedie di questo genere. Ma al nostro caro Matteo Renzi non importa che il popolo che è stato chiamato a governare abbia di queste necessità. Diciamo pure, come pare abbia detto il suo carissimo governatore della Campania De Luca, a cui in breve tempo ha destinato 11 miliardi di euro, che ‘vuole i soldi’ e ‘se ne fotte’ di tutto il resto, come riportato dal Fatto Quotidiano di qualche giorno fa in prima pagina.

Questa è la classe politica che ci ritroviamo, senza averla votata, ma solo per i maneggi poco ‘democratici’ di alcuni personaggi ben noti, a cui va tutta la nostra deplorazione. È triste vedere che una persona, arrivata ad un’età in cui dovrebbe godere un po’ di serenità e di famiglia, prenda una decisione come questa, senz’altro dettata da un’eccessiva preoccupazione, ma comprensibile, tenendo conto del paese in cui viviamo. Un paese che, appunto, parafrasando De Luca, ‘se ne fotte’ dei suoi cittadini; un paese che ‘vuole i soldi’ delle tasse, della ex-Equitalia – comunque si chiami oggi, non è cambiato nulla – ; un paese che nulla offre a chi paga le tasse; un paese che sa soltanto aumentare l’IVA sulle onoranze funebri e  aumenta il costo dei ticket sanitari, costringendo milioni di pensionati a non accedere più alle cure mediche; un paese dove la sicurezza personale è a rischio, dove le carceri straripano e non si provvede se non svuotandole, dove difendersi è diventato un reato; un paese dove gli appalti non si assegnano se non ai soliti noti, mentre le opere pubbliche necessarie al vivere civile languono; un paese in cui le forze dell’ordine sono in uno stato di impotenza, e si utilizzano i soldati per il controllo del territorio; un paese che mantiene privilegi ingiustificati a vantaggio di pochi, con le intoccabili pensioni d’oro; che, anzi, con la riforma, se passa il SI’, assegnerà un vitalizio agli ex-presidenti della Repubblica, di 600.000 euro all’anno (leggi Napolitano); con un governo totalmente fallimentare, che invoca il Nuovo Ordine Mondiale, fondato sulle ‘fantasie’ di pochi, che vuole stringerci nella morsa delle lobby di oltreoceano con il pretesto di una riforma costituzionale, targata Boschi, ma redatta non si sa da chi, perché a noi non è dato di saperlo. A meno che, visto che a Renzi una volta è scappato detto ‘la riforma di Napolitano’, non sia stato proprio lui. Questa gente, riesce a dormire la notte? Io mi auguro di no, ma non ci conto.

Cronaca

Andria, blitz nei negozi e ristoranti: boom di “lavoratori in nero”

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

Numerosi i controlli effettuati dai militari dell’Arma a diversi esercizi commerciali bar e ristoranti nel centro di Andria dove sono state rilevate sanzioni amministrative e ammende per un totale di circa 20.000 euro.
Nei giorni scorsi i Carabinieri della Compagnia di Andria, coadiuvati da personale del Nucleo
Ispettorato del Lavoro eseguivano delle attività ispettive in alcuni ristoranti del comune di
Andria dove venivano riscontrate diverse violazioni del Testo Unico Sicurezza sul Lavoro,
entrato in vigore nel 2008, che costituisce indubbiamente il principale riferimento legislativo sul tema della sicurezza dei lavoratori.
Gli articoli contestati sono diversi e riguardano principalmente l’omessa sorveglianza sanitaria e la formazione dei lavoratori nonché la presenza di alcuni lavoratori senza relativo contratto, i cosiddetti “lavoratori in nero”, privi della tutela assicurativa contro gli infortuni e le malattie
professionali.
Sono state elevate sanzioni amministrative e ammende pari a circa 20.000 euro e nel contesto
ispettivo veniva applicato anche il provvedimento della sospensione dell’attività imprenditoriale a seguito degli accertamenti dei lavoratori irregolari e gravi violazioni in materia di tutela della salute e della sicurezza del lavoro.
Continueranno nei prossimi giorni i controlli da parte dei militari in tutta la Provincia BAT al
fine di ridurre, soprattutto con l’inizio della stagione estiva, il fenomeno del lavoro a nero.

Continua a leggere

Cronaca

Roma, blitz all’alba di Carabinieri e Polizia: in manette 11 persone:

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 2 minuti

image_pdfimage_print

I reati contestati sono di rapina, estorsione, sequestro di persona a scopo di estorsione, riciclaggio di denaro, spaccio di sostanze stupefacenti
 
 
Dalle prime luci dell’alba, nelle province Roma, Viterbo e Frosinone, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Roma e gli agenti della Polizia di Stato del I Distretto Trevi Campo Marzio stanno dando esecuzione a un’ordinanza, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Roma su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Roma, che dispone misure cautelari nei confronti di 11 persone, gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di rapina, estorsione, sequestro di persona a scopo di estorsione, riciclaggio di denaro, spaccio di sostanze stupefacenti.
 
L’attività di indagine, nata nell’ottobre 2022, trae origine dalle denunce di un soggetto, consumatore di sostanze stupefacenti, che aveva maturato con i propri spacciatori un debito che non era riuscito più a onorare, generando le violente reazioni di questi ultimi. In particolare, l’attività d’indagine, durata oltre un anno, ha consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza in ordine all’esistenza di un gruppo criminale, operante nel quartiere romano di Cinecittà, di cui farebbero parte gli indagati e di documentare come questi ultimi fossero soliti operare delle violente ritorsioni nei riguardi degli acquirenti di droga morosi.
 
Sono stati raccolti elementi indiziari per cui in alcuni episodi le vittime venivano trasportate all’interno delle abitazioni di alcuni sodali ove venivano percosse e minacciate con una pistola puntata alla tempia al fine di obbligarle a effettuare i pagamenti, anche attraverso bonifici bancari. Talvolta, poiché si era esaurito il “plafond” giornaliero presso la banca, venivano sequestrati e malmenati tutta la notte, in attesa di poter effettuare altri bonifici il mattino seguente. Nei casi in cui non riuscivano a ottenere il denaro preteso, le minacce venivano estese anche ai familiari dei malcapitati.
 
L’analisi del flusso di denaro estorto (oltre 300.000 euro) ha permesso di identificare tutti i beneficiari dei bonifici bancari in soggetti ritenuti vicini al soggetto più autorevole del gruppo criminale, Daniele Salvatori e di documentare le attività finalizzate al reimpiego e al riciclaggio del denaro che dai vari conti correnti veniva, tramite ulteriori bonifici o attraverso il prelievo in contanti, trasferito ad altri beneficiari.
 
A Daniele Salvatori, classe 1977, già noto alle forze dell’ordine, il 12 giugno 2023, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma avevano già notificato un fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Roma, per l’estorsione ai danni di un trentaseienne residente nella provincia di Frosinone e dei suoi familiari. A conferma della pericolosità e della spregiudicatezza del destinatario del provvedimento restrittivo, in data 03.10.2022, il Salvatori era stato arrestato in flagranza di reato dai Carabinieri della Sezione Radiomobile di Cassino (FR), poiché sorpreso nei pressi dell’abitazione delle vittime in possesso di un’arma clandestina.
 
Privo di virus.www.avast.com



Continua a leggere

Cronaca

Settimo Milanese, tenta di violentare due minorenni : in manette un 22enne

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

A Settimo Milanese, i Carabinieri della locale Stazione hanno arrestato, in esecuzione ad una ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal GIP del Tribunale di Milano, su richiesta della locale Procura della Repubblica, un ventiduenne di nazionalità ecuadoriana, ritenuto responsabile del reato di tentata violenza sessuale ai danni di due minori, una classe 2010 e l’altra 2012, entrambe residenti in quel centro.

La misura scaturisce dall’attività investigativa, avviata dalla Stazione di Settimo Milanese nel mese di gennaio del 2023, che ha consentito di ricostruire in maniera dettagliata due distinti episodi avvenuti rispettivamente il 30 gennaio 2023 ed il 19 febbraio 2024 e che hanno visto quali vittime le due ragazze.

Dalle indagini condotte si è accertato che la prima vittima, mentre stava passeggiando con il proprio cane, veniva pedinata dall’uomo che dopo averla raggiunta all’interno dello stabile condominiale in cui la stessa vive, la avvicinava in prossimità dell’ascensore ed improvvisamente iniziava a stringerla a sé con la forza. In tale circostanza solo la pronta reazione della ragazza che riusciva a divincolarsi dalla presa riusciva ad interrompere il proposito delittuoso dell’uomo.

Nel secondo caso gli accertamenti investigativi espletati hanno consentito di appurare che lo stesso soggetto, con un’azione criminale pressoché identica, aveva avvicinato un’altra ragazza minore all’uscita da scuola, pedinandola fino all’ingresso del condominio in cui la stessa abita e dopo essere salito con quest’ultima all’interno dell’ascensore, all’apertura delle porte l’uomo, con una mossa repentina, la afferrava per il maglione tentando di tirarla verso di sé. Anche in questo caso la pronta reazione della minore, che riusciva a guadagnare la fuga, aveva consentito di evitare ulteriori conseguenze.

L’arrestato è stato condotto presso la propria abitazione e sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, come disposto dalla competente Autorità Giudiziaria.

Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti