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Cronaca

PAVIA: LA POLIZIA LA SALVA DALLE ACQUE DEL NAVIGLIO

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Tempo di lettura 2 minuti Una giovane che era finita nelle vasche di confluenza del naviglio con il fiume Ticino

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Redazione

Pavia – Nella scorsa nottata la Polizia di Stato della Questura di Pavia ha tratto in salvo una giovane donna di Pavia, A.S. classe 1974, che stava annegando nelle acque del naviglio .

Poco prima della mezzanotte, la Sala Operativa segnalava alla Squadra volante che era giunta una richiesta di aiuto al 113 per una giovane che era finita nelle vasche di confluenza del naviglio con il fiume Ticino, e in quel momento era aggrappata all'argine.

In considerazione della pericolosità della situazione, venivano immediatamente allertate due volanti che accorrevano con la massima urgenza sul luogo segnalato, all'altezza di Viale Partigiani, angolo Via Sicilia.

Sul posto i due equipaggi constatavano che effettivamente una giovane donna si trovava immersa nelle acque, completamente in panico e , aggrappata per le sole mani al meccanismo di chiusa della profonda vasca di raccolta delle acque del naviglio, sospesa ad un'altezza dal livello dell'acqua di almeno 6 metri.

Vista la gravità della situazione , gli agenti decidevano di intervenire subito senza attendere l'arrivo dei soccorsi che venivano contestualmente prontamente allertati.

Due agenti si calavano con agilità , utilizzando i supporti metallici del meccanismo di chiusura per scendere e raggiungere la ragazza in modo da agganciarla ed assicurarla, per quello che le condizioni consentivano, scongiurando una sua caduta potenzialmente fatale ,data l'altezza della vasca.

Contemporaneamente , un altro agente dell'equipaggio si faceva afferrare per il cinturone di servizio dal personale della Polizia Locale, sopraggiunto nel frattempo, riuscendo cosi' a sporgersi a testa in giù per tre quarti del corpo dal bordo della vasca, fino a riuscire ad afferrare saldamente entrambe le mani della giovane che, tirata verso l'alto mentre gli altri due agenti la spingevano per le gambe, veniva così trascinata oltre il bordo , e messa in salvo, nonostante la forte crisi di panico in cui versava.

Una volta fuori dall'acqua veniva soccorsa da un operatore subacqueo dei Vigili del Fuoco , mediante l'ausilio dell'apposita barella , e dal personale dell'Ambulanza Medica del 118, alle cui cure veniva affidata.

Sul posto giungeva anche la madre della giovane che confermava che poco prima si era precipitata verso il naviglio in quanto, la figlia con una telefonata le aveva comunicato che si trovava in quella zona.

Lì giunta però trovava solo la borsetta sul bordo del naviglio e, intuendo la situazione, si avvicinava al profondo dislivello della chiusa dove udiva le grida di aiuto della figlia.

Le grida avevano attratto anche l'attenzione di alcuni passanti che avevano allertato il 113.

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Cerveteri, oli esausti e rifiuti pericolosi in un’autofficina: sequestrata l’intera area e denunciato il titolare

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I Carabinieri della Stazione di Cerveteri, in collaborazione con i Carabinieri del Nucleo Forestale di Civitavecchia, nonché del personale A.S.L. e Ufficio Tecnico e Polizia Locale di Cerveteri hanno svolto un’attività ispettiva presso un’autofficina.
Nel corso del controllo sono emersi gravi violazioni, sia sul piano amministrativo che su quello ambientale: non solo l’esercizio verificato è risultato privo delle previste autorizzazioni e comunicazioni agli Enti preposti, ma l’area ove il medesimo sorge è risultata caratterizzata dalla presenza di varie tipologie di rifiuti, soprattutto olii esausti, speciali e pericolosi, non adeguatamente trattati come invece previsto dalla vigente normativa di settore.
Il titolare dell’attività, immediatamente sospesa, è stato pertanto segnalato per i vari profili di responsabilità sia all’Autorità Giudiziaria che a quella sanitaria, mentre l’intera area interessata è stata posta sotto sequestro.

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Monterotondo, ladre in azione: arrestate 3 giovani donne

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MONTEROTONDO (RM) – I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo, hanno denunciato tre giovani donne di origini romene, appartenenti all’insediamento spontaneo di via Tiburtina a Roma, gravemente indiziate del reato di ricettazione.
Dopo una segnalazione di furto giunta al 112, i Carabinieri sono intervenuti in un supermercato eretino dove hanno fermato tre donne nel tentativo allontanarsi, dopo essere state notate mentre cercavano di impossessarsi di alcuni prodotti dagli scaffali.
I successivi accertamenti svolti dai Carabinieri hanno consentito di rintracciare il veicolo utilizzato dalle fermate, all’interno del quale i Carabinieri hanno rinvenuto un grosso quantitativo di prodotti alimentari asportati da un altro supermercato.
Le donne, non avendo fornito una valida giustificazione sulla provenienza della merce, sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Tivoli per il reato di ricettazione, ed è stato notificato loro il provvedimento di allontanamento dal comune di Monterotondo, emesso dal Questore di Roma, con divieto di ritorno per 3 anni.

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Roma, tempi duri per i borseggiatori: dal 1 marzo in manette 71 persone

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ROMA – Nelle ultime 48 ore, i servizi antiborseggio messi in atto dai Carabinieri del Comando Provinciale di Roma, intensificati nelle aree del centro storico maggiormente frequentate dai turisti e a bordo dei mezzi pubblici nonché presso le stazioni della metropolitana della Capitale in virtù delle festività della Santa Pasqua, d’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, sono state arrestate 14 persone, tutte gravemente indiziate del reato di furto aggravato.
Dal 1 marzo, i Carabinieri dipendenti dal Gruppo di Roma, in totale, hanno arrestato 71 persone per borseggi nel centro di Roma e a bordo dei mezzi pubblici.
I Carabinieri della Stazione di Roma Via Vittorio Veneto hanno arrestato 4 cittadini cileni di età compresa tra i 31 e i 21 anni, sorpresi subito dopo aver asportato con destrezza il portafogli e il cellulare ad un turista italiano, intento a salire sul convoglio metropolitano fermata “Spagna”. Refurtiva prontamente recuperata e restituita alla vittima.
In piazza dei Cinquecento, i Carabinieri della Stazione di Roma Macao hanno arrestato due minorenni di origini bosniache di 13 e 17 anni, sorpresi insieme ad un complice che è riuscito a scappare, subito dopo aver sottratto il portafogli ad un turista che era intento a salire le scale di accesso alla metropolitana.
Stessa sorte per due cittadine romene di 20 anni entrambe, senza fissa dimora, arrestate dai Carabinieri di Roma Piazza Farnese, poiché sorprese in via dei Fori Imperiali, subito dopo aver asportato con destrezza il portafoglio ad un turista, che non si era accorto di nulla.
Presso la fermata metropolitana linea A fermata “Manzoni”, i Carabinieri della Stazione di Roma Viale Eritrea hanno arrestato due cittadini georgiani di 48 e 42 anni, già noti alle forze dell’ordine, sorpresi e bloccati subito dopo aver asportato lo smartphone ad un turista francese. Telefono immediatamente recuperato e restituito alla vittima.
I Carabinieri della Stazione di Roma Viale Libia hanno arrestato due cittadine bosniache di 24 e 51 anni, sorprese presso la fermata metropolitana “Cornelia”, subito dopo aver asportato con destrezza il portafogli di una turista austriaca.
A bordo del convoglio metropolitano, altezza fermata “Barberini”, i Carabinieri della Stazione di Roma Piazza Bologna hanno bloccato e arrestato un cittadino colombiano di 28 anni, sorpreso subito dopo aver asportato con destrezza il portafogli ad un passeggero tedesco che non si era accorto di nulla.
Sempre alla fermata “Barberini”, questa volta i Carabinieri della Stazione di Roma Salaria hanno arrestato in flagranza un cittadino romeno di 52 anni, sorpreso mentre tentava di impossessarsi con destrezza di un portafogli di un turista americano. Dagli ulteriori accertamenti, il 52enne è risultato anche destinatario di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Roma, per la stessa tipologia di reato.
Tutte le vittime di furto hanno sporto regolare denuncia-querela e tutti gli arresti sono stati convalidati.

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