perchè l'italia si sta sovietizzando

PERCHE’ L’ITALIA SI STA SOVIETIZZANDO ALL'ITALIANA
E MAFIA CAPITALE E’ SULLO SFONDO
DI ROBERTO RAGONE
È chiaro a tutti coloro che seguono le vere notizie a proposito della deprecata riforma costituzionale, che i media, in un fronte unico mai così compatto politicamente, ci propinano un sacco di bugie; o, perlomeno, di notizie che mettono in luce aspetti solo artatamente positivi del provvedimento, modificati ad uso e consumo di chi la riforma ha voluto, redatto e proposto – Napolitano. Per questo abbiamo la parola di Renzi, che un giorno, volendola accreditare ulteriormente, si fece sfuggire che la modifica era ‘del presidente Napolitano’, vero promotore dell’iniziativa. Se questo concetto non è sufficientemente chiaro, proviamo a fare un esempio di tipo automobilistico. Se sono un commerciante di auto usate, e ne devo vendere una molto difficile, e soprattutto che mi conviene vendere perché mi sta sul gozzo da troppo tempo, e anche perché con quell’introito potrei risolvere qualche problema con le banche che minacciano il rientro dei fidi, la faccio lucidare a specchio, mettendola in vetrina nella mia mostra, e postandola su tutti i siti Internet che si occupano di vendite di auto. Ad un probabile acquirente – come anche nella didascalia sul web – descriverò tutti gli aspetti positivi dell’auto e del suo uso. Un motore potente, brillante, climatizzatore, un interno originale, magari in pelle, cerchi in lega super ribassati, e così via. Se poi gli interni in pelle sono un po’ screpolati perché non ben tenuti, se consuma olio perché le fasce sono arrivate, se gli pneumatici super ribassati sono molto costosi, se l’impianto di aria condizionata non funziona correttamente, se l’auto in questione è reduce da un grave incidente che ne ha compromesso il telaio e la carrozzeria, con problemi di sbilanciamento, se il contachilometri è stato scaricato, se i fondi sono arrugginiti e prossimi al cedimento, e se l’auto deve pagare il superbollo di 10 euro per ogni cavallo eccedente i 185: tutto questo non lo metterò in evidenza, facendo credere all’eventuale cliente che sta acquistando un’auto meravigliosa, l'affare della sua vita, magari con la formula ‘vista e piaciuta’, come accade per la riforma Boschi. Andando a scavare nelle pieghe della quale, scopriamo che i nuovi senatori, provenendo da amministrazioni comunali e consigli regionali, potranno anche avere un’età minima di 18 anni, privando di significato la loro qualifica, che significa 'anziani'. Trecentomila euro dei nostri soldi, spesi per il tour della Boschi in Sudamerica, per pubblicizzare are la riforma presso quegli Italiani che alla luce della loro nostalgia vedono l’Italia come in cima a i loro pensieri, e ne conoscono soltanto le cose positive – o presentate come tali dai giornali – somigliano tanto ai trecento milioni di euro buttati al vento da Renzi quando volle boicottare l’Election Day relativo al voto per il referendum sulle trivelle, di infelice memoria, confidando nel fatto che tanti assenti avrebbero impedito il raggiungimento del quorum – cosa che in effetti avvenne, a tutto vantaggio delle compagnie petrolifere che continueranno ad estrarre un petrolio fangoso di pessima qualità e lo porteranno a raffinare in Turchia, o dove altro vorranno, senza alcun vantaggio per l’Italia;  quando in quell'occasione ci fecero credere che quel petrolio fosse una risorsa per la nazione sull’orlo di una crisi energetica, mentre in realtà quella broda fangosa appartiene a chi l’estrae e ha pagato la royalty più bassa del mondo per farlo e inquinare il nostro mare. Il grande vantaggio delle società petrolifere sarà quello di non rispettare gli accordi firmati in sede di concessione e di non smantellare le piattaforme, operazione costosissima, lasciandole ad inquinare e ad arrugginire in preda alle onde, impedendo ancora di fatto la pesca i quei tratti di mare chiuso – l’Adriatico. È balzato agli occhi della Pubblica Amministrazione un nuovo sistema a cui i cittadini si sono rivolti legittimamente per evitare il salasso dei bolli automobilistici e la rapacità di un’assicurazione obbligatoria sempre più cara. Infatti tanti si fanno immatricolare l’auto in Bulgaria e altrove, nazioni in cui sia il bollo che l’assicurazione sono molto meno di rapina. È perciò allo studio una legge per impedire che, in clima di grande globalizzazione, il cittadino italiano possa risparmiare qualcosa. I disonesti non pagano le multe e amen, non hanno bisogno di una targa bulgara; come analogamente non pagano bollo e assicurazione, ed è esattamente questo che dovrebbe far riflettere i nostri governanti. dall'altra parte, sempre per la globalizzazione, il Pd con i suoi rappresentanti europei fa entrare in Italia senza dazio milioni di tonnellate di olio d'oliva vecchio e scaduto, da vendere nella grande distribuzione come extravergine. Con il doppio effetto di intossicare la popolazione più indigente e creare concorrenza sleale per i nostri produttori. Due pesi e due misure: l'olio straniero sì, le tasse in Bulgaria no. Se poi i pensionati – quelli che possono farlo – fuggono all’estero, in cerca di una vita migliore, dato che qui in Italia sono ridotti in una condizione di mendicità, la colpa è dei balzelli troppo alti e delle pensioni troppo basse. Pensioni sulle quali Renzi & Co., dall’alto della loro condizione di indiscusso benessere, vogliono ora basare una ulteriore ‘spending review’ da presentare all’Europa per avere altro denaro da dare alle banche. Intanto, previsione del 2017 in ulteriore ribasso, allo 0,6%, uno 0,1% in meno. Chissà dove arriveremo quando saremo alla resa dei conti, quelli veri. Taglio delle reversibilità – tranne i privilegiati che ne incassano anche più d’una e fanno ricorsi su ricorsi – ticket su prestazioni sanitarie prima gratuite: queste sono le mucche da mungere ulteriormente. Con la promessa di una nebulosa ‘quattordicesima’ non meglio identificata, chiaramente di sapore elettorale, e con un’altra promessa di eliminazione dell’Irpef agricola: ma sappiamo bene come vanno a finire le promesse di questo premier. Insomma, se da una parte si promette di allargare i cordoni della borsa, dall’altra si architettano escamotages assolutamente occulti da presentare al Consiglio Europeo, come in offerta ad un Moloch assetato di sangue. E sull’altare, per essere sacrificati e bruciati, ci sono i nostri corpi. Un’atmosfera da Soviet della prima ora, all’ombra di Stalin, dove nulla era permesso e tutto era occulto, in nome di uno stato che avrebbe dovuto provvedere ai bisogni dei cittadini, mentre i pochissimi ricchi e potenti trascorrevano le ferie d’oro sul Mar Nero. Un governo statalista, il nostro, che pretende di prendere tutto e di distribuire secondo i propri criteri – sbagliati: basta vedere l'esito delle cosiddette 'riforme'. Un giorno ci troveremo forse anche noi a guidare una Trabant o ad andare a piedi, e a comprare due camicie l'anno, magari a quadri, tranne gli amici del Giglio d'Oro. La riforma costituzionale metterà il sigillo a tutto questo, dando di fatto ogni potere al Parlamento e a chi ne ha la maggioranza; salvo quella modifica all’Italicum di cui tanto si parla per motivi di opportunità, ma che verrà applicata – Deus vult – dopo l’esito del referendum, dimostrando ancora una volta che le due cose sono strettamente collegate. La nazione è impoverita, i disoccupati reali sono tanti, il miraggio di una pensione, dopo trenta o quarant'anni di versamenti, s'allontana sempre di più; sempre più Italiani sono alla miseria, non avendo i mezzi fondamentali di sussistenza, nonostante le denunce dei vari programmi in tv, che Renzi non considera, convinto d'essere al timone di uno Yacht d'altura, mentre ha sotto il sedere una barchetta a remi che fa acqua. Se fosse un privato cittadino a questo punto l'avrebbero forse ricoverato alla neuro per allucinazioni, perchè incominci pericolosamente a credere a ciò che dice. Nel frattempo Renzi & Co. insistono nella guerra alla Raggi e ai Cinquestelle, scatenando le loro armate, fatte di giornali e Tiggì. Così la Muraro ha querelato Renzi per diffamazione, per averla accostata a Mafia Capitale, – pur essendo lei uscita indenne dalle indagini relative, in base alle quali sono stati arrestati quelli che lo dovevano essere –  mentre nessuna rilevanza è stata data dai giornali al contributo elargito da Buzzi alla fondazione Open di Renzi. L’inchiesta Mafia Capitale Due ha fatto emergere la presenza di Buzzi alla serata di raccolta fondi per il Pd organizzata da Renzi la sera del 7 novembre 2014 presso il Salone delle Tre Fontane di Roma, per la quale ha versato, come riporta il Fatto Quotidiano dell’11 giugno 2015, 15.000 euro. Spunta anche un versamento di 5.000 euro fatto alle casse della Fondazione Open, cassaforte personale del premier,  curata dall’amico fidato Marco Carrai, oltre che dall’avv. Alberto Bianchi e dal Ministro delle Riforme Maria Elena Boschi, e da Luca Lotti, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, con delega all’editoria e segretario del CIPE. 15.000 euro per partecipare alla cena con Renzi e Boschi, e 5.000 alla Leopolda, come risulta dall’incartamento giudiziario della Procura della Repubblica di Roma depositato al maxi-processo contro la presunta cupola mafiosa capitolina, e le cui intercettazioni, senza rilevanza penale, sono state pubblicate dal Tempo e dal Fatto Quotidiano. Le indagini della magistratura hanno fatto emergere anche una richiesta fatta da Carlo Cotticelli, tesoriere del Pd, nei confronti di Buzzi, per pagare gli stipendi del partito. L’attuale normativa sulla Privacy a tutela di quanti finanziano movimenti e fondazioni politiche consente che i donatori restino anonimi, se lo vogliono, e in effetti se si scorrono i nomi pubblicati sul sito della Open, si può vedere che solo un 40% di essi non ha posto veti. Pare che dei contributi della ‘Coop 29’ sia stata proposta la restituzione, dopo l’arresto di Buzzi e Carminati. Ma soltanto dopo.