PESCARA, PASTICCIERE UCCISO A COLTELLATE: IL GIP CONVALIDA IL FERMO

Angelo Barraco

Pescara –  E’ stato convalidato il fermo per Giovanni Grieco, presunto assassino del pasticciere Giandomenico Orlando ucciso davanti al suo locale mercoledì mattina. A deciderlo è stato il gip del Tribunale di Teramo, Domenico Canosa. Il difensore di Grieco è l’avvocato Paolo Marino. La decisione del gip è stata chiara, Grieco resta in carcere. Ricordiamo  che sono emersi i rapporti che intercorrevano tra la famiglia Orlando e la famiglia di Giovanni Grieco, il presunto assassino. La prima lite, quella che ha fatto incrinare i rapporti in modo irreversibile, risale al 2010, quando vi fu una discussione all’interno della pasticceria per problemi condominiali provocati dai Grieco, intervenne la Polizia. In quell’occasione intervenne anche la madre del Grieco che fu condannata. Dopo questo avvenimento Grieco aveva iniziato a nutrire rancore verso gli Orlando, nonostante li conoscesse da sempre.
 
Aveva preso di mira il figlio di Giandomenico Orlando, Alessio, e lo aveva aggredito di spalle. Furono avviati nei suoi riguardi due procedimenti, il primo nel 2013 in cui la Divisione anticrimine della questura di Pescara ha presentato alla Procura della Repubblica ben tre note in cui veniva espressa la necessità di misure cautelari nei confronti di Grieco, l’altro nel 2014 con due informative in cui si ribadiva la misura cautelare. Ma le misure cautelari non sono mai arrivate per Grieco, per lui è arrivato soltanto un ammonimento del questore. Per Grieco, i reati ipotizzati per fatti risalenti a prima dell’omicidio sono: stalking, lesioni, maltrattamenti in famiglia. Aveva anche detto alla polizia: “Rimango nella mia posizione, Se succede qualcosa di grave sapete dove venirmi a prendere”. Invece, riferendosi alla famiglia della vittima: “Ci hanno rovinato, a me e a mia madre. Non li sopporto più”.
 
Ma la famiglia Orlando non sarebbe stata l’unica presa di mira da Grieco, infatti se la sarebbe presa con un’altra famiglia e avrebbe rotto il naso ad un condomino per dimostrare di esser forte. Le indagini per l’omicidio del pasticciere intanto proseguono, gli inquirenti stanno ascoltando dei testimoni e stanno passando al setaccio la sua auto e il coltello che ha buttato in un cassonetto –coltello sporco di sangue, gli inquirenti effettueranno la comparazione del dna-gli inquirenti hanno poi individuato tracce di sangue sulle scarpe di Grieco, che sono state poste sotto sequestro. Ricordiamo che il pasticciere è stato ucciso a coltellate, davanti al suo locale alle 8 del mattino. Un primo esame ha rivelato che le coltellate inferte al pasticciere sono state due all’arteria succlavia, l’uomo è stato condotto al pronto soccorso dove sono state tentate delle manovre per salvarlo, ma non c’è stato nulla da fare. Il killer è stato individuato sin da subito ed è partita immediatamente la caccia all’uomo.  Raffaele Grieco avrebbe ucciso il pasticciere dopo una lite per questioni condominiali e dopo il delitto sarebbe fuggito in auto, a bordo di una Mini scura. I due uomini avevano vecchi rancori condominiali, vi erano state denunce e procedimenti. La ricostruzione degli inquirenti è la seguente: Grienco avrebbe ucciso il pasticciere per questioni relative al locale.