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Cultura e Spettacoli

PETROSINO, MAX GAZZE' IN PIAZZA BISCIONE: IL REPORTAGE DE L'OSSERVATORE D'ITALIA

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Tempo di lettura 3 minuti Il concerto è servito per unire la città, far conoscere una nuova realtà che è Petrosino e l’evoluzione esponenziale che sta avendo in questi anni

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di Angelo Barraco
 
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Petrosino – Una musica può fare tanto, può emozionare, può fare arrabbiare, può mettere allegria e spensieratezza e può causare dolore ma quello che la musica di Max Gazzè ha fatto a Petrosino in Piazza Biscione è stato qualcosa di eccezionale per chi ha partecipato a questo straordinario evento gratuito ieri sera. Il Sindaco Gaspare Giacalone, intraprendente, determinato e mai banale, ha stupito tutti anche quest’anno con uno splendido concerto. Dopo il grande successo dei Marta Sui Tubi dello scorso anno, quest’anno è stata la volta di Max Gazzè. Il concerto si è svolto ieri sera, 19 Agosto.
 
Nel primo pomeriggio noi de L’Osservatore D’Italia siamo andati a realizzare un reportage e già alle 16.30, sotto il sole cocente, mentre molte persone tornavano dal mare incuriosite dall’imponente palcoscenico e dalla strumentazione, c’era una folla che si accalcava davanti alla ringhiera di fronte al palcoscenico. C’era chi veniva da altre parti della Sicilia e aveva seguito Gazzè in altre tappe del suo tour e non voleva perdersi l’evento e per vedere il concerto da un’ottica migliore alle 16.30, se non prima, si è seduto per terra con acqua e panini in attesa del cantautore. L’attesa era tanta e sin dal primo pomeriggio si percepiva nell’aria che sarebbe stato un concerto con un forte riscontro di pubblico. Molti attendevano il soundcheck che però non è stato fatto dal cantante, ma la folla non si è tolta dal palco e più il sole calava e più l’attesa aumentava come aumentava il numero dei presenti in piazza.
 
Verso le 18 i presenti hanno potuto usufruire di un ristoro presente in piazza che forniva cibo e bevande, nel frattempo iniziava la diretta con RMC101, radio di informazione, musica e cultura della provincia di Trapani che ha seguito la diretta del concerto che è iniziata in prima serata e ha intrattenuto la piazza in attesa del concerto, rassicurandoli anche sulla situazione meteo, poiché le nubi e i lampi minacciavano la piazza. Prima del concerto sono saliti sul palco i presentatori di RMC101 insieme al Sindaco Gaspare Giacalone  e l’assessore Federica Cappello e alre cariche che è stato accolto da concitati applausi dal pubblico petrosileno e non, poiché è stimato per il suo impegno nel sociale e la sua tenacia anche fuori Petrosino.
 
Il Sindaco ha tenuto a precisare che il concerto non è fine a se stesso ma vuole essere un il simbolo e l’orgoglio di una terra come Petrosino che può cambiare e di chi vuole mettersi in gioco può fare cambiare una terra come Petrosino. Poi è iniziato il concerto e c’è stato il grande abbraccio di Petrosino, Gazzè ha aperto il concerto con il brano “Il motore degli Eventi” dall’album del 2001 “Ognuno fa quello che gli pare?” e il pubblico è stato investito da una scarica di poesia e rock, psichedelia, ha gradito molto l’atmosfera che si era venuta a creare e mentre soffiava la brezza marina ha suonato il famoso brano Vento D’Estate e il pubblico ha lasciato sciabordare la mente tra le note e il mare. Il pubblico si faceva sempre più numeroso, tante le signore incuriosite che si sono portate le sedie da casa e si sono sedute per ammirare Gazzè. Ha proseguito con i classici, suonando anche i brani di Sanremo e poi ha chiuso il concerto con il brano che ha fatto saltare tutta la piazza, “Una musica può fare”. La folla unita e contenta da ogni parte della Sicilia e d’Italia, un’organizzazione degna di nota, un Sindaco sempre presente in piazza a salutare, accogliere coloro che venivano da fuori con naturalezza e umiltà, cibo e bevande disponibili, Forze dell’ordine, Protezione Civile, operatori della pulizia. Il Sindaco inoltre ringrazia in un post, oltre all’intera amministrazione e all’assessore Federica Cappello che ha concepito l’iniziativa e ha coordinato gli aspetti amministrativi, l’assessore Ing. Rocco Ingianni che con la collaborazione di Francesco Motta ha coordinato nei minimi dettagli la logistica. Il concerto è servito per unire la città, far conoscere una nuova realtà che è Petrosino e l’evoluzione esponenziale che sta avendo in questi anni e soprattutto, tende a precisare il Sindaco, l’obiettivo è quello di puntare sui giovani, bisogna puntare su idee brillanti e uscire fuori da vecchi schemi e vecchie logiche. Petrosino ha dimostrato che può creare grandi eventi che richiamano folle da tutta Italia e ha dimostrato di essere una realtà in crescita. Il concerto di Max Gazzè ha dimostrato tutto ciò, ovvero quello che la musica può fare.  

Cronaca

L’eterna grandezza di Anna Magnani: 50 anni senza “Nannarella”

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Celebrazioni in tutta Italia per ricordare l’attrice simbolo del neorealismo. Loren: “Unica e inimitabile, la sua forza vive ancora oggi”

La giornata di oggi, 26 settembre 2024, segna il 51º anniversario della morte di Anna Magnani, una delle figure più iconiche del cinema italiano e internazionale. L’attrice, simbolo indiscusso del neorealismo, è ancora oggi ricordata per la sua intensità espressiva, la sua forza e la sua capacità di incarnare donne autentiche, radicate nella realtà, lontane dagli stereotipi di Hollywood. A mezzo secolo dalla sua scomparsa, l’Italia rende omaggio alla “Nannarella” con una serie di iniziative culturali, proiezioni speciali e testimonianze di personaggi dello spettacolo, del cinema e della politica.

Proiezioni, mostre e rassegne: Un omaggio a “Nannarella

In occasione di questo importante anniversario, diverse città italiane, da Roma a Milano, da Napoli a Firenze, stanno organizzando eventi per celebrare la memoria dell’attrice. A Roma, sua città natale e luogo di molte sue indimenticabili interpretazioni, il Teatro Sistina e il Museo Nazionale del Cinema hanno allestito una mostra fotografica che ripercorre la carriera di Magnani attraverso scatti iconici, scene dai set e immagini inedite della sua vita privata.

Le principali sale cinematografiche della Capitale hanno in programma una rassegna dedicata ai suoi film più celebri, tra cui Roma città aperta, Bellissima, Mamma Roma e La rosa tatuata, pellicola che le valse l’Oscar come miglior attrice nel 1956, la prima italiana a ricevere l’ambito riconoscimento.

Il Centro Sperimentale di Cinematografia ha organizzato una maratona di film e incontri con registi e critici cinematografici che ripercorreranno la carriera di Magnani, esplorando il suo contributo alla storia del cinema mondiale.

A Napoli, città che Magnani amava profondamente, sarà allestito un concerto in sua memoria presso il Teatro San Carlo, con brani tratti dalle colonne sonore dei suoi film più noti.

I Commenti del mondo dello spettacolo e della critica

Il tributo ad Anna Magnani non si ferma alle iniziative culturali. Diversi esponenti del mondo dello spettacolo hanno voluto ricordare la grande attrice con parole commoventi.

La regista e attrice Sophia Loren, collega e amica di Magnani, ha dichiarato: “Anna era unica. Nessuno come lei sapeva portare sullo schermo la sofferenza e la bellezza delle donne italiane. Aveva una forza emotiva incredibile, che ci ha lasciato in eredità nei suoi film. Cinquant’anni dopo, è ancora il nostro orgoglio.”

Anche il celebre regista Paolo Sorrentino, noto per la sua capacità di ritrarre personaggi complessi, ha espresso il suo pensiero: “Magnani è stata un’attrice che ha saputo rendere onore alla semplicità e alla complessità della vita quotidiana. Era vera, intensa, irripetibile. Senza di lei, il neorealismo non sarebbe stato lo stesso.”

Dal mondo della critica cinematografica, Gianni Canova, storico del cinema, ha ricordato: *”Anna Magnani è stata l’interprete più autentica del neorealismo. In lei convivono il dramma e la comicità, la forza e la fragilità. La sua interpretazione in *Roma città aperta* rimane uno dei momenti più alti del cinema mondiale. È un patrimonio che dobbiamo preservare e far conoscere alle nuove generazioni.”*

Il Riconoscimento delle Istituzioni: Un simbolo della cultura italiana

Anche il mondo politico ha voluto esprimere il proprio tributo a questa grande figura del cinema. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rilasciato una nota ufficiale in cui ha dichiarato: “Anna Magnani rappresenta uno dei simboli più potenti della cultura italiana. Il suo volto, la sua voce e il suo talento hanno attraversato i decenni, influenzando generazioni di attori e registi. L’Italia le deve molto, e questo cinquantesimo anniversario è l’occasione per ribadire il nostro affetto e la nostra riconoscenza.”

Anche il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha sottolineato l’importanza di Anna Magnani: “Ricordare Magnani oggi significa celebrare non solo una grande attrice, ma una donna che ha incarnato l’essenza del popolo italiano. Le sue interpretazioni rimangono scolpite nella nostra memoria collettiva e continueranno a essere fonte di ispirazione per le nuove generazioni di artisti.”

Una stella che brilla ancora

A cinquant’anni dalla sua morte, Anna Magnani continua a essere un faro nel mondo del cinema. La sua autenticità e la sua capacità di portare sullo schermo la vera natura dell’animo umano la rendono una figura immortale. Le celebrazioni in suo onore non sono solo un tributo al suo talento, ma anche un modo per mantenere vivo il ricordo di una donna che ha contribuito a definire il cinema italiano.

Mentre i suoi film continuano a emozionare e a ispirare, Anna Magnani rimane un’icona indimenticabile, una stella che, nonostante il tempo, brilla ancora nel firmamento del cinema mondiale.

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Costume e Società

Silent Party Letterario: Un’oasi di disconnessione nell’era digitale

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Dai libri di carta alle conversazioni spontanee: come le librerie “unplugged” stanno riscoprendo il valore del silenzio e delle relazioni autentiche

Il silent party letterario è considerato un momento oramai lontano dai nostri tempi, poiché si tratta di una situazione che esclude totalmente l’uso degli apparecchi digitali per dedicarsi alla lettura o alla comunicazione con l’altro.

Sia in America che in Italia si sono istituiti questi luoghi per dare alle persone la possibilità di prendersi una pausa dal rapporto con il mondo tecnologico.

Gli studi hanno dimostrato che la possibilità di frequentare questi spazi, dove il cellulare viene consegnato all’ingresso della libreria, hanno consentito agli ospiti di godersi momenti di libertà dal digitale, ritornando, per qualche ora, alle abitudini di un passato che non tornerà più.

Ogni ospite può “rigustare” il silenzio, il mondo della comunicazione e della relazione di un tempo. La clientela dei silent party è il posto ideale di coloro che vogliono leggere un libro circondati dal silenzio, da quelle persone che desiderano riviver-si senza il digitale o i medium e da quegli individui che necessitano di parlare e costruire relazioni.

Questi luoghi, partendo da un esperimento Newyorkese, si è diffuso in Europa e quindi anche in Italia. I dati hanno rilevato percentuali positive sulla frequenza di questi ambienti, poiché rimettono in gioco la “libertà dalla dipendenza digitale, riecheggiano il desiderio di leggere un libro fatto di carta e consentono di comunicare senza la necessità di controllare se è arrivato un sms o una mail.

Sono spazi lontani dal digitale che “risentono l’eco dello sfogliare un libro”, di una parola detta sottovoce e di relazioni spontanee.

Rappresentano un ritorno al passato, alle “vecchie” discussioni nate tra amici senza essere costretti ad utilizzare la tecnologia. Si entra in una sorta di biblioteca, ma senza i cellulari, i computer e le cuffie.

È un’esperienza innovativa che toglie lo stress dell’attesa di un vocale su whatsapp, di un messaggio o di una telefonata.

Questa novità interrompe la routine dal quotidiano e dall’uso degli smartphone.
È un’opportunità per rivivere quello che il digitale ha portato via: la comunicazione verbale e non verbale, la gestualità, la prossemica, l’interesse e la socializzazione.

Tra un libro e l’altro, c’è chi scambia due chiacchere con il vicino, c’è chi si fa una risata e vive spensierato rispetto al legame artificiale creatosi con la tecnologia.
Chi entra in questi luoghi mette alla prova sé stesso, ma soprattutto rivive il piacere di un passato trascorso.

Non che la tecnologia sia sbagliata, ma, al giorno d’oggi, l’ossessione e l’abuso nell’utilizzo dei pc e degli smartphone ha “ucciso” la spontaneità, la leggerezza e l’indipendenza.
Pertanto, di fronte ai nuovi progetti, chi vuole sperimentare un mondo non digitalizzato può usufruire di questi spazi dove ritrovare la libertà dai vincoli tecnologici.

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Castelli Romani

Velletri si prepara alla 93esima Festa dell’Uva e dei Vini: un weekend di tradizione e cultura

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Il 21 e 22 settembre 2024, il centro storico si trasformerà in un palcoscenico di sapori, musica e folklore

Velletri si appresta a celebrare la sua storica Festa dell’Uva e dei Vini, giunta alla 93esima edizione. L’evento, organizzato dalla Fondazione De Cultura e patrocinato dal Comune di Velletri, dalla Regione Lazio e dal Ministero dell’Agricoltura, Sovranità Alimentare e Foreste, si terrà il 21 e 22 settembre 2024.

Il centro storico della città, da Piazza Garibaldi a Piazza Caduti sul Lavoro, sarà il cuore pulsante della manifestazione. Stand enogastronomici, degustazioni, attività culturali e spettacoli animeranno le vie e le piazze, offrendo ai visitatori un’esperienza immersiva nelle tradizioni locali.

Tra gli eventi in programma, spiccano i Tour nelle Cantine Vinicole e il Salotto del Vino nelle principali piazze. L’inaugurazione ufficiale, sabato alle 16, vedrà la partecipazione della Banda Città di Velletri Umberto Cavola e il corteo delle associazioni folkloristiche.

Non mancheranno momenti di intrattenimento per tutte le età: dalla Corsa delle Botti alla pigiatura tradizionale, dai concerti agli spettacoli degli Sbandieratori. Per i più piccoli, sono previste attività dedicate nel Camelieto.

La domenica si aprirà con il raduno dei Bersaglieri e proseguirà con una serie di eventi, tra cui la cerimonia di riempimento delle Botti e spettacoli musicali. La serata si concluderà con il gran concerto finale di Greg e the Frigidaires in Piazza Caduti sul Lavoro.

L’edizione 2024 si propone di valorizzare ogni angolo del centro storico, coinvolgendo attività commerciali e monumenti. L’obiettivo è offrire ai cittadini e ai turisti un’esperienza unica, che coniughi tradizione, cultura e divertimento.

La manifestazione è resa possibile grazie al supporto di numerosi sponsor locali e all’impegno degli organizzatori. L’appuntamento è per tutti a Velletri, il 21 e 22 settembre, per due giorni di festa all’insegna della tradizione enogastronomica e culturale del territorio.

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