Piemonte, "rimborsopoli": assolto Roberto Cota

Redazione

PIEMONTE – L'ex presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota, è stato assolto nel processo per la 'Rimborsopoli' dei Consiglieri regionali del Piemonte. La causa riguardava l'uso distorto dei fondi destinati ai gruppi politici rappresentati in Consiglio regionale. La Procura aveva chiesto per l'ex governatore una condanna a 2 anni e 4 mesi. Il processo si è concluso con dieci condanne e con 15 assoluzioni. La Procura aveva chiesto la condanna di tutti i 25 imputati a pene che nel complesso ammontano a circa 66 anni di reclusione.

Ad aprile 2014 Cota aveva restituito al consiglio regionale 32mila euro di rimborsi, ovvero la cifra che gli veniva contestata dalla procura con un’aggiunta del 30 per cento come “compensazione del danno di immagine”. Come lui anche altri esponenti del partito come Elena Maccanti, Giovanna Quaglia, Alessandro Mattioda e l’esponente Ncd Valerio Cattaneo.

I politici erano finiti sotto inchiesta in seguito a un controllo avviato dalla Guardia di Finanza (coordinata dalla procura) nel settembre 2012. I militari avevano raccolto la documentazione messa a disposizione dai consiglieri: scatoloni pieni di scontrini, fatture, ricevute per ottenere i rimborsi previsti dalla legge per il funzionamento dei gruppi consiliari della Regione. Le valutazioni avevano permesso di accertare che i soldi erano stati spesi in ristoranti e bar, ma anche in negozi di abbigliamento e gioiellerie. Tutte spese che ben poco hanno a che fare con l’attività della Regione.