POPOLO ITALIANO, DOPO LA GRANDE TOSATURA SI ATTENDE LA MACELLAZIONE

Francesco Tarallo

Uso uno slogan tanto caro al “popolo viola”negli anni del governo Berlusconi, ma solo con l'intenzione di essere sintetico. La Stampa dell’11 ottobre titolava: circa 10.000 giovani laureati, inclusi il 5% di giovane coppie, hanno lasciato il paese per emigrare in Australia e Canada. E' ripresa l'emigrazione, questa volta aggiungo io, quella di alta qualificazione e professionalità, mentre noi importiamo immigrazione per niente qualificata (nulla di personale contro gli immigrati) quei giovani che ancora resistono, sono appesi ai rami degli alberi in attesa di un miracolo economico di là da venire. Per oltre un anno, i media, carta stampata e televisioni, hanno bombardato gli italiani su i seguenti titoli: abolizione delle Province, taglio dei parlamentari, abolizione del finanziamento pubblico ai partiti. Il popolo, che di questi argomenti si è abbuffato nei vari talk show, si domanda: E’ successo qualcosa? Niente, anzi c'è immobilità assoluta. Giorni fa, la Ragioneria Generale dello Stato ha pubblicato i dati dei costi della politica 36,7 miliardi di euro all'anno, risultato? Un dato cosi sconvolgente per le casse dello Stato avrebbe dovuto muovere sic le coscienze degli italiani, invece è passato sotto silenzio da tutti i media.(popolo viola dove siete)  Meno di una settimana fa nell’ultimo Consiglio dei Ministri, questi professori, hanno dovuto fare una nuova manovra finanziaria chiamata “legge di stabilità,” ulteriori tasse per circa 12,6 miliardi di euro. Monti si è presentato al forum di Milano per l'Expò e ha detto: per l'anno 2013 l'Italia raggiungerà il pareggio di bilancio, ma la strada per la ripresa è ancora lunga e irta di gravi ostacoli, quali non è dato sapere. L'altra sorpresa è stata quella di venerdì, dove il ministro dell'economia Grilli, ha comunicato urbi et orbi che i 12,6 miliardi stabiliti nell'ultimo Consiglio dei Ministri non erano sufficienti a coprire il pareggio di bilancio, e cosi per evitare altre sorprese per il paese, bisogna aggiustare ulteriormente i conti e giù un’altra stangata del fisco. I nuovi limiti alle deduzioni e alle detrazioni fiscali previsti dalla legge di stabilità si applicheranno ai redditi 2012, un’ulteriore stangata per le famiglie di oltre 1.450 euro, in quando tutte le detrazioni, hanno un tetto. Ci dicono che, però hanno abbassato di un punto l'Irpef, benefici in busta paga, media pro-capite 18 euro al mese, però non dicono che un punto di Iva, costa mediamente 48 euro con un aggravio di oltre 500 euro sul carrello della spesa. L'Istat certifica che a settembre questo costo è stato del 4,7 contro il il 4,2 del mese di agosto. Bugiardi al cubo, d'altronde questo istituto è al servizio dei governi e non del paese, perché il costo della spesa nel mese di settembre è stato di oltre il 6,1 con un differenziale di circa 2 punti, per smentirli basta guardare il solo dato del costo dei carburanti per capire quanto hanno inciso sui trasporti della merce e delle stesse aziende produttrici. Quindi possiamo dire con franchezza che la pecora è stata interamente tosata, ma le cose per i partiti, per la politica, per l'alta burocrazia è rimasta inalterata, anzi è leggermente migliorata, visto gli scandali che stanno venendo alla luce.Facciamo un po' di conti della mostruosa e gigantesca presa per i fondelli nei confronti del paese. Niente abolizione delle province (bisogna fare una modifica costituzionale tempi 2 anni) Niente taglio dei parlamentari, niente abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, niente taglio alle retribuzioni oltre i 90/150 mila euro, cosi come deciso dalla Consulta pochi giorni fa, quindi niente tagli ai stipendi dei parlamentari (capito la furbizia della sentenza della Consulta) e degli stessi consiglieri regionali, niente tagli ai consigli d'amministrazione delle municipalizzare, insomma nessuno del milione e duecentomila persone che si occupano di politica sarà lasciato solo. Intanto il nostro debito pubblico continua a salire e tutti i furbi e i ladri restano al loro posto. I nostri migliori cervelli emigrano, le pecore sono state tosate, resta solo da macellarle, aspettiamo ancora pochi mesi e anche questo succederà. Non ha forse detto il Presidente della Repubblica che l'Italia deve cedere una buona parte della sua sovranità all'Europa se vuole iniziare la ripresa? Se non ora quando, questo appello lo rivolgo al popolo viola.