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Cronaca

Potenza, Elisa Claps: entro due anni la riapertura della “chiesa degli orrori”

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POTENZA – Il via ai lavori per la riapertura sarebbe fissato entro sei mesi, parliamo della chiesa S.S. Trinità, nel centro storico di Potenza, scenario oscuro di un delitto del 12 Marzo del 1993, data in cui Elisa Claps, giovane donna di diciassette anni, scomparve inspiegabilmente e improvvisamente fino a quando i resti della giovane furono ritrovati il 17 marzo del 2010, in un sottotetto della chiesa riservato con lucchetto e catenaccio, ricoperta da detriti e pezzi di muratura oltre che da travi che però nel momento del ritrovamento risultavano spostate ad hoc per permettere il ritrovamento del corpo.

La polizia scientifica ritrovò anche una valvola di areazione aperta per permettere ai miasmi di disperdersi. Sull’argomento la cittadinanza nutre ancora oggi rabbia e delusione in quanto alcune notizie parlarono di intrighi taciuti da parte di un sacerdote e due donne delle pulizie. Il corpo della giovane però sta rivelando la causa del decesso che sarebbe avvenuto per numerose coltellate alla schiena. Unico indagato un giovane del posto, pare mentalmente disturbato, che risponde al nome di Danilo Restivo.

 

Elisa Claps, secondo la ricostruzione degli investigatori, avrebbe raggiunto il sottotetto in compagnia del suo aggressore (presumibilmente Restivo o altro soggetto). Nella parte centrale della struttura, Elisa avrebbe subito l’aggressione, probabilmente a sfondo sessuale e sarebbe stata colpita ad una spalla, forse anche con un taglierino. Questo particolare è oggetto degli accertamenti medico-legali del professor Francesco Introna e l’ipotesi si baserebbe su un rilievo osseo nella parte posteriore del costato. La Claps sarebbe poi stata finita per soffocamento. Il cadavere sarebbe stato poi sollevato o trascinato ed infine deposto nell’angolo destro del sottotetto, rispetto all’ingresso.

Uno scenario sacro per una morte tanto orrenda. La chiesa, infatti, era uno dei luoghi in cui Elisa si recava soventemente per seguire la messa, il catechismo e le varie attività ecclesiastiche, così come la sua famiglia. Ma quella domenica Elisa a messa ci andò da sola, salutando con un bacio la madre che la riabbraccerà cadavere ben 17 anni dopo, sapendola ad un passo da lei senza però averla trovata.

L’edificio principe delle varie chiese in città vanta ben 9 secoli di storia, luogo della maggioranza delle funzioni liturgiche annuali per i potentini, fu sempre visto come “porto sicuro” dei fedeli. Ad oggi questo sentimento svanito lascia spazio ad interrogativi sulla destinazione di tale meraviglia dal punto di vista architettonico. Ebbene, obiettivo della Curia vescovile è la riapertura del luogo religioso, il quadro economico prevede un investimento totale di quasi un milione di euro proveniente dalla Regione Basilicata per la maggior parte ma anche dalle casse della Curia e da offerte dei fedeli. Lo scoglio che fa più paura è la reazione della cittadinanza alla riapertura dell’edificio che dovrebbe riergersi su nuove basi entro due anni.

Giulia Ventura

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Castelli Romani

Monte Compatri, Pantano nei rifiuti: «Ci sentiamo abbandonati da tutti»

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il messaggio whatsapp ricevuto da un cittadino

Mi scuso se scrivo sul cellulare ma queste foto sono di via acqua felice a pantano
Sono ormai giorni che questa monnezze sta qua. È ormai un incubo

foto giunte alla nostra redazione

Ormai il nostro giornale continua a ricevere le vostre segnalazioni su quello che non funziona in alcuni paesi e questo, come abbiamo già scritto la volta precedente, ci carica di responsabilità e ci fa comprendere come sia necessario, sempre di più, dare voce a voi cittadini.

il messaggio whatsapp ricevuto da un cittadino

Nelle prime ore del pomeriggio siamo andati di persona a verificare la situazione e le immagini sono rimaste le stesse con cumuli di immondizia, in alcune situazioni anche pericolosa, su questa strada nella località Pantano di Monte Compatri e per la precisione in via Acqua Felice.

foto giunte alla nostra redazione

E se a ciò aggiungiamo le immagini del capolinea della metro C sempre in località Pantano purtroppo dobbiamo cominciare a riflettere su ciò che il cittadino ci scrive nei messaggi whatsapp che ci sono arrivati: Qui a Pantano ci sentiamo abbandonati da tutti.

foto scattate nel piazzale della stazione metro C di Monte Compatri Pantano

“Fai qualcosa almeno tu” è l’invocazione di aiuto che ci arriva ed alla quale diamo voce.

cumuli di bottiglie sempre sul piazzale della Metro C di Monte Compatri Pantano

Commenti amari che dovrebbero far riflettere in quanto dopo l’omicidio di Ivan Alexander si era acceso un faro, che poi non ha avuto molto seguito, sulle criticità di questa località di Monte Compatri ai confini con la città di Roma e che, tra pochi mesi per il Giubileo, di certo diventerà una delle porte di accesso alla nostra Capitale.

ancora cumuli di immondizia nel capolinea della metro C di Monte Compatri Pantano

Il nostro dovere resta quello di segnalare e di dare evidenza a tutte queste criticità aspettandoci almeno una risposta da parte dell’amministrazione di Monte Compatri.

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Cronaca

“L’altra donna nel potere”: Maria Rosaria Boccia accusa Meloni di sessismo e rilancia su Sangiuliano

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Maria Rosaria Boccia, imprenditrice e figura vicina al ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, ha rilasciato un’intervista esplosiva al quotidiano La Stampa, puntando il dito contro la premier Giorgia Meloni e denunciando atteggiamenti sessisti nei suoi confronti. Boccia sostiene che Meloni l’avrebbe definita “l’altra persona” nella relazione con Sangiuliano, accusandola di essere trattata “con arroganza” e senza il rispetto che, a suo avviso, merita.

“Chi si richiama ai valori dell’essere donna ha il diritto di difendere la propria dignità”, ha dichiarato Boccia, facendo un paragone con la decisione di Meloni di chiudere pubblicamente la sua relazione con Andrea Giambruno dopo il tradimento. “Mi chiedo perché io vengo additata senza nome e cognome”, ha continuato, lanciando un’accusa diretta alla premier.

L’intervista non si ferma qui: Boccia ha rivelato di aver iniziato a registrare conversazioni con il ministro Sangiuliano dopo che lui le avrebbe detto una frase inquietante: “Io sono il ministro, io sono un uomo, io rappresento l’istituzione e in futuro nessuno crederà a tutto quello che tu dirai”. Secondo Boccia, queste prove documentali servirebbero a dimostrare la verità dei suoi racconti, che altrimenti non verrebbero presi in considerazione.

L’imprenditrice ha anche affermato che il ministro sarebbe sotto ricatto da parte di alcuni esponenti del potere, tra cui direttori di settimanali, e che la questione coinvolgerebbe altre figure politiche, senza però fare nomi precisi. “Chi sono i veri ricattatori nei palazzi del potere? Questo dovreste chiederlo a lui”, ha dichiarato, lasciando intendere che ulteriori dettagli potrebbero emergere.

Boccia ha poi raccontato di viaggi personali fatti insieme al ministro, come il concerto dei Coldplay e quello de Il Volo, che secondo lei non erano legati all’attività istituzionale di Sangiuliano. Ha affermato di avere prove fotografiche e chat a supporto delle sue dichiarazioni.

Nel frattempo, il ministro Gennaro Sangiuliano si difende, cercando di riprendere il suo lavoro e valutando la presentazione di un esposto in Procura contro Boccia. Nonostante un’intervista al Tg1 in cui ha cercato di ricostruire la sua immagine, le accuse continuano a pesare sul ministro. La tensione rimane alta, con Boccia che promette ulteriori rivelazioni in arrivo.

La vicenda sembra tutt’altro che conclusa e si profila uno scontro legale tra le parti, con il ministro della Cultura che dovrà affrontare non solo le accuse personali, ma anche un’inchiesta pubblica sempre più incalzante.

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Castelli Romani

A Velletri si prepara la 93esima edizione della storica Festa dell’Uva e dei Vini

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Felci: “Sarà un’edizione straordinaria, capace di attrarre numerosi visitatori”

La città di Velletri si prepara ad accogliere la 93ª edizione della storica Festa dell’Uva e dei Vini, che si terrà il weekend del 21 e 22 settembre 2024. L’evento, patrocinato dal Comune, dalla Regione Lazio e dal Ministero dell’Agricoltura, si preannuncia come un’esplosione di sapori, cultura e tradizione, trasformando il centro storico in un vivace palcoscenico enogastronomico e artistico.

Lungo le principali vie della città, da Piazza Garibaldi fino a Porta Napoletana, passando per Corso della Repubblica e le piazze storiche, saranno allestiti stand con degustazioni di vini locali, cibo tipico e prodotti artigianali. La festa sarà animata da spettacoli musicali, teatrali e folkloristici, grazie al coinvolgimento delle associazioni culturali locali.

Paolo Felci, Assessore al Turismo e allo Spettacolo, ha sottolineato l’importanza della manifestazione: “Sarà un’edizione straordinaria, capace di attrarre numerosi visitatori. La città sarà trasformata in un percorso che attraverserà le vie più belle del centro, con tour nelle cantine e concerti per tutta la famiglia.”

Anche l’Assessore all’Agricoltura, Cristian Simonetti, ha espresso il suo entusiasmo per l’evento: “Nonostante alcune difficoltà logistiche, siamo fiduciosi che la festa sarà un successo. Abbiamo ottenuto il sostegno del Ministero e coinvolto le cantine locali per valorizzare i nostri vini. Saranno due giorni di divertimento per grandi e piccoli, con degustazioni, spettacoli e attività per tutti.”

Il Presidente della Fondazione De Cultura, Guido Ciarla, ha ribadito l’importanza di questa festa per la comunità: “Il nostro obiettivo è unire la città e far conoscere il suo patrimonio culturale e gastronomico. Grazie al salotto del vino e ai nuovi allestimenti, i visitatori potranno vivere il centro storico in modo unico, scoprendo le tradizioni di Velletri.”

Tra le attività più attese ci saranno la tradizionale pigiatura dell’uva, la musica popolare e molti altri eventi che verranno svelati presto. Le date da segnare sono il 21 e il 22 settembre: un appuntamento imperdibile per chi ama la cultura e i sapori del territorio.

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