Connect with us

Cronaca

POZZUOLI DONNA BRUCIATA, PM: GESTO PREMEDITATO

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 4 minuti Carla ha ustioni sul volto, schiena, collo e torace. Pienone per la fiaccolata dedicata a lei

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 4 minuti
image_pdfimage_print

di Angelo Barraco
 
Pozzuoli (NA) – Si è tenuta ieri sera a Pozzuoli una fiaccolata per Carla Ilaria Caiazzo, ennesima vittima di un uomo senza scrupoli che ha dato fuoco a lei e alla bambina che portava in grembo. La piccola sta, Carla invece si trova ricoverata al Cardarelli di Napoli in bilico tra la vita e la morte. In tanti sono accorsi alla fiaccolata, in silenzio e con tanta commozione hanno attraversato Piazza a Mara, fino a raggiungere Piazza della Repubblica. La fiaccolata è stata dedicata anche a tutte le altre donne vittime di violenza, una folla che ha voluto rinnegare la violenza, con la rabbia verso chi agisce in modo così brutale verso le donne, una rabbia che urlava nei silenzi e nelle lacrime dei presenti. Il messaggio che era stato diffuso sui social era stato il seguente: “Basterà munirsi di candela e che la luce della stessa sia l'unione dei nostri cuori in preghiera di chi è vittima della mancanza di rispetto alla vita altrui e alla vita in se stessa”. Tante erano le candele accese, tanti i palloncini bianchi che hanno riempito il cielo. Tante le associazioni presenti sul posto, attivi anche due sportelli antiviolenza gratuiti. Intanto a Pozzuoli iniziano a rincorrersi le voci di paese in merito alla relazione tra Carla e Paolo. Emerge inoltre che lunedì mattina Paolo, sarebbe entrato in possesso di un video in cui si vedeva Carla e il suo presunto nuovo fidanzato. Questa scoperta lo ha fatto innervosire. L’esistenza del video è da accertare e saranno gli inquirenti, con le accurate indagini che stanno eseguendo, a provarne l’esistenza o meno. Testimoni affermano che l’uomo sarebbe andato per diversi bar con aria sconvolta e poi avrebbe citofonato alla suocera chiedendo di far scendere Carla, i due avrebbero poi discusso animatamente. Si apprende che un’amica di Carla avrebbe confermato la nuova relazione di Carla con un altro uomo. La donna ha affermato che secondo lei  hanno litigato proprio per quella ragione quel giorno. Inoltre sottolinea che la coppia, ultimamente, viveva un periodo di instabilità e che si lasciavano spesso. Lui è stato descritto come un uomo poco maturo che probabilmente non era pronto per affrontare l’arrivo di un figlio. 
 

Carla ha ustioni sul volto, schiena, collo e torace. Ha dato alla luce la sua bambina con parto cesareo ma non ha potuto abbracciarla perché è ricoverata in gravissime condizioni al reparto Grandi Ustionati dell’ospedale Cardarelli di Napoli. E’ vittima di un tentato omicidio compiuto lunedì mattina dal compagno, Paolo Pietropaolo, che dopo una lite violenta ha cosparso di liquido infiammabile la donna, incinta all’ottavo mese di gravidanza, e le ha dato fuoco. Ha il 50% di possibilità di vivere e a causa del gravissimo danno che il suo ex compagno le ha cagionato, difficilmente potrà avere nuovamente il suo splendido viso. Le ustioni che ha sono di terzo grado e se le condizioni lo permettono venerdì subirà il primo di una lunga serie di interventi chirurgici. 

 

Pm gesto premeditato Un tentativo di omicidio premeditato, dopo avere scoperto che la sua donna aveva allacciato un'altra relazione sentimentale: a Paolo Pietropaolo la Procura della Repubblica di Cassino (Frosinone) contesta il reato di tentato omicidio pluriaggravato. E fra le aggravanti c'è anche quella della premeditazione. Nell'interrogatorio a cui è stato sottoposto ieri sera, Pietropaolo ha ammesso le proprie responsabilità sostenendo di non avere avuto l'intenzione di uccidere e che il suo, contrariamente a quello che sostengono i pm, è stato un gesto d'impeto. Parole, però, che non hanno convinto la Procura che è andata avanti sulla sua strada. Domani ci sarà l'udienza davanti al gip per la convalida del fermo e la prima verifica dei capi di accusa.

L'uomo ha raccontato di essere venuto a conoscenza di una presunta nuova storia d'amore della sua donna tempo fa: lo ha detto ieri sera tardi, nell'interrogatorio al quale è stato sottoposto, assistito dal suo difensore, avv. Gennaro Razzino, nella caserma dei carabinieri di Formia, e a quanto detto dall'uomo sarebbe stata proprio Carla, poi, a dagli la conferma. Potrebbe essere stata questa la causa alla base della terribile violenza scattata davanti all'abitazione della famiglia Pietropaolo, al civico 68 di via Vecchia delle Vigne, a Pozzuoli. Di tutto questo racconto Carla non sa nulla: è gravissima, in prognosi riservata, fra la vita e la morte, in un letto dell'ospedale Cardarelli di Napoli.

 

 
La piccola Giulia Pia sta bene, dicono i medici, e pesa 2,2 chili, si trova in incubatrice e respira autonomamente. Paolo Pietropaolo invece è stato interrogato dai magistrati e ha riferito loro di aver agito così perché: “Mi tradiva e ho perso la testa”. 
L’uomo, dopo aver tentato di uccidere la donna e la figlia che quest'ultima portava in grembo, ha tentato di togliersi la vita ingerendo psicofarmaci. Si trova attualmente detenuto presso il carcere di Cassino ed è in attesa della convalida del fermo. I due si conoscevano da 20 anni, con una convivenza alle spalle, ma la loro separazione era avvenuta nel momento in cui la donna era rimasta incinta. 
L'udienza di convalida nei confronti di Paolo Pietropaolo si terrà domani davanti al gip del Tribunale di Cassino.All'indagato viene contestato il tentato omicidio con l'aggravante della premeditazione.Nel corso di una perquisizione nella sua abitazione a Pozzuoli, i carabinieri hanno trovato una pistola calibro 6,35 di proprietà del padre della quale il giovane non aveva denunciato il possesso. Pietropaolo è stato pertanto denunciato anche per possesso illegale di arma da fuoco. Il folle gesto si è verificato davanti all'abitazione dei due che si trova in un parco residenziale. Dopo aver dato fuoco alla compagna l'uomo è salito a bordo dell'auto di famiglia ed è fuggito mentre le fiamme divampavano sul corpo della donna incinta. A soccorrerla è stato un vicino di casa che ha spento le fiamme e poi ha chiamato il 118.

Continua a leggere
Commenta l'articolo

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Cronaca

Guidonia Montecelio, guida senza patente e assicurazione con arnesi da scasso in macchina

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

I Carabinieri della Tenenza di Guidonia Montecelio hanno denunciato un uomo di 21 anni, gravemente indiziato del delitto di possesso ingiustificato di strumenti atti a forzare serrature.
Durante l’ordinaria attività di controllo del territorio volta anche a contrastare i furti in abitazione, i Carabinieri hanno fermato un’autovettura con a bordo il giovane che risultava non aver mai conseguito la patente. Visto il particolare stato di agitazione del 21enne, ben noto alle forze dell’ordine per aver commesso numerosi reati contro la persona ed il patrimonio, i Carabinieri hanno deciso di eseguire una perquisizione veicolare, rinvenendo diversi attrezzi per scassinare serrature, per i quali il 21enne non ha fornito spiegazioni utili a giustificarne il possesso. Il veicolo, inoltre, è risultato privo di copertura assicurativa.
Per la guida senza patente e con veicolo privo di assicurazione, il 21enne è stato sanzionato amministrativamente mentre per il possesso ingiustificato di strumenti atti allo scasso è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Tivoli.

Continua a leggere

Cronaca

Esorcismo con rito islamico: morto un 43enne

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

La causa della morte di un uomo di 43 anni a Salassa (Torino), non era, come si pensava, un’overdose di droga, ma il soffocamento durante un esorcismo con ritmo islamico.

L’hanno accertato le indagini dei carabinieri della compagnia di Ivrea, che hanno fermato l’ex coniuge, il fratello e lo zio della vittima. La donna è agli arresti domiciliari, gli uomini sono in carcere.

Le indagini hanno appurato che il 43enne era già dovuto ricorrere alle cure ospedaliere dopo un precedente rituale, guidato dallo zio. Vittima e fermati sono tutti di origine nordafricana.

Il tragico epilogo del rituale in un appartamento di Salassa, lo scorso 10 febbraio

La vittima era stata già sottoposta ad almeno due sedute di esorcismo con rito islamico, in quanto ritenuto dai propri congiunti posseduto dai demoni. I carabinieri, invece, hanno rivelato un’altra verità nonostante il tentativo dei sospettati di sviare le indagini. L’esito dell’autopsia ha poi stabilito la causa del decesso per soffocamento. Lo zio della vittima, figura di riferimento della comunità islamica di Cuorgnè, un altro Comune del Canavese, avrebbe guidato i rituali.

Continua a leggere

Cronaca

Roma, operazione decoro alla stazione Termini: arrestata una persona e 13 denunciate

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 2 minuti

image_pdfimage_print

ROMA – Nella giornata di ieri è scattata un’attività di controllo dei Carabinieri del Comando Provinciale Roma nell’area della stazione ferroviaria Termini, finalizzata alla tutela del decoro e al contrasto di ogni forma di illegalità.
Decine di Carabinieri della Compagnia Roma Centro, supportati dai colleghi del Gruppo di Roma, hanno passato al setaccio l’area antistante la stazione, da piazza dei Cinquecento fino ai giardini Einaudi e sotto i portici adiacenti al Museo Nazionale Romano – Palazzo Massimo, dove hanno rimosso numerosi giacigli di fortuna, lì ammassati come bivacco per senza fissa dimora.
In particolare, i Carabinieri del Nucleo Roma Scalo Termini hanno sanzionato 2 cittadine peruviane sorprese in via Enrico De Nicola dove avevano allestito la loro attività di rivendita di cibo pronto, completamente abusiva.
Le donne, infatti, stavano vendendo bottiglie di birra in vetro, lattine di bevande analcoliche e generi alimentari, contenuti in pentolame e confezioni di plastica già suddivise in porzioni.
Due i “punti vendita” al dettaglio, con relativi menù e prezzi, scoperti dai Carabinieri sul marciapiede antistante l’ingresso del complesso monumentale delle Terme di Diocleziano, sequestrate bibite e 240 kg di generi alimentari contenuti in pentolame e confezioni di plastica di varie dimensioni, il tutto sottoposto a sequestro amministrativo. A loro carico sono state elevate sanzioni pari a 10.000 euro.
Un 46enne peruviano è stato invece denunciato perché trovato in possesso di 72 capi di abbigliamento, ancora con i cartellini dei prezzi applicati, di dubbia provenienza.
I Carabinieri della Compagnia Roma Centro hanno poi arrestato un cittadino italiano, senza fissa dimora, bloccato appena dopo aver rubato alcuni capi di abbigliamento da un negozio all’interno della Galleria Forum Termini.
Altre 12 persone sono state denunciate a piede libero: quattro persone per tentato furto, una perché trovata in possesso di un coltello, una perché trovata in possesso di documenti di terze persone, due responsabili per inosservanza del divieto di ritorno nel comune di Roma e altre 4 responsabili di inosservanza del D.a.c.ur., emesso nei loro confronti dal Questore di Roma.
Durante l’attività i Carabinieri della Compagnia Roma Centro hanno anche eseguito numerosi posti di controllo alla circolazione stradale che hanno permesso l’identificazione di 173 persone e la verifica su 48 veicoli.



Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti