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PRIMARIE PD NELLA BUFERA A NAPOLI: BASSOLINO E VALENTE PRESENTANO RICORSO

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Tempo di lettura 3 minuti Valeria Valente: “Abbiamo presentato un ricorso per verificare se iscritti del Pd abbiano tenuto comportamenti lesivi dell'onorabilità del partito e degli stessi candidati, dur

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di Angelo Barraco

Napoli – Sono passati appena che cinque giorni dalle primarie a Napoli e le acque sono già torbide e nere. Antonio Bassolino e la vincitrice Valeria Valente presentano ricorso. Bassolino, giunto alle 13 alla sede del Pd di Napoli, ha riferito ai presenti: “Fatemi presentare il ricorso contro la proclamazione dei risultati elettorali perché sono viziati da varie e serie irregolarità che comportano l'annullamento della proclamazione. Penso e spero che sarà accolto" precisando “Dentro il ricorso si contesta anche da parte mia la presenza alla riunione del comitato di garanzia del segretario del Pd napoletano che non aveva alcun titolo per partecipare alla riunione creando una grave commistione tra organi di garanzia e organi politici. Fra l'altro i miei rappresentanti poco prima avevano chiesto di rendere tutto pubblico in diretta streaming” inoltre “si era risposto comprensibilmente che la riunione non era pubblica. Ma con la partecipazione del segretario è diventata simil-pubblica, diciamo. Già questo comporta delle gravi irregolarià' e quindi l'annullamento”. Molti hanno chiesto se presenterà ricorso alla commissione nazionale, lui ha risposto “Come io sono abituato a fare ora secondo le regole posso presentare il ricorso in sede locale e lo faccio. Presentare fin da ora in sede nazionale, vorrebbe dire che è già scontato che questo ricorso non venga accolto. Spero nella saggezza delle persone e che ci sia un doveroso accoglimento di un ricorso che è fatto nell'interesse del Pd e della città di Napoli”. 
 
Valeria Valente invece ha riferito: “Abbiamo presentato un ricorso per verificare se iscritti del Pd abbiano tenuto comportamenti lesivi dell'onorabilità del partito e degli stessi candidati, durante le primarie. Ciò che si chiede è di avviare gli accertamenti del caso per verificare “se vi siano stati, nella giornata di domenica 6 marzo, comportamenti contrari alle norme previste dallo Statuto del partito”. Nella nota lanciata dal comitato di Valente si legge: “I fatti sono tutti quelli rilevabili dal video prodotto e pubblicato da 'Fanpage.it, idoneo a dare certezza di illeciti comportamenti ancorché inopportuni dal punto di vista politico”. Auspicano che la commissione possa visionare l’intero video in modo tale che ogni violazione possa essere sanzionata. In merito alla scelta di Valeria Valente, Bassolino ha dichiarato: “Mi fa piacere e mi auguro che i suoi rappresentanti nel comitato che deve esaminare il mio ricorso dicano che bisogna farlo con serietà, con il tempo necessario, quindi l'opposto di quello che è stato detto la volta scorsa e mi auguro che approvino la richiesta che io faccio; per quello che riguarda il suo, è la conferma che e' evidente che diverse cose non sono andate e per quanto riguarda me si vada avanti senza guardare in faccia a nessuno”. 
 
Torna in campo anche Massimo D’Alema e attacca Renzi: “Bisogna compiere un lavoro di ricostruzione del centrosinistra, non di creazione di un partitino alla sinistra del PD. È una battaglia politica e culturale che passa sia all'interno che all'esterno del PD, perché molti hanno deciso di andarsene. Ci sono diverse personalità intorno a cui si può ricreare il centrosinistra in alternativa a Renzi. Quando si arriverà al congresso del PD questo risulterà alla luce del sole”, le parole di D’Alema a SkyTg24, e aggiunge “In quasi tutte le città in cui si va al voto stanno venendo fuori candidature e liste, nell'ambito del centrosinistra, fuori o in polemica con il Pd, questo è un fatto. Questo fatto testimonia che l'unità del centrosinistra non c'è più, è in crisi. Una parte dei parlamentari che formavano la coalizione elettorale del Pd sono all'opposizione, viceversa una parte significativa dei parlamentari del centrodestra sono al governo. Qualcosa è successo”. 

Ambiente

Castelli Romani, lotta all’abbandono dei rifiuti: prima iniziativa di bonifica ambientale lungo la via dei Laghi

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Cinquanta volontari in campo. Partecipazione massiccia per ripulire le aree più colpite dall’incuria nei comuni di Velletri, Nemi e Rocca di Papa

È partita con successo la prima iniziativa del progetto di cittadinanza attiva promosso dal Parco regionale dei Castelli Romani per contrastare l’abbandono dei rifiuti nelle aree verdi protette. Domenica 6 ottobre, circa cinquanta volontari si sono radunati lungo la via dei Laghi, tra i confini di Velletri e Nemi, fino a Rocca di Papa, per ripulire una delle zone più colpite dall’incuria.

Il progetto, fortemente voluto dal commissario straordinario dell’Ente, Ivan Boccali, ha coinvolto associazioni ambientaliste locali come il Circolo Legambiente Artemisio e Fare Verde Velletri – Colli Albani. Le amministrazioni locali hanno collaborato, insieme alla Protezione Civile di Nemi, contribuendo al successo dell’iniziativa.

La giornata è iniziata con il saluto del direttore del Parco dei Castelli Romani, la dott.ssa Emanuela Angelone, che ha illustrato ai partecipanti gli obiettivi del progetto: non solo la rimozione dei rifiuti, ma anche la sensibilizzazione verso la tutela dell’ambiente. “Siamo stati felici e grati di vedere tanta partecipazione e impegno da parte dei cittadini”, ha dichiarato Angelone. “Questa è solo la prima tappa di un percorso che mira a creare un legame più profondo tra la popolazione e l’ambiente circostante.”

I volontari, armati di guanti, pinze e sacchi, hanno raccolto una grande quantità di rifiuti, riempiendo numerosi sacchi di plastica, vetro, carta e materiali ingombranti, come vecchi pneumatici.

“La quantità di rifiuti rinvenuti è stata notevole, segno che c’è ancora molto da fare per sensibilizzare la comunità”, ha aggiunto Angelone.

Il commissario Boccali ha ringraziato le associazioni coinvolte e ha ribadito l’importanza del progetto: “Vogliamo che questo sia un esempio di collaborazione tra istituzioni e cittadini. Solo attraverso un impegno condiviso possiamo sperare di ridurre l’abbandono indiscriminato dei rifiuti.” Ha poi annunciato un avviso pubblico per cercare sponsor tecnici o economici, necessari a finanziare le future operazioni di bonifica ambientale.

Alberto Fantozzi e Fabrizio Battistini, presidenti di Legambiente Artemisio e Fare Verde Velletri – Colli Albani, hanno espresso soddisfazione per l’iniziativa, sottolineando quanto ci sia ancora da fare: “Iniziative come questa non servono solo per ripulire, ma anche per sensibilizzare. Invitiamo altre associazioni e cittadini a unirsi a noi nelle prossime attività.”

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Economia e Finanza

Finanziaria 2024: Tajani spinge per il taglio delle tasse e dei tassi d’interesse

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Divisioni nel governo e attacchi dall’opposizione

Al centro del dibattito politico ed economico nazionale torna il tema della manovra finanziaria, con il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che ribadisce la necessità di ridurre la pressione fiscale per incentivare la crescita. In un intervento a San Paolo, durante una missione in America Latina, Tajani ha parlato davanti a una vasta rappresentanza di manager e imprese, sottolineando come la ricetta principale per il rilancio economico sia tagliare le tasse.

“Dobbiamo continuare a lavorare per ridurre la pressione fiscale, perché l’unica ricetta per la crescita è quella di ridurre le tasse”, ha dichiarato Tajani, mettendo in evidenza che una minore pressione fiscale non solo stimolerebbe l’economia, ma aiuterebbe anche a ridurre il debito pubblico. “Anche per ridurre il debito dobbiamo puntare sulla crescita economica”, ha aggiunto, facendo riferimento alla difficile situazione dei conti pubblici italiani, aggravata da un debito che supera il 140% del PIL.

Tajani ha poi affrontato il tema del costo del debito pubblico, lanciando un appello alla presidente della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde, affinché intervenga in modo più incisivo sui tassi d’interesse. “Noi paghiamo più per interessi sul debito pubblico rispetto a quanto spendiamo per la sanità,” ha sottolineato. “È giunta l’ora che finalmente la signora Lagarde abbassi in maniera più sostanziosa i tassi.”

Le parole di Tajani riflettono le preoccupazioni del governo italiano di fronte a una politica monetaria restrittiva della BCE che, con l’aumento dei tassi d’interesse, rende sempre più oneroso il finanziamento del debito. “Serve più coraggio – ha insistito Tajani –. Se si vuol crescere, in questa fase bisogna diminuire il costo del denaro.”

La proposta di Tajani ha suscitato diverse reazioni all’interno del governo. La premier Giorgia Meloni ha ribadito la necessità di mantenere una linea di rigore sui conti pubblici, pur riconoscendo l’importanza di sostenere la crescita attraverso una riforma fiscale più incisiva. “Tagliare le tasse è uno degli obiettivi principali del governo, ma dobbiamo farlo senza compromettere la sostenibilità del bilancio,” ha detto Meloni, cercando di bilanciare le richieste di rilancio economico con la responsabilità fiscale.

Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha invece mostrato un approccio più prudente. Pur condividendo la necessità di ridurre le tasse, ha ricordato che “ogni intervento fiscale deve essere attentamente calibrato per non compromettere l’equilibrio dei conti pubblici”, sottolineando l’importanza di garantire entrate sufficienti per il finanziamento dei servizi essenziali come sanità e istruzione.

Dall’opposizione, il segretario del Partito Democratico, Elly Schlein, ha attaccato il governo, accusandolo di non affrontare con decisione il problema dell’evasione fiscale e di voler ridurre le tasse ai più ricchi. “Si parla di riduzione della pressione fiscale senza mai mettere mano seriamente all’evasione. Chi pagherà queste riduzioni? Non possiamo accettare una manovra che taglia le risorse alla sanità e all’istruzione,” ha affermato Schlein.

Anche Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, ha criticato le politiche economiche del governo: “Non possiamo continuare a puntare sulla riduzione delle tasse senza una strategia seria di investimenti pubblici. La crescita va sostenuta con politiche industriali e infrastrutturali, non solo con meno tasse.”

Il dibattito sulla politica fiscale si intreccia inevitabilmente con le decisioni della BCE, che ha recentemente adottato una linea dura contro l’inflazione. La politica dei tassi alti, secondo Lagarde, è necessaria per contenere i prezzi, ma sta avendo effetti collaterali significativi sui paesi con un elevato debito pubblico, come l’Italia.

Tajani, pur riconoscendo l’indipendenza della BCE, ha espresso apertamente il suo dissenso: “La Banca centrale è indipendente, ma io sono libero di esprimere le mie idee. E le mie idee sono che, per far crescere l’Italia, bisogna abbassare il costo del denaro.” La tensione con la BCE rappresenta una sfida per il governo italiano, che si trova a dover bilanciare il rilancio economico con le stringenti regole europee sui conti pubblici.

La manovra finanziaria 2024 si annuncia quindi come un campo di battaglia tra visioni economiche contrastanti: da una parte, chi preme per una riduzione significativa delle tasse e dei tassi d’interesse per stimolare la crescita, e dall’altra chi teme che tali misure possano compromettere la stabilità fiscale del Paese.

Le prossime settimane saranno decisive per definire i contorni della manovra e per capire se il governo riuscirà a trovare un equilibrio tra gli impegni europei, il rilancio economico e le pressioni interne per una riduzione della pressione fiscale.

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Ambiente

Uragano Milton: la Florida di fronte alla peggior tempesta in 100 anni

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DeSantis: “Decidete ora per salvare voi stessi e le vostre famiglie”

L’uragano Milton potrebbe essere il più devastante a colpire la Florida nell’ultimo secolo. Il presidente Joe Biden ha avvertito che l’uragano potrebbe avere effetti “catastrofici”, chiedendo ai cittadini di rispettare gli ordini di evacuazione. Più di un milione di persone sono già state invitate a lasciare le loro case.

Il governatore della Florida, Ron DeSantis, ha esortato i residenti a prendere decisioni immediate per garantire la propria sicurezza. Milton, inizialmente di categoria 5, è stato declassato a categoria 4, ma resta estremamente pericoloso.

Il Centro nazionale uragani (NHC) prevede che l’uragano toccherà terra mercoledì sera, lasciando poche ore per l’evacuazione. Le strade sono congestionate, con traffico intenso e code ai distributori di benzina. L’urgenza è alta.

Il presidente Biden, per gestire meglio la crisi, ha posticipato il suo viaggio in Germania e Angola. Ha anche dichiarato lo stato d’emergenza per facilitare l’invio di aiuti federali alla Florida.

Incalza il bilancio dell’uragano Helene

Nel frattempo, il sud-est degli Stati Uniti è già devastato dall’uragano Helene, che ha causato almeno 232 vittime, un bilancio che potrebbe ulteriormente crescere. Milton, che segue Helene a breve distanza, aggrava la situazione rendendo le operazioni di soccorso ancora più critiche.

Gli sforzi di preparazione e soccorso sono in pieno svolgimento, con l’obiettivo di limitare il più possibile le perdite e i danni.

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