QUANDO LA COPPIA SCOPPIA

Sara Desirèe Galea

La separazione coniugale  è, o dovrebbe essere, soltanto una variazione dello stato civile, quindi, dovrebbe essere considerata come  una mutazione dell’amore, che viene ad assumere una diversa forma portandosi al di sopra dell’attrazione romantica e fisica,  diventando un’importante comunione d’intenti, e realizzazione, di una nuova situazione di vita, soprattutto laddove da una unione siano nati dei figli che richiedono  la presenza di entrambe le figure genitoriali.

Ho scritto un libro inchiesta sulla separazione coniugale e l’affido condiviso,  qualche anno fa, due anni fa, e non lo dico per invitarvi ad acquistarlo perché tanto non lo trovereste perchè fuori edizione ma soltanto per garantire che le opinioni che usciranno da questo articolo sono frutto di uno studio ed una ricerca molto doviziosa, perchè è stato portato alla luce  un quadro aberrante di ciò che avviene nella cruda realtà della separazione coniugale  e, proprio in base ai dati che sono emersi da un campione di separazioni prese in analisi, campione molto nutrito, e da associazioni per la tutela dei figli di separati,  avvocati e varie istituzioni intervenute a supporto della veridicità di quanto emerso, questa realtà, scandagliata ed analizzata da diversi punti di vista, nel momento in cui si sono tirate le somme,  ha fatto venire a galla una realtà cruda, una sofferenza spietata, ed una verità sconcertante: l’essere umano in determinate situazioni, come durante una separazione coniugale, entra in un’insana follia che lo porta a commettere i più orridi crimini, anche di natura psicologica, oltre che fisica, morale etc, nei confronti dei figli stessi, semplicemente per vivere il gusto dell’appagamento personale attraverso la sofferenza dell’altro.
 
E’ inutile fare finta di nulla, a un certo punto può succedere che tra compagni, o coniugi, venga  a mancare la complicità,  la voglia di stare insieme, l’amore.  Può verificarsi che ci s’innamori di altri, o che si comprenda di non essere anime gemelle o, ancora, ci si accorga che il sentimento che un giorno riusciva a sospingere verso i cieli dell’oblio  diventi la perdita totale di ogni interesse e voglia di esistere, andare avanti, credere di poter essere nuovamente felici. Si innesca una trasformazione mentale, ed interiore, a prescindere da ciò che coscientemente si vuole, che porta a patire sconforto, depressione, assenza di gioia e, quindi, a perdersi in un cammino di comportamenti incivili per riuscire ad esorcizzare quello che è effettivamente vissuto come un  momento di morte interiore, sia per chi lascia e per chi viene lasciato, che si aggrappa, erroneamente, ad un diritto inesistente di possesso nei confronti dell’altro,  cercando in tutti i modi, anche attraverso una dichiarazione di guerra totale, di impedire che la separazione avvenga.

E’ veramente incredibile osservare come le situazioni cambiando portano uno scombussolamento generale di sensazioni, emozioni, e comportamenti; l’Amore e la favola si trasformano in percezioni, è bene chiarirlo che si tratta  di percezioni, di  dolore, sofferenza, smarrimento, livore etc. della nostra razionalità   irrazionale  che non vuole perdere ciò che pensa gli appartenga, “la sicurezza di una stabilità, ed un equilibrio ora mai creati negli anni a scanso della gioia, dell’Amore, del desiderio di vivere con gioia.’’ La separazione, ora mai, è una situazione che fa parte della realtà di questi tempi che stiamo vivendo,  e invece di essere vista come un semplice modificazione dello  stato civile diventa una lotta all’ultimo sangue. Ci trasforma in esseri spregevoli, votati a una vita infernale stabilita dalla nostra pazzia, e da tutti coloro i quali intervengono in un contesto delicato e doloroso in cui soltanto le parti colpite possono offrirsi l’aiuto, e la reale partecipazione, per giungere ad una nuova e meravigliosa dimensione di vita. Sì, è così, quando si è condivisa una parte della nostra esistenza con qualcuno, e si è vissuto affetto, non possono subentrare interesse e gioco delle parti, ma dovrebbe continuare la realizzazione di una stabilità emotiva, di un nuovo equilibrio che crei un ambiente puro e colmo di amore. 

I figli non decidono di nascere, come non decidono di separarsi  e, soprattutto, sottolineiamo una cosa basilare, non devono assolutamente decidere chi scegliere di amare visto che per loro l’uno o l’altro genitore hanno pari importanza, e sono entrambi parte fondamentale della loro vita e crescita. Ma questo i genitori lo dimenticano ed iniziano  ad assecondare l'istinto primordiale della vendetta, della bramosia della spartizione dei beni, ed il riscatto dell’orgoglio ferito.’’ Quante volte succede che padri e madri, in fase di separazione, dimentichino che in questa stessa situazione i figli continuano a essere figli ? Una separazione non è, e non deve essere considerata una  morte, la fine, ma   un nuovo inizio, e soltanto per questo, i figli, dovendo adattarsi già al distacco fisico di uno dei due genitori, ovvero di colui che lascia la casa, non devono subire anche la sensazione di perdita ma soltanto una modificazione pratica della realtà, che è solo logistica, e non “affettiva ed emozionale’’.Il loro amore, e la necessità verso la  figura di entrambi i genitori, non deve essere surclassato dall’insensatezza, ed irresponsabilità, che  sopraggiungono in un momento così forte, importante, delicato, e che si può superare soltanto se tutti si continua ad essere intelligenti, camminando verso una nuova dimensione di esistenza, e verso la creazione di un ambiente ideale e favorevole per i figli.  Io non mi sento di condannare o sostenere nessuna parte in causa, sono tutte vittime, ora sto mettendo in luce il mio punto di vista sui genitori, vittime si, ma della propria volontà, della propria pazzia, di un delirio insensato che ha condotto l’essere umano a trascendere anche ciò che non può essere trasceso, l’amore per la vita.

Aimè tutto questo si è creato anche perché le leggi non sono applicate, dando quindi il potere alla sconsideratezza di creare questa follia  Se qualche genitore che si sta separando, o l’ha già fatto, sta leggendo questo articolo, potrà rendersi conto, da parte in causa,  di quali siano le dinamiche che portano a creare l’effetto domino che si realizza all’interno della coppia che scoppia e, soprattutto, dell’effetto che l’onda che si crea produce investendo chiunque, anche le vittime irresponsabili di questi terremoti. Se amiamo veramente i nostri figli, dobbiamo contattare tutta la nostra saggezza per mantenere la lucidità che ci occorre a sostenerci in questa situazione di crisi, e per ricordarci che, qualunque siano i motivi per cui ci si separa, sono soltanto motivi propri, che non devono privare i figli del loro diritto naturale di avere entrambi i genitori…Un altro argomento di cui non è fatta mai menzione, di grande importanza, sono i nonni. In una famiglia di solito ci sono i due genitori, i figli e per i più fortunati i nonni, tutti o quasi, ma anche gli zii, cugini ecc. La famiglia quando si separa si smembra, vedendo scomparire le figure familiari del genitore non collocatario.

Per il bambino, anche questo, è un notevole trauma da non sottovalutare, soprattutto perché fanno parte della loro storia, e quindi delle loro sicurezze. Pensando alle dinamiche che si strutturano all’interno di una separazione, se avete presente il funzionamento di un PC, la separazione diventa come un violento virus che, in seguito ad un tot periodo di tempo che impiega a corrodere  il sistema, inizia a fare sparire icone, programmi, file, foto fino a che il sistema non risponde più a nessun comando spegnendosi definitivamente. Come  virus cibernetici il virus che s’instaura dentro la realtà di una separazione coniugale è altrettanto letale, ma a sparire per sempre, oltre alle foto raffiguranti il passato, c’è la vita serena dei figli, e di entrambi i genitori, che pagheranno per tutta la vita la guerra che innescano per avere supremazia e senso di appagamento a scanso dell’altro. Hanno inventato tantissimi antivirus, in questo caso l’antivirus per eccellenza è l’amore per noi stessi, per i figli e per la vita che ancora dobbiamo vivere…

A questo antivirus io affiancherei un programma superiore che, vigilando sul corretto funzionamento dell’antivirus, sia pronto ad intervenire sulle parti ristabilendo gli equilibri che poi andrebbero a distruggere   il funzionamento dell’intero sistema, la società. Non dimentichiamoci che la famiglia, comunque si presenti (allargata, ristretta, naturale, legittima etc…) è la parte più piccola della società, non tutelarla significherebbe partecipare alla corrosione dei principi fondamentali sulla quale si basa il vivere civile e, quindi, ai miei occhi significherebbe partecipare alla creazione della distruzione dell’umanità. Io ad una coppia che venisse da me in preda al delirio da separazione gli farei delle semplici domande: cosa vi darà fattivamente sapere che l’altro non potrà vedere i figli? Cosa vi darà, concretamente, la consapevolezza che l’altro si danni la vita soffrendo per questa grave mancanza? Cosa vi porterà praticamente spendere tanti soldi tra avvocati tali ed eventuali? Cosa vi farà arrivare, realmente, sapere che quella persona  si trovi in uno stato di povertà economica, malessere psicologico e morale? Cosa vi darà, effettivamente, vedere i vostri figli incapaci di gestire la loro sofferenza quando vi sentiranno infamare l’altro genitore? Pensate che togliere ai vostri figli la figura dell’altro genitore li farà crescere completi e sereni come i figli che godono della guida di entrambi i genitori? Cosa sentite dentro di voi quando vi blindate dentro casa vostra e rapite vostro figlio? Se vi guardate allo specchio cosa vedete? Cosa vi renderebbe felici ora che state per iniziare una nuova vita? Cosa pensate possa rendere felici i vostri figli? Pensate veramente di essere nel giusto anche se siete stati traditi? Pensate veramente che siete nel giusto ergendovi a giudice e facendo in modo di addossare all’altra parte reati inesistenti con l’aiuto delle istituzioni? Provate ora a pensare alla vita dei vostri figli che possono godere della voce, dell’aiuto, e della presenza di entrambi i genitori. Cosa vi dice la vostra saggezza? Quale è la felicità dei figli? La vostra? Voi da genitori cosa volete per i vostri figli?

Un abbraccio ed alla prossima settimana …