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Rai Gulp, il pattinaggio su ghiaccio e la musica si incrociano nella nuova serie “Marta & Eva”

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Nel cast Giulia Fazzini e Audrey Mballa nel ruolo delle protagoniste, la web star Marta Losito, per la prima volta in una serie tv, e ancora, tra gli adulti, Giorgia Wurth

L’importanza di inseguire i propri sogni, anche quando non coincidono con le aspettative dei genitori, e la forza dell’amicizia nella diversità, sono i temi al centro dell’innovativa serie per ragazzi “Marta & Eva”, in onda su RaiGulp dal 26 aprile, dal lunedì al venerdì alle ore 20.15, e i primi 10 episodi in anteprima su RaiPlay dal 23 aprile (il box set completo dal 30 aprile). Una produzione originale 3Zero2 in collaborazione con Rai Ragazzi, diretta da Claudio Norza, già regista di acclamate serie per ragazzi di grande successo internazionale, come Alex & Co e Penny On M.A.R.S.

La serie racconta le avventure di due ragazze di 14 anni che non potrebbero essere più diverse tra loro: Marta (Giulia Fazzini) è una pattinatrice sul ghiaccio titolata che, nonostante le insistenze della madre e sua allenatrice, si rende conto che il suo vero sogno è la musica; Eva (Audrey Mballa) è una talentuosa cantante, una ragazza di origine africana figlia del custode del palazzetto, Ben, il quale la sera insegna canto nel locale di periferia Mosquito e vorrebbe per la figlia un futuro nella musica, non sapendo che la sua vera passione è il pattinaggio sul ghiaccio. L’incontro tra questi due poli opposti si trasforma in una grande amicizia, tanto che le due ragazze si aiuteranno l’un l’altra a realizzare il loro vero sogno.

Un racconto coinvolgente sulla forza delle passioni e sull’amicizia, che non risparmia momenti di riflessione sul confronto tra storie familiari e personalità diverse e sul rapporto tra genitori e figli, che emergono dalle vicende dei numerosi personaggi della serie. Le storie di Marta ed Eva si incrociano infatti con quelle dei loro coetanei, tra cui Sofia (Giulia D’Aloia), la migliore amica di Marta, una ragazza solare appassionata di ecologia e promotrice di iniziative green, Andrea (Simone Secce) un ragazzo di periferia che lavora come deejay al palazzetto del ghiaccio, Jacopo (Lorenzo Della Pasqua), preso di mira dal bullo della scuola, Ugo (Mattias Sohl), che lo ritiene un figlio di papà privilegiato, Hari (Rimau Grillo Ritzberger), un nuovo compagno di scuola di origini indiane appena arrivato da Londra, Giorgia (Aysha Sulla), acerrima nemica di Marta nella squadra di pattinaggio delle Blades.

Il cast si arricchisce anche della partecipazione di una delle più famose teen influencer italiane, Marta Losito, nel ruolo di Sara, una ragazza che frequenta il Mosquito ed è innamorata di Andrea, e di Simone Di Scioscio (Mare Fuori, Zero) nel ruolo del misterioso Luca; e ancora, tra gli adulti, Giorgia Wurth (Un Medico in Famiglia, Maschi contro Femmine, Rocco Schiavone) nel ruolo di Camilla, mamma e allenatrice di Marta, e Sidy Diop (Ma tu di che segno sei?, Gomorra) nel ruolo del papà di Eva, Ben.

Girata nella cornice di una Milano cosmopolita, con i suoi scenari tra modernità e storia, e nel Palazzetto Del Ghiaccio di Sesto San Giovanni, la serie vanta un prestigioso cast artistico e tecnico che annovera alcune eccellenze dell’audiovisivo italiano tra cui il direttore della fotografia Mauro Marchetti, la costumista Silvia Nebiolo, il fonico di presa diretta Roberto Mozzarelli. Arricchisce il progetto una colonna sonora di canzoni originali realizzata prodotta da Kikko Palmosi e Max Moroldo.

Marta & Eva è una produzione 3Zero2 in collaborazione con Rai Ragazzi, prodotta da Piero Crispino e diretta da Claudio Norza. Produttore esecutivo Nadia Grippiolo. Headwriter Mara Perbellini. Una serie in 20 episodi da 22 minuti ciascuno, in onda su Rai Gulp dal 26 aprile, dal lunedì al venerdì alle ore 20.15, e in anteprima su RaiPlay dal 23 aprile.

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Isola delle rose e isola dei famosi: due esperimenti sociali agli antipodi

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L’Isola delle Rose e l’Isola dei Famosi rappresentano due realtà molto diverse tra loro, sia dal punto di vista sociologico che motivazionale, che riflettono cambiamenti significativi nella società nel corso del tempo.

L’Isola delle Rose è un’isola artificiale costruita nel 1967 al largo della costa italiana vicino a Rimini. Fu creata come una micronazione autoproclamata dallo scienziato e ingegnere italiano Giorgio Rosa, con l’obiettivo di sfidare la sovranità territoriale italiana e promuovere l’ideale di libertà e indipendenza. L’Isola delle Rose rappresenta una sperimentazione sociale e politica, con l’idea di creare una comunità utopica basata sulla cooperazione e l’autogestione.

D’altra parte, l’Isola dei Famosi è un reality show televisivo in cui un gruppo di persone famose viene portato in un’isola remota e deve affrontare sfide fisiche e mentali per sopravvivere e guadagnare premi. L’Isola dei Famosi è incentrata sull’intrattenimento e sulla competizione, con l’obiettivo di attirare l’attenzione del pubblico e generare interesse attraverso il dramma e le dinamiche interpersonali.

Le differenze sociologiche tra le due realtà sono evidenti:

  1. Finalità e motivazioni: L’Isola delle Rose era motivata da ideali di libertà, indipendenza e sperimentazione sociale, mentre l’Isola dei Famosi è incentrata sull’intrattenimento, la competizione e la celebrità.
  2. Struttura sociale: L’Isola delle Rose aveva una struttura sociale basata sull’autogestione e la cooperazione tra i membri della comunità, mentre l’Isola dei Famosi ha una struttura gerarchica con ruoli definiti e dinamiche di potere.
  3. Approccio alla vita quotidiana: Sull’Isola delle Rose, i residenti dovevano affrontare le sfide della vita quotidiana in un ambiente isolato e autonomo, mentre sull’Isola dei Famosi i concorrenti affrontano sfide create artificialmente per l’intrattenimento televisivo.
  4. Rapporto con il mondo esterno: L’Isola delle Rose era isolata dal resto del mondo e tentava di sfidare le autorità nazionali, mentre l’Isola dei Famosi è un programma televisivo che ha una forte connessione con il mondo esterno attraverso la trasmissione televisiva e i social media.

In conclusione, l’Isola delle Rose e l’Isola dei Famosi rappresentano due esperimenti sociali molto diversi tra loro, che riflettono valori, ideali e obiettivi differenti. Mentre l’Isola delle Rose rappresentava un tentativo di creare una comunità utopica basata sulla libertà e l’autogestione, l’Isola dei Famosi è un programma televisivo che si concentra sull’intrattenimento, la competizione e la celebrità.

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Dalla disco music alla Trap music: il fascino della “Febbre del sabato sera” è ancora vivo e vegeto

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La storia della disco music ha radici profonde nella cultura musicale afroamericana e ha attraversato diverse fasi e influenze nel corso degli anni, influenzando generazioni di appassionati di musica e ballerini.

Negli anni ’70, la disco music ha avuto origine nei club notturni di New York City e Philadelphia, dove DJ come DJ Kool Herc, DJ Afrika Bambaataa e DJ Grandmaster Flash iniziarono a sperimentare con mixaggi elettronici e a suonare registrazioni di musica funk e soul a velocità più elevate. Questa nuova forma di musica da ballo ha catturato l’immaginazione delle persone e ha rapidamente guadagnato popolarità nelle discoteche di tutto il mondo.

Tra i primi artisti che hanno contribuito a definire il suono della disco music ci sono stati i Jackson 5, con hit come “Dancing Machine”, e artisti come Donna Summer, Gloria Gaynor e i Bee Gees, che hanno dominato le classifiche con brani come “Love to Love You Baby”, “I Will Survive” e “Stayin’ Alive”, rispettivamente. Questi brani sono diventati inno della cultura disco e hanno contribuito a definire il suo stile e la sua estetica.

Barry White è stato un altro artista iconico della disco music, noto per le sue canzoni romantiche e sensuali che includevano “Can’t Get Enough of Your Love, Babe” e “You’re the First, the Last, My Everything”. Le sue produzioni orchestrali lussureggianti e la sua voce profonda e sensuale hanno reso le sue canzoni dei classici della disco music.

Negli anni successivi, la disco music ha subito un declino di popolarità verso la fine degli anni ’70, ma il suo impatto sulla cultura musicale è rimasto significativo. Elementi della disco music sono stati incorporati in generi musicali successivi, compresa la dance music degli anni ’80 e ’90 e la musica house e dance pop contemporanea.

Più recentemente, il genere trap music ha guadagnato popolarità, soprattutto tra i giovani, con artisti come Future, Travis Scott e Migos che hanno portato avanti il suono e lo stile della trap music. Anche se la trap music ha radici diverse dalla disco music, entrambi i generi condividono un focus sull’energia e sul ritmo che li rende irresistibili per molti adolescenti e giovani amanti della musica da ballo.

In definitiva, la disco music ha avuto un impatto duraturo sulla cultura musicale e continua a influenzare la musica e la cultura pop contemporanee, dimostrando che il fascino della “febbre del sabato sera” è ancora vivo e vegeto per molte persone di tutte le età.

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Le note disciplinari a scuola: perché?

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Secondo il parere di alcuni docenti, da quando si utilizza il registro elettronico si è più propensi a cliccare sulla voce note per richiamare il comportamento non corretto di alcuni alunni.

Questa modalità è molto più diffusa nelle scuole secondarie di II grado piuttosto che negli altri gradi scolastici. Il perché di questo spartiacque rispetto agli altri gradi d’istruzione dipende dall’età degli alunni.

Nell’immaginario collettivo l’adolescente attua comportamenti più atipici rispetto ad altre età, nonché “degni” di una nota disciplinare in cui viene esplicato l’errore del comportamento dell’alunno da parte del docente.

Perché l’adolescente?

L’adolescente è maggiormente coinvolto nella fragilità del suo cambiamento e pertanto più volubile nel mettere in atto atteggiamenti non coerenti. È un’età di passaggio tra la pubertà e l’adolescenza costellata dai primi amori, le prime relazioni e i primi atteggiamenti di rivalsa sociale.

Un’età in cui il ragazzo/a si pensa in un’ottica di indipendenza da tutto e da tutti, in cui l’ego si esprime in modo alto, pensando di essere leader e di poter assumere comportamenti di ogni tipo. A volte la scaltrezza di un adolescente è peggiore di quella che può assumere un adulto.
In tutto ciò, la genitorialità e, a volte nemmeno la scuola, riesce a scalfire atteggiamenti non congrui alla convivenza sociale da parte di alcuni adolescenti.

È una fase di vita in cui ci si sente “grandi”, in cui ci si oppone alla correttezza e alla presa di coscienza di sé e dell’altro. Un passaggio difficile per la maggioranza dei ragazzi/e: alcuni adolescenti non riescono a darsi una collocazione nel mondo circostante, cadendo spesso in situazioni poco sicure (es. alcool, droga, fumo etc …).

Di concerto tali atteggiamenti vengono riflessi nel contesto domestico e scolastico.
In quest’ultimo caso, il docente è costretto a segnalare, mediante una nota disciplinare, il comportamento incoerente dell’alunno/a.

È in tal senso che il giovane mette in atto comportamenti spesso oppositivi e ribadisce la sua “innocenza”. Qui nascono i dissapori tra alunni e docenti e si spezza una sorta d’incantesimo che segna il percorso dello studente. Nascono raffronti con il docente che ha segnalato una nota disciplinare sia da parte dell’alunno che dei genitori. Quest’ultimi “pretendono” spiegazioni dall’insegnante e spesso sono contrari alla nota assegnata al figlio/a. In casi più sporadici, invece, è lo stesso genitore che chiede aiuto agli insegnanti poiché non riesce a tollerare il comportamento del figlio/a.

In questo contesto, i docenti e i genitori ricoprono un ruolo essenziale per la crescita e l’evoluzione del ragazzo/a. Queste due figure educative devono premunirsi di pazienza, stabilendo le regole da seguire e cercando di accompagnare il giovane verso la strada migliore per lui/lei.

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