RAPPORTO GENITORI – FIGLI: LA RICETTA PER NON FARLI SENTIRE PERSI

Sara Desirè Gàlea

 

Genitori cari, quanta angoscia vivete nel vostro cuore quando i figli manifestano delle ansie e dei problemi. Quanta ira quando manifestano il loro bisogno di crescere e fare i loro errori. Ma lo sapete che gli errori non sono tali ma crescita?  appartengono a loro, li devono fare, serve a loro per forgiare il proprio equilibrio, il senso di responsabilità.

Ricordate quando eravate figli e avevate paura di dire ai vostri genitori qualsiasi cosa sentendovi soli ed abbandonati? Ricordate quando avevate dei problemi e non sapevate a chi dirli per essere sostenuti?

Oggi perché, a distanza di qualche anno,   cambiando il vostro ruolo, avete dimenticato i patimenti di un figlio? Quante volte, anni fa, avete detto a voi stessi che sareste stati diversi;  che sareste stati loro vicini, si  come genitori ma anche come amici;  che sareste stati presenti ad ogni problema, bisogno, desiderio,  perché un loro problema, se affrontato con voi prenderebbe  un senso diverso  dal condividerlo   con un estraneo, una persona non adatta, che  potrebbe cagionare problemi ancora più grandi!

Benedette quelle persone che pur avendo modificato il ruolo da figli a genitori sono rimaste sensibili al difficile ruolo di figlio.

Lo so, la vita a volte è difficoltosa, a volte è feroce, avete i vostri problemi ma … non è una responsabilità loro se gli errori si creano e poi, se anche lo fosse, scagli la prima pietra chi non ha mai sbagliato! Non continuiamo a farlo tutt’oggi,  noi stessi, mentre viviamo in ogni istante della nostra vita? Siate sinceri, se non commetteste errori non manifestereste il malessere che avete nel cuore.

Oggi ancora sono figlia ma anche genitore e, se devo essere sincera, trovo molto più semplice essere genitore che essere figlia, perché da genitore ho la  saggezza di dare ai miei figli la responsabilità delle loro azioni pur vegliando su di loro, da figlia mi trovo a confrontarmi con un mondo abituato a quello che anticamente era l’1 2 3 …

Essere genitore è un meraviglioso cammino da condividere con gli esseri che dobbiamo educare (educare significa tirare fuori ciò che loro hanno dentro se stessi, i loro valori, il loro amore, i loro desideri e bisogni),  se siete consapevoli che si tratti di questo allora siate fieri di voi, se non, allora, meditate sul vostro ruolo di figli e sentite quanta sofferenza  avete vissuto quando eravate soli con le vostre disperazioni.

Per  noi genitori  il ruolo da vivere è  molto difficile,complicato,  pieno di difficoltà e di insidie, il ruolo di educatori è complesso, perché pensiamo di conoscere i nostri figli ma nella realtà  non è così, perché ogni essere umano è un mondo a se, un Universo fatto di  stelle e costellazioni, è difficoltoso rapportarci con i figli ma con saggezza dobbiamo farlo, perchè è un momento talmente delicato per questo mondo, per questa società, che se proprio ora vacilliamo in questo ruolo fondamentale rischiamo di farli sentire persi.

Adoperiamoci usando tutti i canali possibili ed immaginabili per sollecitare un risveglio saggio in tutti noi genitori genitori, lo dico e lo diffondo come richiesta,  proprio perchè i figli mi parlano, mi dichiarano la loro disperazione, i loro tormenti, la loro solitudine di fronte gravi problemi che non possono dire ai genitori per timore di reversioni violente … di fronte alla loro solitudine cagionata dai problemi dei genitori.  

Anche se non sono i miei figli, li sento come lo fossero, e l’unica cosa che posso fare è azionare un tam tam di luce, saggezza, amore …  

Vogliamo educare i nostri figli ricordandoci di cosa avevamo bisogno quando eravamo figli?

Amore, cura, dedizione, conforto e protezione sana.

Un abbraccio infinito, anche per oggi mi pregio di mandarvi un saluto affettuoso auspicando di ritrovarci settimana prossima sempre in questo salotto.

Namastè ed un abbraccio di luce