Referendum taglio parlamentari. Simeone (FI): “Dico no a proposta populista. A rischio rappresentanza nei territori di provincia”

“Il taglio dei parlamentari è una ‘riduzione degli spazi di democrazia’. Voterò certamente No al referendum su una riforma costituzionale che non condivido.

Il taglio con l’accetta è privo di senso. Sarebbe stato giustificato se fosse rientrato in uno schema di riforma istituzionale ben più articolata, che avrebbe magari potuto prevedere un presidenzialismo all’americana o un semi-presidenzialismo alla francese.

Un progetto di tale portata apporterebbe un cambiamento reale delle istituzioni nel nostro Paese, andando nella direzione delle più moderne democrazie occidentali.

Inoltre occorre dire che la cosiddetta riforma ‘grillina’ che amputa la rappresentanza democratica di cittadini e territori. Dal punto di vista della rappresentatività delle nostre istituzioni, la riforma apporta delle modifiche peggiorative per quanto riguarda la vicinanza tra Parlamento, territori e cittadini. Con la riduzione del numero dei parlamentari le candidature si concentreranno negli agglomerati elettorali maggiori, nelle grandi Città, nelle metropolitane. Interi territori di provincia, ovunque in Italia, non avranno candidature ed eletti.

Abbiamo di fronte a noi una riforma populista, ma che in realtà il popolo lo danneggia. In conclusione, i grillini volevano ‘aprire il Parlamento come una scatoletta di tonno’: ora si accontenterebbero di ridurre il contenuto della scatoletta. Votiamo No per favore”.

Lo dichiara in una nota Giuseppe Simeone, capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale del Lazio e presidente della commissione Sanità, politiche sociali, integrazione sociosanitaria e welfare.