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Frosinone

REGIONE LAZIO, EMERGENZA AMBIENTALE VALLE DEL SACCO: PARTITI I PRIMI LAVORI

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Tempo di lettura 3 minuti Presentata una mozione per la sperimentazione di una tecnica di bonifica nelle aree della Valle del Sacco

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Redazione

Frosinone – "Siamo alla fine di un ciclo economico, e all’inizio di uno nuovo, fatto di innovazione e competitività nel segno della sostenibilità per tutta la Valle del Sacco. Il nostro primo obiettivo deve essere quello di porre rimedio all’emergenza ambientale con azioni concrete che possano anche creare le condizioni per uno sviluppo economico sano e duraturo. Un primo passo verso questa direzione è rappresentato dall’Accordo di Programma del Sistema Lavoro Anagni-Frosinone, che fornirà sostegno a progetti d’impresa in grado di coniugare la rigenerazione di un territorio e il suo futuro economico. – A dichiararlo è Daniela Bianchi, consigliera regionale del gruppo "Per il Lazio" e coordinatrice del Tavolo sulla Valle del Sacco istituito in commissione VIII. La consigliera prosegue poi nelle dichiarazioni: "In questo la Regione sta  procedendo supportata da una visione chiara e da un'idea di sviluppo nuova. In pochi mesi è stato avviato un processo virtuoso che non porterà dei fondi pubblici a pioggia, ma finanziamenti individuati su specifiche linee dei fondi europei. Auspichiamo che gli interventi avranno come comune denominatore, il rispetto del territorio e della salute dei cittadini. Una visione che rispecchia l’ambizioso Masterplan della Valle del Sacco che, come avvenuto per la Valle della Ruhr, fa del paesaggio l’infrastruttura su cui poggiare i progetti. Non dovranno essere più consentiti, come avvenuto in passato, insediamenti produttivi non compatibili con l’equilibrio di ciò che gli sta intorno. Ogni azione dovrà essere un tassello finalizzato al recupero ambientale. La somma dei tasselli  ridisegnerà la Valle. Uno dei primi esempi di come tutto questo sia qualcosa di concreto e possibile è la Videocoop, cooperativa nata con il sostegno della Regione e della Legacoop di Frosinone e dal coraggio di un gruppo di lavoratori della ex- vdc. Una cooperativa che sta conquistando la ribalta nazionale per il messaggio di speranza che sa trasmettere. Dopo anni di cassa integrazione, c’è stata la svolta decisiva verso le politiche attive del lavoro.

Anche la sede scelta, la città di Ceccano, è un ulteriore segnale che ci fa ben sperare. La città infatti, è una delle cellule del Masterplan della Valle del Sacco, uno strumento che da forza e respiro a progetti innovativi, anche piccoli, che insieme, e sostenuti anche dall'Accordo di Programma, potrebbero avviare quella rivoluzione ambientale ed economica attesa dai cittadini.

In merito agli ultimi sviluppi sulle aree inquinate, su iniziativa del consigliere Riccardo Agostini (PD) abbiamo presentato una mozione per avviare una  sperimentazioni di interventi di bonifica con particolari specie di piante in grado di assorbire gli agenti pericolosi. La mozione è stata sostenuta anche dai consiglieri Mauro Buschini (PD) Enrico Forte (PD) Rosa Giancola (PL) e Simoni Lupi (PD). La ricerca sarà condotta dall’Università di Tor Vergata e i risultati saranno messi a disposizione del tavolo regionale sulla Valle del sacco. Avremo così ulteriori ed importanti elementi su cui ragionare per dare maggior slancio agli interventi di sistema. Da precisare che per le bonifiche sul territorio italiano si sommano le opportunità offerte dall’Europa, circa 30 miliardi di euro, quelli dalla Cassa Depositi e Prestiti che destina fondi per siti destinati a nuova industrializzazione e quelli del Decreto del Fare che riserva importanti risorse per le bonifiche. I fondi per gli investimenti quindi ci sono, ma finora sono mancati i progetti. Oggi, con il Masterplan e il Tavolo sulla Valle del Sacco, che vedrà la partecipazione delle istituzioni e delle associazioni di categoria e della cittadinanza attiva, vogliamo riprendere  in mano il disegno complessivo  che passando da un processo di semplificazione ( uffici, commissari, distretti…) voglia incidere sulla qualità ambientale dell’intera Valle colpita  dall’inquinamento.

Lo scopo del Tavolo sulla Valle del Sacco, istituito dall’VIII commissione consiliare- conclude la consigliera Bianchi-  è proprio quello di armonizzare tutte le azioni che coinvolgeranno un’area in cui vivono oltre 680 mila abitanti e che coinvolge le province di Frosinone, Latina e Roma. Questo ci consentirà di dare maggior forza ed efficienza ai progetti, perché ognuno si farà portatore di un pezzo di storia. Una storia nuova per la Valle, capace di cancellare l’idea di un territorio inquinato e senza speranza, per riconsegnare al nome “Valle del Sacco” la bellezza di cui ancora oggi è portatrice. Una storia a cui sarà chiamato a partecipare tutta la comunità, con il coinvolgimento diretto di associazioni, comitati e cittadini".
 

Cronaca

Frosinone, armi e droga negli appartamenti dell’Ater: in manette 2 cittadini albanesi

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Nei giorni scorsi i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile di Frosinone, diretti dal Tenente Massimo Petrosino, hanno effettuato un’altra operazione all’interno degli appartamenti dell’Ater abusivamente occupati da soggetti stranieri, dopo quella già compiuta nel novembre scorso.
Nel pomeriggio di giovedì, i Carabinieri del Radiomobile di Frosinone, impegnati nei controlli di routine al Casermone, hanno visto due persone affacciate al balcone di un appartamento che avrebbe dovuto essere vuoto e hanno deciso di capire cosa stesse succedendo. Prima che potessero raggiungere l’appartamento, tuttavia, i due si sono dati alla fuga, aiutati dalle telecamere piazzate in punti strategici, che hanno consentito loro di visionare e anticipare i movimenti dei militari.
Ai Carabinieri non è rimasto che dividersi: una squadra è andata a caccia dei due fuggitivi mentre un’altra è rimasta a presidiare l’appartamento, alla ricerca di eventuali complici o di elementi utili all’identificazione dei due soggetti. Lo sforzo congiunto ha dato in breve i suoi frutti: i due soggetti intravisti poco prima al balcone sono stati bloccati dai militari mentre tentavano di allontanarsi dal Casermone, intanto che all’interno dell’abitazione veniva trovato il passaporto di uno di loro.
I Carabinieri hanno quindi proceduto ad effettuare un’approfondita perquisizione dell’appartamento da cui erano scappati i due uomini, rivelatisi essere due albanesi, rinvenendo due coltelli a serramanico e una pistola semiautomatica con matricola abrasa pronta all’uso, considerato che aveva già caricato il colpo in canna ed erano presenti altri 7 colpi nel caricatore. In una scatola della libreria sono stati recuperati altre 10 cartucce di calibro diverso, destinate ad un’altra arma.
L’appartamento fungeva da vera e propria base di spaccio, considerato che al suo interno sono state rinvenute 3 dosi di cocaina, circa 10 grammi di hashish suddivisi in 3 pezzi e materiale vario per il confezionamento delle singole dosi.
La perquisizione è stata poi estesa ad un altro alloggio che i due soggetti hanno rivelato di avere in uso, scovando ulteriore materiale utilizzato per la preparazione degli stupefacenti.
I militari hanno proceduto pertanto all’arresto dei due stranieri che, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, sono stati condotti al carcere di Frosinone, ove sono rimasti anche dopo la convalida dell’arresto.

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Cronaca

Atina, stalker aggredisce i carabinieri: arrestato 33enne

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Arrestato un 33enne di Atina, in provincia di Frosinone. L’uomo era già noto alle forze dell’ordine per stalking e per resistenza a pubblico ufficiale. A eseguire l’ordine di arresto i militari della locale Stazione dei Carabinieri.
Il 33enne, già colpito da ammonimento del Questore di Frosinone per atteggiamenti persecutori nei confronti di una donna con cui ha avuto una relazione affettiva, non accettando la fine della loro storia si è presentato alla porta della sua abitazione e ha reiterato le molestie. La Donna, spaventata, ha immediatamente chiamato i carabinieri ma lui, alla loro vista, per evitare il controllo, li ha aggrediti colpendoli ripetutamente ma i militari sono riusciti a immobilizzarlo.
L’uomo è stato quindi assicurato alla giustizia e sottoposto agli arresti domiciliari, ora dovrà rispondere del proprio comportamento dinanzi al Tribunale di Cassino.

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Cronaca

Aeronautica Militare, Rossi (Lega): “Sul 72° Stormo la partita non è ancora chiusa”

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L’europarlamentare della Lega ha incontrato il Capo di Stato maggiore della Difesa
 
 
“La partita del 72° Stormo non è ancora chiusa. Sullo spostamento della scuola di volo ancora non è detta l’ultima parola”.  L’onorevole Maria Veronica Rossi, deputato della Lega al Parlamento europeo, ha incontrato, nel tardo pomeriggio di giovedì scorso, il capo di stato maggiore della Difesa, Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, per parlare della scuola di volo per elicotteristi e del 72° Stormo, che dovrebbero essere spostati da Frosinone a Viterbo.
 
“Ho avuto un incontro con il Capo di Stato Maggiore Giuseppe Cavo Dragone per discutere della necessità che la Scuola di Volo dell’Aeronautica Militare e il 72° Stormo Scuola Elicotteristi a Frosinone rimangano intatti, respingendo la proposta di trasferimento all’Aeroporto di Viterbo. L’ufficiale ha mostrato grande sensibilità verso il problema e si è dimostrato disponibile ad analizzare la questione e a valutare tutte le criticità di un trasferimento che tutto è tranne che virtuoso, economico e strategico per le nostre forze armate.
 
È cruciale proteggere la storica realtà del 72° Stormo dell’Aeronautica militare da un trasferimento privo di logica dal territorio ciociaro. Nel 2020, il Ministro della Difesa Guerini avallò questa decisione, mirando a presunti risparmi, ma ora appare anacronistico e decontestualizzato rispetto agli attuali scenari bellici e alla geopolitica europea” ha detto l’onorevole Rossi.
 
“Nessuno – ha proseguito Rossi – ha ancora fornito, ad oggi, uno straccio di motivazione valida e inoppugnabile per giustificare la decisione di trasferire la scuola di volo da Frosinone a Viterbo. Le motivazioni sono tecniche? Falso, perché Frosinone rispetto a Viterbo offre condizioni di addestramento per i piloti  mille volte migliori. Le motivazioni sono logistiche?  Falso, perché Frosinone è collegata con il resto del mondo un milione di volte meglio rispetto a Viterbo. Le motivazioni sono legate alla struttura militare? Falso, perché a Frosinone c’è già tutto quello che serve per una scuola di volo interforze, basterebbero investimenti decisamente minimi per adeguare l’aeroporto alle mutate esigenze, mentre a Viterbo c’è poco o niente di quello che realmente serve. E poi, se Viterbo un giorno dovesse ospitare il terzo scalo civile del Lazio, come si farebbe a conciliare l’attività addestrativa militare con il traffico civile in uno spazio  aereo abbastanza saturo come quello di Viterbo. Quindi, mi chiedo a questo punto: qual è la vera volontà che c’è dietro questa  illogica decisione di trasferimento del 72° Stormo da Frosinone alla Tuscia? Qui non stiamo parlando solamente di “politica” militare, ma anche del destino di centinaia di famiglie e dell’eventuale depauperamento economico di un territorio, la Ciociaria, che già da anni sta soffrendo per un processo di deindustrializzazione che ha eroso ricchezza economica e sociale”.
 
“L’impegno richiede il coinvolgimento di associazioni, società civile e settore produttivo, nonché azioni politiche ed istituzionali a ogni livello per annullare il provvedimento di trasferimento del 72° Stormo e della Scuola Elicotteristi da Frosinone a Viterbo. La mozione, proposta nei consigli comunali della provincia, mira a rafforzare ulteriormente questa causa di fondamentale importanza. Servono iniziative concrete e non chiacchiere o inutili comunicati stampa come hanno fatto altri, perché, al di là di tutto, la cosa che mi ha maggiormente amareggiato è che, ad oggi, sono stata l’unica rappresentante istituzionale del nostro territorio ad essersi confrontata direttamente con lo Stato maggiore della Difesa su questo tema. Questi sono fatti, mentre, ripeto, altri si sono solo limitati a comunicati stampa. Comunque, l’importante è aver capito che nulla è ancora perduto, e finché rimarrò in carica nell’Europarlamento profonderò ogni impegno per scongiurare lo spostamento da Frosinone a Viterbo del 72° Stormo e della scuola di volo per elicotteristi” ha concluso l’onorevole Rossi.
 
Privo di virus.www.avast.com

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