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Reumatismi, la prevenzione parte da giovani: le buone pratiche per proteggere le articolazioni

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I reumatismi sono spesso associati alla vecchiaia, ma la realtà è che le radici di questi disturbi si piantano molto prima. Le abitudini di vita adottate in gioventù possono condizionare in maniera decisiva la salute delle articolazioni in età avanzata. Lo confermano i dati della Società Italiana di Reumatologia, secondo cui oltre 5 milioni di italiani convivono oggi con patologie reumatiche, un numero destinato a crescere.

La prevenzione, quindi, non è un discorso da rimandare a quando i primi dolori iniziano a farsi sentire, ma un investimento che comincia già dai vent’anni. Lo sport, per esempio, rappresenta un alleato prezioso: non serve eccedere con allenamenti estenuanti o attività agonistiche rischiose, basta scegliere discipline a basso impatto come nuoto, bicicletta o camminate veloci. Sono pratiche che mantengono in forma i muscoli e proteggono le articolazioni, senza gravarle di sforzi eccessivi.

Un altro elemento chiave è il peso corporeo. Un chilo di troppo non si deposita soltanto sui fianchi, ma grava direttamente su ginocchia, anche e colonna vertebrale, accelerando il processo di usura. Mantenere un peso equilibrato, con una dieta sana e attività fisica regolare, riduce notevolmente il rischio di artrosi precoce. E qui entra in gioco l’alimentazione: la dieta mediterranea, con frutta, verdura, cereali integrali, legumi e pesce, offre antiossidanti e acidi grassi omega-3 che contrastano l’infiammazione, mentre calcio e vitamina D rafforzano le ossa. Il consiglio degli esperti è chiaro: ridurre fritti, zuccheri e cibi industriali significa alleggerire il lavoro delle articolazioni.

Ma non è solo una questione di tavola e sport. Lo stile di vita moderno, fatto di lunghe ore seduti davanti a un computer o piegati sui banchi di scuola, può compromettere la salute della schiena già in adolescenza. Posture scorrette e zaini troppo pesanti incidono sulla colonna vertebrale e finiscono per lasciare segni duraturi. È quindi fondamentale imparare presto a sedersi correttamente, a fare pause frequenti e a rinforzare la muscolatura dorsale. A questo si aggiunge un altro nemico silenzioso: il fumo, che non solo colpisce i polmoni ma alimenta i processi infiammatori che, a lungo andare, peggiorano i sintomi reumatici.

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Infine c’è l’aspetto dei controlli. Dolori che persistono, gonfiori inspiegabili o rigidità articolare non devono mai essere sottovalutati. Rivolgersi al medico in tempo può fare la differenza: alcune forme di artrite, se diagnosticate in fase precoce, possono essere gestite con terapie che limitano in modo significativo il decorso della malattia.

Il messaggio degli specialisti è univoco: prendersi cura delle articolazioni non è un obbligo che arriva con i capelli bianchi. È una responsabilità che comincia molto prima. Le scelte compiute a vent’anni – quanto muoversi, cosa mangiare, come ci si siede, se si fuma o meno – sono la base della mobilità e della qualità della vita a sessanta. In altre parole, la vecchiaia attiva e serena non è un traguardo casuale, ma il risultato di buone pratiche quotidiane coltivate da giovani.

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