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Redazione Lazio

RIANO, INTERNAZIONALIZZAZIONE: INTERVISTA IL SINDACO E ALLA COORDINATRICE DEL PROGETTO "K2IMPRESITALY"

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Tempo di lettura 4 minuti Senza un’opportuna pianificazione qualsiasi progetto di internazionalizzazione rischia di fallire. Captare informazioni random in questo caso è rischioso e controproducente.

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di Simonetta D'Onofrio

Perché nasce una start up? Quali scenari prevedere nel futuro? Quali sono le difficoltà che si incontrano sul mercato, italiano e estero? Ne abbiamo parlato con il Sindaco di Riano, Marinella Ricceri, che rappresenta uno dei Comuni aderenti e capofila nell'area Roma Nord in un progetto per l'internazionalizzazione e con la Coordinatrice del Progetto K2impresitaly, dott.ssa Anna Ovidi, una start up di un progetto sperimentato nella Regione Lazio che sta sviluppando sinergie tra le diverse business unit sparse nel territorio.

L’intervista in esclusiva che hanno rilasciato il Sindaco di Riano e la Coordinatrice del Progetto all’ “Osservatore Laziale” cade proprio in concomitanza con lo storico anniversario della conquista della famosa vetta himalaiana, il K2 (da cui prende il nome il progetto) del lontano 31 luglio 1954.

Dott.ssa Ovidi, quant’è importante un’adeguata pianificazione per un progetto di internazionalizzazione?

Rimane il primo punto cruciale da rispettare. Senza un’opportuna pianificazione qualsiasi progetto di internazionalizzazione rischia di fallire. Captare informazioni random in questo caso è rischioso e controproducente. “K2impresaitaly” è un metodo nuovo di concepire l'estero e i rapporti culturali e commerciali a sostegno degli scambi oltreconfine. Per le esportazioni occorre sempre capire come si evolvono i mercati esteri e adattare i servizi offerti alle esigenze specifiche. Individuare i punti di forza dell’azienda nei diversi mercati esteri e i punti di debolezza dei concorrenti. In pratica questo è quanto stiamo portando avanti nella Regione Lazio nei diversi piani di esportazione adottati, tra cui spicca il Piano TTR – tufo e travertino romano.

Quant’è complesso individuare la selezione degli attori che intervengono nel processo di internazionalizzazione posto in essere nel K2impresitaly?

In questo caso il sistema è complesso e articolato, poiché intervengono interazione di imprese, degli enti locali (Comuni, ndr), dell'università e delle banche. Rimane comunque uno step validamente testato ed efficace. Ora abbiamo raggiunto l'assist principale, “ricerca e attività produttiva”, il primo obiettivo per affermare il successo concettuale del proponimento.

Bene, sembra semplice fare “internazionalizzazione”. Quindi non ci sono stati “intoppi” finora?

Non è così semplice. Anzi. Ci sono alcune note di disappunto che si sono annodate nel corso della preventiva individuazione di azioni, tempi, risorse, ruoli e aspettative di risultato. Dal mio punto di vista “K2impresitaly” ha realizzato un'idea evidentemente valida, riconosciuto ai massimi livelli istituzionali, annoverato nelle eccellenze della Regione Lazio e partecipato da una pluralità di soggetti. Ma purtroppo tutto ciò non è sufficiente per decollare. Infatti ancora non è dotato di risorse, ovvero, di un'autonomia patrimoniale capace di amplificare gli effetti economico-sociali davvero significativi nell'ambito dell'area Roma Nord, bassa Tuscia e l'hinterland reatino, e sostenere un'attività stabile e professionalmente coordinata alla quale fare riferimento sia come modello sia come strumento.
Il Ministero dello Sviluppo Economico è stato l'egida col quale il progetto è debuttato. Si parlò di innovazione pilota in tutta Italia. Poi è arrivata la Medaglia del Presidente della Repubblica al debutto accademico presso la Link Campus University di Roma, Ateneo che aderisce al Progetto. La speranza è che il MISE o le Istituzioni preposte al territorio comprendano quanto di più si potrebbe, se fosse sostenuto concretamente.

E gli imprenditori, in questo caso, come reagiscono?

Gli imprenditori sono stimolati dall'esigenza e dall'idea, avvantaggiati anche dalla giovane eta': la media nel K2impresitaly è di 50 anni e il Vice Presidente, tra loro, non ne ha ancora 40!
Ho piacere in questo anniversario di dire i nomi dei fondatori, particolarmente del Piano TTR : Niccolò e Federico Conversi, Vittorio Spiridigliozzi, Marco Pacifici e Francesco Dandini, Fabrizio e Costantino Fantini. E poi c'è il senior…Vittorio Felici, sicuramente giovanile nel credere nel fine e nel metodo e in questo l'età non conta.
Il target è giovane e, soprattutto, brillante: hanno compreso l'importanza di coalizzare un settore, in particolare quello del lapideo laziale del tufo e del travertino romano dove l'accorpamento equivale ad efficacia, significativa rappresentanza industriale e l'applicazione di nuove metodologie di marketing strategico di assoluto pregio. Una grande apertura a cui stanno aderendo altre aziende del travertino estratto a Guidonia e Tivoli.

In particolare? Cosa accade nello specifico?

Ad esempio, l'utilizzo della ricerca e della scienza o il concetto dell'arte e della maestranza per dimostrare il bello e la qualità dei loro prodotti. Scelte non facili in tempi di contrazione della domanda interna di consumi e lungimirante per l'intera filiera regionale. Prevista nel progetto, oggi avvalorata dalla loro convinta adesione e di prossimi sviluppi. K2impresitaly scende in campo con primari istituti di ricerca per dimostrare le sue tesi.
Per ora posso anticipare che l'Istituto è il CNR di Roma, il resto è work in progress perché momento culmine del concept e non sarà a lungo l'attesa.

Rivolgiamo una domanda anche al Sindaco di Riano, Marinella Ricceri. Cosa ne pensa dell’iniziativa di internazionalizzazione?

L’Amministrazione comunale di Riano ha aderito al progetto ed è capofila nell'area Roma Nord. “K2impresitaly” rappresenta un’esperienza vincente. Non solo. È un valore aggiunto per l’intero territorio con un progetto sicuramente efficace e bene abbiamo fatto a promuoverlo e sostenerlo nella Conferenza dei Sindaci, a partire dal Comune di Fiano Romano con i miei colleghi Sindaci che hanno deliberato l'avvio di quest'attività.
In particolare dove stiamo noi, le imprese locali estrattive del tufo sono fondamentali per l’economia e hanno ottenuto prospettive di esportazione verso gli Stati Uniti, l'Egitto e perfino il Giappone, certamente mai perseguite prima. Inoltre, l'individuazione di un piano di sviluppo territoriale come “Urbe Raiani”, senza questo progetto, non sarebbe stata perseguita, talmente articolata, sebbene sia un piano idoneo a favorire la collettività non solo rianese e l'occupazione su tutto il nostro territorio.
Posso dire che se inizialmente il K2impresitaly è stato di difficile comprensione da parte anche di noi Amministratori, proprio per la complessità, dopo un anno e più di duro lavoro condotto dalla dott.ssa Ovidi, possiamo affermare che questo progetto può fare la differenza nel nostro distretto e apportare sicuri benefici di cui abbiamo assolutamente bisogno per lo sviluppo e, nell'immediato, per contrastare la crisi, la disoccupazione e, mi permetto di sottolineare, anche per la crescita culturale.
Riano è un esempio virtuoso sicuramente.

Quindi Sindaco Ricceri, è stata soddisfatta anche la funzione sociale nel progetto?

Molto di più, “ha una funzione educatrice”. In primavera presso la Scuola Media abbiamo offerto agli studenti delle terze classi un approfondimento sui temi di Mafia e Isis per educare alla legalità, come previsto dal progetto stesso. Un approfondimento ben colto dalla Preside e dall'Istituto Montechiara, indicativo di quanto lavoro serva sul territorio e quanto il K2impresitaly possa fare nel merito.

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Cronaca

Roma, Tor Sapienza: Rider picchiato e derubato della bici elettrica da banda di ragazzini

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ROMA – I Carabinieri della Stazione di Roma Tor Sapienza hanno dato esecuzione ad un’ordinanza della custodia cautelare del collocamento in comunità, emessa dal G.I.P. del Tribunale per i minorenni di Roma, su richiesta della locale Procura della Repubblica per i minorenni, nei confronti di 4 indagati, gravemente indiziati a vario titolo dei reati di rapina e lesioni personali aggravate in concorso nonché, per uno dei soggetti coinvolti, di minaccia aggravata con finalità di discriminazione o di odio etnico.
L’episodio è avvenuto in Piazzale Pino Pascali, periferia Est della Capitale, lo scorso 12 novembre 2023, ai danni di un rider di origine africana, senza fissa dimora. Nella circostanza, lo straniero è stato accerchiato da un gruppo di 5 giovani minorenni che, dopo il primo approccio hanno iniziato a picchiarlo colpendolo ripetutamente con calci e pugni e anche a bastonate al volto e al corpo, lasciando dolorante e sanguinante a terra, rubandogli anche la bicicletta elettrica.
Il rider, tuttavia, è riuscito a comporre il numero di emergenza 112, e a fornire una preliminare descrizione di alcuni componenti della banda alla pattuglia dei Carabinieri intervenuta sul posto.
A seguito delle immediate ricerche in zona, dopo pochi minuti, i militari sono riusciti a identificare 2 ragazzi minorenni, corrispondenti alle sommarie informazioni fornite dalla vittima, entrambi con precedenti per reati contro la persona e il patrimonio, i quali fin da subito non sono riusciti a fornire una valida giustificazione sulla loro presenza in zona. Accompagnati per accertamenti, giunti in caserma, alla vista del rider, hanno iniziato subito ad inveirgli contro, pronunciando frasi a sfondo razziale e minacce di morte.
Nel prosieguo delle indagini, le rivelazioni dei minori sottoposti a controllo, corredate da riscontri e riconoscimenti fotografici degli altri coetanei, con i quali gli stessi si accompagnavano la sera dell’aggressione, hanno consentito di delineare un quadro chiaro circa le dinamiche del pestaggio e le responsabilità in capo a ciascuno dei relativi autori.
L’Autorità Giudiziaria concordando l’attività condotta dai Carabinieri, ha disposto la custodia cautelare presso I.P.M per due dei cinque teenagers, riconosciuti quali componenti del gruppo di minori italiani e stranieri autori dell’azione criminosa, in virtù della relativa spregiudicatezza e pericolosità sociale. A due degli indagati, ai quali è stato riconosciuto un ruolo minoritario nella commissione del reato, saranno collocati in una Comunità individuata dal Centro per la Giustizia Minorile di Roma, mentre l’ultimo partecipante, anch’esso individuato ed identificato, non è risultato di alcun provvedimento in quanto non imputabile.
Il rider, invece, a causa delle lesioni subite durante l’agguato, trasportato presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Umberto I° di Roma, i medici hanno riscontrato contusioni multiple al capo, al gomito, al piede e polso destro con una prognosi di 20 gg.

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Castelli Romani

“Firmitas, utilitas, venustas”: a Frascati il convegno per la rinascita di un’architettura umana

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Villa Falconieri dal 26 al 28 aprile

“Tutte queste costruzioni devono avere requisiti di solidità, utilità e bellezza.
Avranno solidità quando le fondamenta, costruite con materiali scelti con cura e senza parsimonia, poggeranno profondamente e saldamente sul terreno sottostante; utilità, quando la distribuzione dello spazio interno di ciascun edificio di qualsiasi genere sarà corretta e pratica all’uso; bellezza, infine quando l’aspetto dell’opera sarà piacevole per l’armoniosa proporzione delle parti che si ottiene con l’avveduto calcolo delle simmetrie”

Vitruvio nel “De Architectura” sviluppa un concetto costruttivo che può essere racchiuso in tre semplici parole “Firmitas, utilitas, venustas” – solidità, funzione, bellezza – e partendo proprio da queste tre espressioni l’accademia Vivarium Novum di Frascati, nell’incantevole cornice di Villa Falconieri dal 26 al 28 aprile, terrà un Convegno dal titolo “Firmitas, utilitas, venustas: per la rinascita di un’architettura umana”.

Iniziativa estremamente lodevole patrocinata da School of Architecture della Notre Dame University, dal movimento internazionale New traditional architecture, dall’Università degli studi di Roma “Tor Vergata”, dal FAI – Fondo per l’ambiente italiano – Delegazione di Roma, dall‘Ordine degli architetti PPC di Roma e provincia, dall’Ordine degl’ingegneri di Roma, da Pulchria, dallo Studio ACAM, dal Festival dell’innovazione di Frascati.

Un “nuovo approccio della concezione architettonica” si legge nelle parole del Comunicato stampa diffuso in occasione di questo convegno che evidenzia, inoltre, la necessità di individuare “criteri e approcci architettonici e urbanistici rispondenti alle reali necessità materiali e spirituali dell’uomo, che da un lato aspira a proporzione ed equilibrio, dall’altra richiede socialità piena e vitale desiderosa di spazi da condividere con altri” – prosegue il comunicato stampa.

L’architettura deve tornare ad esprimere armonia con i luoghi ed, assieme alla solidità, offrire spazi capaci di rispondere ai bisogni sociali delle persone.

Lo scopo di Accademia Vivarum Novum punta ad una profonda “riflessione che possa approdare ad un rinnovamento delle pratiche culturali, artistiche e architettoniche, affinché esse pongano la naturale disposizione umana verso l’armonia e la bellezza al centro del loro operato, perseguendo inoltre un’idea di continuità, piuttosto che di rottura, coi paesaggi naturali e culturali costruiti attraverso i secoli”.

Un rinascimento architettonico che porti di nuovo l’Uomo al centro di ogni arte.

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Redazione Lazio

Roma, disservizio al centralino dell’Ospedale Sant’Andrea: cittadini frustrati dall’impossibilità di comunicare con i medici

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Nell’era della comunicazione istantanea, il contatto telefonico rimane un’ancora fondamentale per la salute pubblica. Tuttavia, per molti cittadini romani, ottenere assistenza medica attraverso il centralino dell’Ospedale Sant’Andrea si è trasformato in un incubo. Numerose segnalazioni riportano disservizi persistenti che impediscono ai pazienti di raggiungere i medici desiderati.

Uno degli ostacoli principali risiede nella fase iniziale della chiamata. I cittadini, quando cercano di inserire il nome e il cognome del medico con cui desiderano parlare, si trovano improvvisamente interrotti da un crollo improvviso della linea. Stessa storia quando si intende inserire tra le scelte proposte, il solo cognome del medico. Questo malfunzionamento, seppur apparentemente banale, assume proporzioni significative quando si considera l’urgenza delle comunicazioni mediche.

La frustrazione dei cittadini è palpabile, con molti che hanno riportato di aver tentato di contattare il centralino più volte, solo per essere continuamente interrotti nel loro intento.

L’accesso ai servizi sanitari è un diritto fondamentale, e il persistere di queste difficoltà mina la fiducia nella capacità del sistema sanitario di fornire assistenza tempestiva e adeguata.

Un aspetto particolarmente sconcertante è rappresentato dal fatto che alcuni pazienti hanno registrato la loro esperienza, documentando il disservizio.

In alcune di queste registrazioni si può sentire chiaramente il momento in cui la linea cade, dopo che l’utente ha inserito la scelta di poter del nome e cognome del medico desiderato. Questa evidenza tangibile solleva interrogativi sulla natura e la portata del problema, evidenziando la necessità di un’indagine approfondita.

Il Centralino dell’Ospedale Sant’Andrea rappresenta un punto di accesso cruciale per i pazienti in cerca di assistenza medica. Pertanto, è essenziale che vengano adottate misure correttive immediate per risolvere questo problema. La trasparenza e la comunicazione aperta con il pubblico sono altrettanto importanti. I cittadini devono essere informati sui progressi nella risoluzione del disservizio e sulle misure adottate per evitare che si ripeta in futuro.

In un momento in cui la salute pubblica è al centro dell’attenzione globale, è imperativo che le istituzioni sanitarie agiscano con tempestività ed efficacia per garantire che i servizi essenziali siano accessibili a tutti i cittadini. La situazione al Centralino dell’Ospedale Sant’Andrea di Roma richiede un intervento immediato e coordinato per ripristinare la fiducia del pubblico e garantire che nessun paziente venga lasciato senza assistenza a causa di problemi tecnici evitabili.

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