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Cultura e Spettacoli

Riapre il teatro a San Cesareo: Marionette Senza fili presenta la nuova stagione

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Al teatro Giulanco di S. Cesareo torna il teatro per tutti, grandi e piccini, grazie al costante impegno dell’ associazione “Marionette senza fili” e di Claudio Tagliacozzo! L’associazione continuerà la sua proficua attività di formazione all’interno del teatro di viale dei Cedri grazie all’accordo con l’amministrazione comunale in qualità di gestore della struttura.

Si riparte alla grande con un OPEN DAY in programma lunedì 7 ottobre, un pomeriggio intero a partire dalle ore 16,30 fino alle ore 19,30 in cui si potranno avere informazioni, conoscere i programmi e gli insegnati dell’Accademia di teatro senior (dai 15 anni in poi), dell’Accademia di teatro junior (per ragazzi di 12, 13 e 14 anni), dei Corsi di teatro per ragazzi ( dai 9 ai 12 anni) e dei Corsi per bambini (dai 6 ai 9 anni).  La segreteria per i corsi vi aspetta ogni martedì, mercoledì e giovedì dalle ore 17 alle ore 19 per qualsiasi chiarimento o informazione!

“Marionette senza fili” riparte anche con la nuova stagione 2019-2020 a partire dal prossimo fine settimana con il saggio del corso di teatro dei bambini e lo spettacolo “La notte delle Befane”, commedia scritta e diretta da Angela Pariota con le coreografie di Manuela Serpetti in scena al teatro Giulanco sabato 12 ottobre alle ore 21 e domenica 13 ottobre alle ore 18. Ingresso unico € 7.

Venerdì 18, sabato 19 e domenica 20 ottobre (venerdì e sabato ore 21 e domenica ore 18) andrà in scena il saggio del corso ragazzi con lo spettacolo “I promessi quasi sposi” con adattamento e regia di Angela Pariota, coreografie di Manuela Serpetti e la partecipazione di Claudio Tagliacozzo nel ruolo di Alessandro Manzoni. Ingresso unico € 7.

A novembre si prosegue con il saggio dell’Accademia di teatro junior e con lo spettacolo “Pressappoco Cenerentola” scritto e diretto da Claudio Tagliacozzo, con assistenza alla regia e coreografie di Manuela Serpetti, in scena venerdì 8, sabato 9 e domenica 10 novembre (venerdì e sabato ore 21 e domenica ore 18).

A grande richiesta del pubblico torna “Robin Hood” a San Cesareo con la magia della foresta di Sherwood e dei suoi abitanti! Il grande musical sarà in scena venerdì 15, sabato 16 e domenica 17 novembre (venerdì ore 21, sabato ore 17,30 e ore 21, domenica ore 18). Chi ha perso l’occasione di vederlo, approfitti ora!

A dicembre sarà la volta di una divertente commedia “Ahi che dolores!” scritta e diretta da Claudio Tagliacozzo, cast sempre targato “Marionette senza fili” in scena da venerdì 29 novembre a domenica 8 dicembre (venerdì e sabato ore 21 e domenica ore 18).

Torna anche il grande spettacolo di Natale, stavolta in trasferta nel vicino Teatro Cinema Principe di Palestrina! Infatti il 20, 21 e 22 dicembre siete tutti invitati a vedere “Canto di Natale – il musical” la grande opera letteraria di Charles Dickens con le musiche di Silvio Coppola (venerdì e sabato ore 21 e domenica ore 18).

A febbraio, marzo e aprile vi farà compagnia il bambino più scanzonato, dispettoso, dolce e divertente delle favole, “Pinocchio” con le musiche dei Pooh cantate rigorosamente dal vivo, interpretato e diretto da Claudio Tagliacozzo. Il musical di punta di quest’anno andrà in scena dal 21 febbraio al 5 aprile! Non potete perderlo!

La stagione di “Marionette senza fili” si conclude con la divertente commedia “Quanno che c’ereno i Beatles” scritta da Melania Baccaro e diretta da Claudio Tagliacozzo in scena dal 17 al 26 aprile (venerdì e sabato ore 21 e domenica ore 18).

Una stagione ricca di sorprese e di spettacoli per tutti i gusti, per grandi e piccini per provare l’emozione del teatro sulla propria pelle e non staccarvene più!

Niente sarà più lo stesso, il teatro vi riserverà gradi sorprese…passate a trovarci e non ve ne pentirete!

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Cultura e Spettacoli

Viterbo, a palazzo Scacciaricci si presenta il Movimento “SpazioTempismo”

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Saranno per la prima volta uniti nell’opera artistica il Tempo, lo Spazio e la
rappresentazione multi-prospettica del soggetto con l’evidenza della continuità del
trascorrere del flusso dell’intervallo tra una prospettiva e l’altra. L’idea di
SpazioTempismo nasce nel 2010 da un’intuizione di Enzo Trifolelli che supportato poi
da Giampiero Ascoli, intraprendendo studi e ricerche, hanno ampliato e sviluppato il
tema dello Spazio e del Tempo che nella storia dell’arte ha radici profonde,
concretizzando il nuovo concetto e strutturando l’omonimo Movimento artistico.
Nell’ambito del Festival ViterboImmagine2023 lo SpazioTempismo ha avuto la sua
affermazione con l’esposizione di 34 opere di 24 artisti.
L’inaugurazione – con ingresso libero – si aprirà alle 18,00 presso Il Palazzo
Scacciaricci, una Torre-Loggia che sovrasta il caratteristico portico della Piazza S.
Pellegrino, nel suggestivo quartiere medievale, nel cuore del centro storico di Viterbo.
Enzo Trifolelli verrà introdotto da Silvio Merlani titolare della Galleria Chigi e, dopo
una breve ma interessante descrizione del concetto di SpazioTempismo, aprirà un
confronto con i presenti: artisti, appassionati dell’arte e non solo, sul nuovo concetto
e Movimento Artistico “SpazioTempismo”, per approfondire i temi inerenti.
Nella splendida cornice dell’evento, è previsto anche l’intervento della Critico d’Arte
Barbara Aniello che parlerà delle opere esposte e del Concetto SpazioTempistico.
All’esposizione saranno presenti molte opere realizzate con il Concetto dello
SpazioTempismo da alcuni dei seguenti artisti: Emanuela Artemi, Luciana Barbi,
Sergio Barbi, Simona Benedetti, Carlo Benvenuti, Nello Bordoni, Stefano Cianti, Alessia
Clementi, Pippo Cosenza, Raffaela Cristofari, Daniele Del Sette, Francesca Di Niccola,
Paola Ermini, Sheila Lista, Gino Loperfido, Francesca Mazzone, Matilde Mele, Arialdo
Miotti, Francesco Persi, Cecilia Piersigilli, Enzo Trifolelli, Tullio Princigallo, Rita

Sargenti, Alessandro Scannella, Giampietro Sergio, Paolo Signore, Carla Sozio, Jennifer
Venanzi, Alessio Zenone.
All’inizio dell’incontro saranno distribuite delle piccole brochure che illustrano il
concetto e che, assieme al link web (QR code), conducono alla più ampia descrizione
dell’idea. Sulla brochure web sono presenti anche immagini di opere in pittura,
scultura, Digital Art, installazioni e altorilievi.
La Mostra sarà visitabile, con ingresso libero, dal 20 aprile fino al 5 maggio 2024 dal
martedì al venerdì dalle 16,30 alle 19,30 e sabato, domenica e festivi dalle 10,00 alle
12,30 e dalle 16,00 alle 19,30.
Gli organizzatori dell’Evento e fautori del Movimento Artistico “SpazioTempismo”
invitano tutti i lettori a visitare la Mostra per ammirare le opere in SpazioTempismo
esposte.

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Musica contemporanea e poesia: Paolo Cavallone presenta il suo libro “Suoni Ulteriori”

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10 aprile, alle ore 15, a Roma nella sede dell’Associazione Stampa Romana
 
 
Un viaggio nella “poesica” del compositore Paolo Cavallone, tra musica contemporanea e poesia. E’ quanto prevede la presentazione di “Suoni Ulteriori”, il volume scritto dallo stesso Cavallone, tra i compositori italiani più apprezzati a livello internazionale, che sarà presentato mercoledì 10 aprile, alle ore 15, a Roma nella sede dell’Associazione Stampa Romana (Piazza della Torretta, 36 – 1° Piano).
 
L’ingresso è libero. All’incontro, oltre all’autore, interverranno il presidente della Consulta uffici stampa dell’Associazione Stampa Romana, Antonio Ranalli, il musicista e filologo Valerio Sanzotta e rappresentanti delle istituzioni. Alcuni estratti del volume saranno letti dal giornalista Angelo Martini.
 
L’opera, edita dal Gruppo Santelli Poetica, contiene 46 testi poetici che l’autore ha composto nell’arco di 24 anni. L’opera si arricchisce della presentazione del giornalista e scrittore Giuseppe M. Gnagnarella e della prefazione del musicologo Renzo Cresti.
 
È difficile separare la poesia dalla musica perché in Paolo Cavallone prendono vita contemporaneamente: non vi è un prima e un dopo, un distacco, ma si formano insieme. Potremmo azzardare il termine “poesica”, poesia/musica contratte in un’unica parola, arti che pur conservando le loro naturali caratteristiche si penetrano attraverso il suono e il ritmo, indistinguibili e imprescindibili l’una dall’altra. Dal suono di una vocale o di una frase nasce la musica, la quale è già contenuta in quella parola e in quel verso. Non è una questione di creare una poetica o una drammaturgia, il fatto è che poesia/musica sono connaturati alla sensibilità, alla forma mentis di Cavallone o meglio egli diviene la sua poesia/musica. Un suono senza tempo (“Spirali”), intrasonico polifonico (“Madrigale”), ci regala Cavallone, corpo dello spirito (“Corpo”), vivo raro (“Sorriso”). “Per onestà / nella purezza dell’intenzione / dell’immaginazione” (“Ero Dandy e non sapevo”), ci dona la dolcezza delle emozioni (Stanze), in “Rivelazioni” meditate e fulminee, in un percorso di vita e d’arte più unico che raro, profondo e originale. Il libro si arricchisce della copertina tratta dall’opera “Il vento dell’ovest” della pittrice Emma D’Alessandro.
 
Paolo Cavallone (Sulmona, 1975) è uno dei maggiori compositori di oggi. Affianca a una formazione musicale di alto prestigio la laurea in Lettere all’Università dell’Aquila dove studia Letteratura Italiana con Walter Siti. L’apertura di senso del suo pensiero compositivo, nell’ideazione del concetto di possibilità applicato alla creazione musicale, è divenuta canone estetico di riferimento. Fra le collaborazioni ricordiamo: Siemens Foundation, Dilijan Music Series di Los Angeles, Orchestre National de Bretagne, Orchestra della Toscana, EOC ensemble, Pascal Gallois, Rohan De Saram, Roberto Fabbriciani, Magnus Andersson, Marco Guidarini, Daniel Kawka e Andrea Lo Vecchio. In qualità di regista ha realizzato il film di animazione d’arte “Magasin de métaphores”. Già collaboratore di ricerca all’Università di New York e professore di orchestrazione alla Victoria University di Wellington (Nuova Zelanda), è titolare della cattedra di Elementi di Composizione al Conservatorio Vivaldi di Alessandria. I suoi lavori sono pubblicati da RAI COM e da MEP e sono disponibili su dischi Tactus e Albany Records.
 
Privo di virus.www.avast.com



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Viterbo, grande successo per il concerto di Pasqua

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Grandissima risposta della città che ha accolto l’invito a partecipare al concerto di Pasqua organizzato dall’Associazione XXI secolo. In una chiesa della Verità gremita, gentilmente accolti da don Elio, si sono accomodate centinaia di persone, tra cui l’assessore Patrizia Notaristefano e Marcello De Marchi, fratello di Rosanna, scomparsa due mesi fa, a cui era dedicato il concerto e in particolare il Requiem.
 
Tre le parti dello spettacolo pasquale: la prima con la sola orchestra sinfonica EtruriÆnsemble che, diretta dal maestro Fabrizio Bastianini ha proposto la Sinfonia n. 40 di Mozart con la consueta esecuzione impeccabile e coinvolgente; è poi venuto il momento della dedica, con l’ingresso dell’ensemble vocale Il Contrappunto, la quale, accompagnata all’organo da Fabrizio Viti e alla viola da  Nico Ciricugno, sempre diretti dal maestro Bastianini, ha pregato in note in onore dell’amica Rosanna, con il meraviglioso Requiem di Puccini, composto per ricordare il grande Giuseppe Verdi. Un’emozione palpabile che si è riflessa negli occhi dei presenti.
 
Il concerto si è chiuso con l’esecuzione straordinaria di uno Stabat Mater realizzato con l’opera di ben otto compositori, Bononcini, Dvorak, Frank, Jenkins, Kodaly, Pergolesi, Poulenc, Verdi. Un vero mosaico di note spiegato Anna Rollando, nel doppio ruolo di violista dell’orchestra e mediatrice musicale. “Lo Stabat Mater richiama come ‘stava la madre dolorosa davanti alla croce’ – ha precisato Anna -, una preghiera davanti al mistero della morte del figlio, vissuto però con la speranza della fede. L’eccezionale esecuzione odierna presenta varie composizioni, di varie epoche, che vanno a comporre la preghiera completa. Immaginate un insieme di colori che vanno a dipingere una magia, raccontando qualcosa di intimo. Si parte con Pergolesi, in una sorta di cornice che apre e chiude le esecuzioni, per poi affrontare tutti gli altri compositori, dedicate sempre a Cristo sulla croce fino ai contemporanei, che si spingono alla ricerca di Dio e al confronto dell’uomo con la morte. Tanti stili diversi che insieme creano qualcosa di migliore, come la musica può creare, davvero, un mondo migliore”.
 
Parole seguite dalla musica, che ha confermato la straordinarietà del progetto del Maestro Bastianini, un incanto per il pubblico che ha seguito e apprezzato decretando un lunghissimo applauso finale.
 
Privo di virus.www.avast.com



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