Connect with us

Rieti

RIETI / CASTELLI ROMANI, MORTE DI SILVIO PAOSELLI: L'APPELLO DEI COMUNISTI ITALIANI A NICOLA ZINGARETTI

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 2 minuti Luca Battisti: la tragica fine di silvio paoselli conferma della virulenza, della velenosita’ che il capitalismo finanziario rappresenta nella nostra società

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

 

LEGGI ANCHE: RIETI: IL SUO MULINO VA ALL'ASTA E LUI SI GETTA NEL LAGO / RIETI: ISTITUZIONI ASSENTI AI FUNERALI DI SILVIO PAOSELLI

 

Redazione

Rieti / Castelli Romani (RM) – Non si spegne l'eco e la riflessione sulla tragica fine di Silvio Paoselli il mugnaio che si è ucciso gettandosi nelle acque gelide del lago artificiale del Salto dopo che il suo mulino, per il quale si era indebitato sino al collo, era stato messo in vendita all’asta. Luca Battisti, segretario regionale del Partito Comunista d'Italia, esprime cordoglio, solidarietà e punta l'indice accusatore contro banche e sistema capitalistico. Nel contempo, il segretario regionale lancia l'appello al governatore della Regione Lazio Nicola  Zingaretti affinchè non abbia a ripetersi la tragicità che non colpisce isolatamente il povero Silvio Paoselli, ma che incombe su molte strutture produttive agricole dell'intera regione Lazio.

“Noi che abitiamo nel reatino, – commenta Luca Battisti – conosciamo la vicenda di Silvio Paoselli di Contigliano e del suo mulino. Conosciamo il suo impegno sociale, oltre che economico di piccolo produttore agricolo che lo ha visto protagonista e partecipe dell’esperienza del “Mercato Contadino” radicato in molti dei comuni dei Castelli romani.” – prosegue il segretario regionale del Partito Comunista d’Italia – Siamo vicini ed esprimiamo cordoglio alla famiglia in questi giorni tragici. Nel contempo leviamo alta la denuncia. Denuncia contro l’apparente asetticità, delle azioni di società bancarie e finanziarizzate che altro non sono che lo scudo dietro cui si riparano i moderni predoni. Quelli del capitalismo attuale, quello finanziario. Predoni padroni dei beni frutto del lavoro degli uomini. Oggi, dopo l’assalto agli stipendi; dopo le leggi capestro che trasformano il diritto al lavoro nella concessione ad una “opportunità” di lavoro; dopo il furto della dignità; ora s’avanza il nuovo livello della barbara depredazione: non più solo il bene economico liquido, il denaro, sottratto dai compensi e dal non-riconoscimento del lavoro come valore. No, oggi, come testimonia, l’omicidio sociale di Silvio, la barbarie si manifesta nella sottrazione del bene del singolo che autoproduce beni di prima necessità, quelli alimentari, per sé e per gli altri.”. “In questa regione – conclude Luca Battisti – in cui i comunisti, attualmente, non sono presenti nella istituzione che governa il Lazio; pure dovrebbe prevalere, per cultura, per tradizione nota già calcata dalle politiche regionali, una attenzione ed una risposta adeguata anche su questi temi. Faccio appello, in particolare, al presidente Nicola Zingaretti, figlio di quella cultura solidale e di lotta, egualitaria e di rispetto della dignità delle persone, affinchè, non abbia a ripetersi la tragicità che abbiamo ora sotto gli occhi. Gli strumenti amministrativi e di iniziativa legislativa sono possibili. Dall’intervento diretto dell’Arsial, ad un salvagente da coordinare imponendo comportamenti virtuosi alle banche. Il Presidente mostri la propria volontà nel dare risposta concreta a Silvio Paoselli che, purtroppo, è testimone tragico di un esempio non isolato. I comunisti vigilano e sono pronti a fare la propria parte”.

Cronaca

Passo Corese, botte da orni all’interno di un bar: tre ragazzi denunciati per rissa

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

Denunciati per rissa, dai Carabinieri della Stazione di Passo Corese, tre ragazzi di cittadinanza straniera che mentre si trovavano all’esterno di un noto e frequentato bar di Passo Corese, hanno improvvisamente iniziato a litigare, colpendosi violentemente a vicenda, creando sgomento e paura tra le altre persone presenti all’interno del locale.
 
Il proprietario dell’esercizio commerciale, vista la situazione di pericolo venutasi a creare, ha segnalato l’accaduto alla Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Poggio Mirteto, per il tramite del Numero Unico di Emergenza 112, chiedendo un immediato intervento di una pattuglia.
 
I militari prontamente accorsi hanno dapprima sedato, con non poche difficoltà, la violenta lite in corso e riportato la calma tra i presenti. Hanno poi proceduto ad identificare le tre persone coinvolte nella rissa, scaturita, stando ai primi accertamenti, per futili motivi.
 
I giovani sono stati denunciati alla locale Procura della Repubblica e dovranno ora rispondere del reato di rissa.
Privo di virus.www.avast.com

Continua a leggere

Rieti

Rieti, controlli lavori terremoto del 2016: sospeso un cantiere ad Accumoli

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Rieti, unitamente a
quelli della Stazione di Accumoli, hanno effettuato mirati controlli all’interno
di alcuni cantieri presenti nei Comuni interessati dal sisma del 2016, volti a
verificare il rispetto delle leggi in materia di sicurezza sul lavoro e della
regolare instaurazione dei rapporti di impiego.
Nel corso delle attività, in un cantiere edile di Accumoli, sono state riscontrate
inadempienze da parte dei rispettivi datori di lavoro e del coordinatore della
sicurezza in relazione al mancato rispetto delle prescrizioni previste dalla
normativa vigente al fine di tutelare la sicurezza dei lavoratori.
È stata accertata l’omessa installazione di adeguate opere provvisionali al
fine di prevenire la caduta dall’alto dei lavoratori o di altri oggetti. Gli operai,
tra l’altro, sono stati trovati a lavorare nonostante le condizioni atmosferiche
particolarmente avverse.
Sono state denunciate a piede libero alla Procura della Repubblica di Rieti
tre persone ed è stata disposta l’immediata sospensione del cantiere
interessato, in ottemperanza a quanto previsto dal Testo Unico sulla salute e
la sicurezza nei luoghi di lavoro. La revoca di tale misura sarà ammissibile
solo ad avvenuta regolarizzazione delle mancanze riscontrate e previo
pagamento delle sanzioni amministrative comminate per le violazioni
accertate, aventi un importo complessivo pari a circa 10.000 Euro.
I controlli del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Rieti proseguiranno
in modo serrato sul tutto il territorio della provincia reatina.
Si dà atto, come di consueto, che il procedimento penale è ancora nella fase
delle indagini preliminari e che eventuali responsabilità penali saranno
valutate dall’Autorità Giudiziaria.

Continua a leggere

Cronaca

Rieti, la centrale dello spaccio nei boschi di Castelfranco: arrestato spacciatore

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 2 minuti

image_pdfimage_print

I poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Rieti hanno arrestato un giovane cittadino marocchino per il reato di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Gli investigatori della Polizia di Stato hanno portato a conclusione una attività di indagine dalla quale era emerso che nell’area boschiva di Castelfranco, in prossimità del capoluogo reatino, veniva attuata una attività di spaccio di sostanze stupefacenti da parte di alcuni cittadini magrebini, dimoranti in quell’area all’interno di tende e giacigli di fortuna, che avrebbero rifornito numerosi tossicodipendenti reatini e dei comuni limitrofi.
 
Gli Agenti della Questura di Rieti, con il supporto di una unità cinofila di Ladispoli, appositamente richiesta, hanno quindi fatto ingresso nella fitta vegetazione accertando la presenza di un giovane magrebino armato di roncola e con un passamontagna calzato alla fronte.
 
Il giovane è stato immediatamente immobilizzato e sottoposto a perquisizione personale.
 
In suo possesso sono stati trovati 17 involucri in plastica contenenti complessivamente 20 grammi di cocaina, 14 involucri contenenti complessivamente 20 grammi di eroina, nonché la somma di 150,00 euro, suddivisa in banconote di piccolo taglio, probabile provento dell’attività illecita posta in essere dall’uomo.
 
La successiva complessa attività di perlustrazione dell’area circostante, particolarmente impervia, ha consentito agli Agenti della Polizia di Stato di rintracciare il giaciglio di fortuna, presumibilmente utilizzato dall’uomo e dai suoi ignoti complici come punto di riparo in attesa dei consumatori, all’interno del quale è stata rinvenuta un’ascia, un bilancino di precisione perfettamente funzionante ed altro materiale utilizzato per il confezionamento delle dosi da spacciare.
 
Inoltre, nei pressi, in una tenda con all’interno effetti letterecci appartenenti a più persone, sono stati rinvenuti e sequestrati oltre 2.500 euro in contanti ed un panetto di 100 grammi di hashish, sepolto nei pressi del piccolo giaciglio, rinvenuto dall’unità cinofila.
 
Lo straniero, privo di documenti di identità, è stato identificato a seguito di fotosegnalamento. Si tratta di un cittadino marocchino, irregolarmente soggiornante in Italia, dove era giunto nel novembre del 2021 sbarcando clandestinamente a Lampedusa.
 
L’uomo è stato arrestato e portato al carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
 
 
 
Privo di virus.www.avast.com



Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti