RIETI / CASTELLI ROMANI, MORTE DI SILVIO PAOSELLI: L'APPELLO DEI COMUNISTI ITALIANI A NICOLA ZINGARETTI

 

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Redazione

Rieti / Castelli Romani (RM) – Non si spegne l'eco e la riflessione sulla tragica fine di Silvio Paoselli il mugnaio che si è ucciso gettandosi nelle acque gelide del lago artificiale del Salto dopo che il suo mulino, per il quale si era indebitato sino al collo, era stato messo in vendita all’asta. Luca Battisti, segretario regionale del Partito Comunista d'Italia, esprime cordoglio, solidarietà e punta l'indice accusatore contro banche e sistema capitalistico. Nel contempo, il segretario regionale lancia l'appello al governatore della Regione Lazio Nicola  Zingaretti affinchè non abbia a ripetersi la tragicità che non colpisce isolatamente il povero Silvio Paoselli, ma che incombe su molte strutture produttive agricole dell'intera regione Lazio.

“Noi che abitiamo nel reatino, – commenta Luca Battisti – conosciamo la vicenda di Silvio Paoselli di Contigliano e del suo mulino. Conosciamo il suo impegno sociale, oltre che economico di piccolo produttore agricolo che lo ha visto protagonista e partecipe dell’esperienza del “Mercato Contadino” radicato in molti dei comuni dei Castelli romani.” – prosegue il segretario regionale del Partito Comunista d’Italia – Siamo vicini ed esprimiamo cordoglio alla famiglia in questi giorni tragici. Nel contempo leviamo alta la denuncia. Denuncia contro l’apparente asetticità, delle azioni di società bancarie e finanziarizzate che altro non sono che lo scudo dietro cui si riparano i moderni predoni. Quelli del capitalismo attuale, quello finanziario. Predoni padroni dei beni frutto del lavoro degli uomini. Oggi, dopo l’assalto agli stipendi; dopo le leggi capestro che trasformano il diritto al lavoro nella concessione ad una “opportunità” di lavoro; dopo il furto della dignità; ora s’avanza il nuovo livello della barbara depredazione: non più solo il bene economico liquido, il denaro, sottratto dai compensi e dal non-riconoscimento del lavoro come valore. No, oggi, come testimonia, l’omicidio sociale di Silvio, la barbarie si manifesta nella sottrazione del bene del singolo che autoproduce beni di prima necessità, quelli alimentari, per sé e per gli altri.”. “In questa regione – conclude Luca Battisti – in cui i comunisti, attualmente, non sono presenti nella istituzione che governa il Lazio; pure dovrebbe prevalere, per cultura, per tradizione nota già calcata dalle politiche regionali, una attenzione ed una risposta adeguata anche su questi temi. Faccio appello, in particolare, al presidente Nicola Zingaretti, figlio di quella cultura solidale e di lotta, egualitaria e di rispetto della dignità delle persone, affinchè, non abbia a ripetersi la tragicità che abbiamo ora sotto gli occhi. Gli strumenti amministrativi e di iniziativa legislativa sono possibili. Dall’intervento diretto dell’Arsial, ad un salvagente da coordinare imponendo comportamenti virtuosi alle banche. Il Presidente mostri la propria volontà nel dare risposta concreta a Silvio Paoselli che, purtroppo, è testimone tragico di un esempio non isolato. I comunisti vigilano e sono pronti a fare la propria parte”.