Connect with us

Rieti

RIETI: IL DISASTRO POLITICO DI RISORSE SABINE HA NOMI E COGNOMI

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 3 minuti Miriade di consulenze e appalti per centinaia di migliaia di euro quasi sempre assegnati per affidamento diretto ai soggetti più disparati

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 3 minuti
image_pdfimage_print

A cura del Movimento civico Rieti Virtuosa

Buona parte della classe politica locale ha la piena responsabilità di questo disastro sociale ed umano rappresentato dalla nascita e morte ad orologeria di Risorse Sabine. E finché non si fara’ chiarezza e pulizia vera non ci saranno interventi esterni che potranno salvare la società e i suoi dipendenti.
A dare ancora una speranza ai lavoratori di Risorse Sabine forse potranno essere solo gli avvocati.

Come Movimento civico Rieti Virtuosa pretendiamo che venga finalmente spiegato ai dipendenti ed ai cittadini tutti, visto che Risorse Sabine è sostenuta da soldi pubblici, a cosa sono servite la miriade di consulenze e appalti per centinaia di migliaia di euro (http://www.risorsesabine.it/contratti/) quasi sempre assegnati per affidamento diretto ai soggetti più disparati, tra cui la consulenza pluriennale a Guglielmo Stanzione, ex dirigente provinciale in pensione, a lungo in Ancitel come Melilli, pari a quasi 150mila euro lordi dal 2011 al 31/12/2015 (tra cui un incarico di coordinamento gestionale e dei rapporti con la Provincia di Rieti di 39.900 euro per il periodo dal 2 maggio 2014 alla fine 2015, a società praticamente ferma).

Ci chiediamo, anzi chiediamo a chi in questi giorni si spertica nel cercare di raccogliere (ancora!) consenso elettorale sulla pelle dei lavoratori di Risorse Sabine, a cosa sono serviti negli anni affidamenti lavori per alcune decine di migliaia di euro alla Cooperativa Te.sa. (che ricordiamo essere indagata dalla Guardia di Finanza per una presunta truffa pari a 900mila euro sul via vai di immigrati) per fornire personale che affiancasse i lavoratori di Risorse Sabine nei servizi di pulizia e manutenzione invernale delle strade, guardiania del Palasojourner e che effettuasse le pulizie del Pattinodromo, di Villa Battistini, della piscina di Campoloniano, ecc. A cosa serviva ad esempio appaltare per 14mila euro più Iva dal dicembre 2013 all’aprile 2014 per la manutenzione della pista di fondo Cinque Confini alla ditta Lady D 2 di Antonio Cavalli perché Risorse Sabine “non è in grado di svolgere in proprio tutte le attività previste dal contratto” tra l’altro fornendo gratuitamente alla ditta l’uso di mezzi di proprietà di Risorse Sabine come il battipista, l’impianto di innevamento artificiale, la motoslitta, il serbatoio per il carburante e il magazzino? Non bastavano il centinaio di lavoratori di Risorse Sabine per effettuare questi servizi? O forse in questa necessità di affiancare i lavoratori di Risorse Sabine nelle attività più “sul campo” si nasconde l’altra grande anomalia della strana gestione di questa società, che salta all’occhio leggendo la distribuzione per livelli del personale http://www.risorsesabine.it/personale.html, ossia che solo un terzo dei dipendenti risulta operaio mentre la restante parte risulta impiegata?
A chi ha fatto comodo che la società fosse via via spogliata di tutti i suoi servizi? Dove erano i sindacati? Con quale logica è stata attuata la gestione della società che ben sappiamo nacque, come Rieti Turismo, inizialmente per dare un futuro agli Lsu sparsi per gli enti della provincia di Rieti e poi "gonfiata" con 24 co.co.co. e altre assunzioni varie? E come mai così tante collaborazioni esterne (602mila euro solo nel 2014) tra le quali troviamo persino il presidente del Consorzio industriale reatino Andrea Ferroni che, per seguire un progetto sulla conciliazione tra vita familiare e lavorativa, riceve certamente poco, appena 1.600 euro, ma questo ci da l'idea di come venivano utilizzate le "Risorse" di Risorse Sabine.

Soldi entrati e usciti anche per infiniti corsi di formazione di cui bisognerebbe valutare l’utilità per riqualificare i destinatari, visto che poi a loro venivano preferiti sempre consulenti e ditte esterne. Il tutto nel silenzio più totale.
Sappiamo bene che i lavoratori negli anni sono stati anche messi gli uni contro gli altri dai politici di destra come di sinistra, quegli stessi politici che ora osano di nuovo promettere salvezze fasulle o liquidazioni rimandate, oppure che dichiarano "se ci fossimo stati noi avremmo stabilizzato tutti", salvo poi creare dissesti finanziari nei bilanci degli Enti locali. Questa è la politica che non ci piace, quella stessa politica che a livello nazionale dice di voler far quadrare i conti ma, di fatto, ha aumentato la spesa pubblica anche attraverso espedienti a livello locale che, come in questo caso, portano ad aggirare il loro stesso insensato Patto di stabilità, oltre che gli obblighi concorsuali per le assunzioni nella pubblica amministrazione.

L'invito ai lavoratori di Risorse Sabine è intanto di far pagare il conto politico-elettorale, ed eventualmente con azioni legali se ritengono ci siano i presupposti, a chi ha sfruttato e spremuto la società e a chi ha taciuto tutto questo tempo.
 

Cronaca

Passo Corese, botte da orni all’interno di un bar: tre ragazzi denunciati per rissa

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

Denunciati per rissa, dai Carabinieri della Stazione di Passo Corese, tre ragazzi di cittadinanza straniera che mentre si trovavano all’esterno di un noto e frequentato bar di Passo Corese, hanno improvvisamente iniziato a litigare, colpendosi violentemente a vicenda, creando sgomento e paura tra le altre persone presenti all’interno del locale.
 
Il proprietario dell’esercizio commerciale, vista la situazione di pericolo venutasi a creare, ha segnalato l’accaduto alla Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Poggio Mirteto, per il tramite del Numero Unico di Emergenza 112, chiedendo un immediato intervento di una pattuglia.
 
I militari prontamente accorsi hanno dapprima sedato, con non poche difficoltà, la violenta lite in corso e riportato la calma tra i presenti. Hanno poi proceduto ad identificare le tre persone coinvolte nella rissa, scaturita, stando ai primi accertamenti, per futili motivi.
 
I giovani sono stati denunciati alla locale Procura della Repubblica e dovranno ora rispondere del reato di rissa.
Privo di virus.www.avast.com

Continua a leggere

Rieti

Rieti, controlli lavori terremoto del 2016: sospeso un cantiere ad Accumoli

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Rieti, unitamente a
quelli della Stazione di Accumoli, hanno effettuato mirati controlli all’interno
di alcuni cantieri presenti nei Comuni interessati dal sisma del 2016, volti a
verificare il rispetto delle leggi in materia di sicurezza sul lavoro e della
regolare instaurazione dei rapporti di impiego.
Nel corso delle attività, in un cantiere edile di Accumoli, sono state riscontrate
inadempienze da parte dei rispettivi datori di lavoro e del coordinatore della
sicurezza in relazione al mancato rispetto delle prescrizioni previste dalla
normativa vigente al fine di tutelare la sicurezza dei lavoratori.
È stata accertata l’omessa installazione di adeguate opere provvisionali al
fine di prevenire la caduta dall’alto dei lavoratori o di altri oggetti. Gli operai,
tra l’altro, sono stati trovati a lavorare nonostante le condizioni atmosferiche
particolarmente avverse.
Sono state denunciate a piede libero alla Procura della Repubblica di Rieti
tre persone ed è stata disposta l’immediata sospensione del cantiere
interessato, in ottemperanza a quanto previsto dal Testo Unico sulla salute e
la sicurezza nei luoghi di lavoro. La revoca di tale misura sarà ammissibile
solo ad avvenuta regolarizzazione delle mancanze riscontrate e previo
pagamento delle sanzioni amministrative comminate per le violazioni
accertate, aventi un importo complessivo pari a circa 10.000 Euro.
I controlli del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Rieti proseguiranno
in modo serrato sul tutto il territorio della provincia reatina.
Si dà atto, come di consueto, che il procedimento penale è ancora nella fase
delle indagini preliminari e che eventuali responsabilità penali saranno
valutate dall’Autorità Giudiziaria.

Continua a leggere

Cronaca

Rieti, la centrale dello spaccio nei boschi di Castelfranco: arrestato spacciatore

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 2 minuti

image_pdfimage_print

I poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Rieti hanno arrestato un giovane cittadino marocchino per il reato di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Gli investigatori della Polizia di Stato hanno portato a conclusione una attività di indagine dalla quale era emerso che nell’area boschiva di Castelfranco, in prossimità del capoluogo reatino, veniva attuata una attività di spaccio di sostanze stupefacenti da parte di alcuni cittadini magrebini, dimoranti in quell’area all’interno di tende e giacigli di fortuna, che avrebbero rifornito numerosi tossicodipendenti reatini e dei comuni limitrofi.
 
Gli Agenti della Questura di Rieti, con il supporto di una unità cinofila di Ladispoli, appositamente richiesta, hanno quindi fatto ingresso nella fitta vegetazione accertando la presenza di un giovane magrebino armato di roncola e con un passamontagna calzato alla fronte.
 
Il giovane è stato immediatamente immobilizzato e sottoposto a perquisizione personale.
 
In suo possesso sono stati trovati 17 involucri in plastica contenenti complessivamente 20 grammi di cocaina, 14 involucri contenenti complessivamente 20 grammi di eroina, nonché la somma di 150,00 euro, suddivisa in banconote di piccolo taglio, probabile provento dell’attività illecita posta in essere dall’uomo.
 
La successiva complessa attività di perlustrazione dell’area circostante, particolarmente impervia, ha consentito agli Agenti della Polizia di Stato di rintracciare il giaciglio di fortuna, presumibilmente utilizzato dall’uomo e dai suoi ignoti complici come punto di riparo in attesa dei consumatori, all’interno del quale è stata rinvenuta un’ascia, un bilancino di precisione perfettamente funzionante ed altro materiale utilizzato per il confezionamento delle dosi da spacciare.
 
Inoltre, nei pressi, in una tenda con all’interno effetti letterecci appartenenti a più persone, sono stati rinvenuti e sequestrati oltre 2.500 euro in contanti ed un panetto di 100 grammi di hashish, sepolto nei pressi del piccolo giaciglio, rinvenuto dall’unità cinofila.
 
Lo straniero, privo di documenti di identità, è stato identificato a seguito di fotosegnalamento. Si tratta di un cittadino marocchino, irregolarmente soggiornante in Italia, dove era giunto nel novembre del 2021 sbarcando clandestinamente a Lampedusa.
 
L’uomo è stato arrestato e portato al carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
 
 
 
Privo di virus.www.avast.com



Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti