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RIETI, OPERAZIONE "PITBULL": SGOMINATA BANDA DI LADRI DEDITA AI FURTI DI DEPOSITI ALIMENTARI

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Tempo di lettura 2 minuti Rieti – Perugia – Isernia – Campobasso – Foggia: i carabinieri del reparto operativo, con i carabinieri della compagnia di Cittaducale, hanno arrestato una banda di foggiani

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Redazione

Rieti / Perugia / Isernia / Campobasso / Foggia –  E' stata recuperata una refurtiva di 200 mila euro. I carabinieri del reparto operativo, in collaborazione con i carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Cittaducale, hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, una banda di pluripregiudicati foggiani, ritenuti autori di una serie di furti in depositi alimentari e non, commessi nell’italia centro meridionale.
Sono finiti in manette:
L. Giovanni del 1966, residente a foggia;
D.p. Raffaele del 1975, residente a seregno (mi);
S. Ferdinando ludwic del 1974, residente a foggia;
R. Carmine del 1960, residente ad orta nova (fg);
G. Francesco del 1967, residente ad orta nova (fg);
P. Gabriele del 1962, residente ad orta nova (fg);
L. Savino del 1962, residente ad orta nova (fg);
G. Michele del 1966, residente ad orta nova (fg);
S. Angelo del 1957, residente a cerignola (fg);
C. Giacomo del 1974, residente a cervia (ra);

I dieci individui, sul conto dei quali da tempo i carabinieri del reparto operativo e della compagnia di Cittaducale avevano avviato indagini, sono ritenuti responsabili del furto di un ingente quantitativo di salumi avvenuto lo scorso mese di agosto ai danni di una ditta di accumoli (un danno di 150.000 euro).
Una pluralità di riscontri tecnici operati meticolosamente e professionalmente in stretta osmosi tra i militari del reparto operativo di rieti e del nucleo operativo di cittaducale, hanno consentito l’individuazione, il rintraccio e la sottoposizione a più stretta sorveglianza tecnica di quella che poi è stata riconosciuta essere una vera e propria banda specializzata nel depredare depositi e centri di stoccaggio di generi alimentare, ma anche prodotti per la casa ed altro.
La scorsa notte i dieci individui, servendosi di diversi veicoli (tre autovettura di grossa cilindrata e due autocarri), hanno raggiunto la zona industriale di Perugia ed hanno portato a segno due furti ai danni di altrettante ditte, una specializzata nella lavorazione di prodotti dolciari (la cioccolata di perugia) ed una nella produzione di detersivi da dove hanno asportato merce per un valore di oltre duecentomila euro. Terminato il colpo si sono poi disperdersi a raggiera lungo le principali arterie stradali che collegano il capoluogo perugino alla puglia, sia sul versante adriatico, su quello tirreno e lungo la dorsale appenninica. Ma questa volta ad attenderli e a monitorarne le mosse c’erano i carabinieri del reparto operativo che, al termine di un prolungato servizio di pedinamento e inseguimento, eseguito in quasi tutta l’italia centro meridionale, sono riusciti alla fine ad acciuffare tutti e dieci i sodali, che sono stati bloccati dai carabinieri; alcuni a porto san giorgio lungo l’autostrada a14, altri lungo l’autostrada a25 prima di arrivare a Pescara, altri ancora lungo l’autostrada a16 napoli – bari ed infine gli ultimi proprio nella città di foggia, recuperando l’intera refurtiva, trasportata con due autoarticolati, poi restituita ai legittimi proprietari.
Gli arrestati sono altresi’ ritenuti responsabili di due furti avvenuti tra Isernia e Campobasso tra la fine di agosto ed i primi di settembre ai danni di un deposito di elettrodomestici, da dove e’ stata asportata merce per circa 100.000 euro, e di un deposito alimentare da dove sono stati asportati alimenti per circa duecentomila euro.
Nel corso delle perquisizioni personali e veicoli, eseguite dopo la cattura, i componenti della banda sono stati trovati in possesso di ricetrasmittenti (utilizzate per evitare le intercettazioni), sofisticati attrezzi da scasso, passamontagna e tute nere.
Dalle poche captazioni di comunicazioni intercettate dai carabinieri, i componenti della banda si autodefinivano “i pit-bull”…e da qui il nome dato all’operazione.

 

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Cronaca

Passo Corese, botte da orni all’interno di un bar: tre ragazzi denunciati per rissa

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Denunciati per rissa, dai Carabinieri della Stazione di Passo Corese, tre ragazzi di cittadinanza straniera che mentre si trovavano all’esterno di un noto e frequentato bar di Passo Corese, hanno improvvisamente iniziato a litigare, colpendosi violentemente a vicenda, creando sgomento e paura tra le altre persone presenti all’interno del locale.
 
Il proprietario dell’esercizio commerciale, vista la situazione di pericolo venutasi a creare, ha segnalato l’accaduto alla Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Poggio Mirteto, per il tramite del Numero Unico di Emergenza 112, chiedendo un immediato intervento di una pattuglia.
 
I militari prontamente accorsi hanno dapprima sedato, con non poche difficoltà, la violenta lite in corso e riportato la calma tra i presenti. Hanno poi proceduto ad identificare le tre persone coinvolte nella rissa, scaturita, stando ai primi accertamenti, per futili motivi.
 
I giovani sono stati denunciati alla locale Procura della Repubblica e dovranno ora rispondere del reato di rissa.
Privo di virus.www.avast.com

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Rieti

Rieti, controlli lavori terremoto del 2016: sospeso un cantiere ad Accumoli

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I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Rieti, unitamente a
quelli della Stazione di Accumoli, hanno effettuato mirati controlli all’interno
di alcuni cantieri presenti nei Comuni interessati dal sisma del 2016, volti a
verificare il rispetto delle leggi in materia di sicurezza sul lavoro e della
regolare instaurazione dei rapporti di impiego.
Nel corso delle attività, in un cantiere edile di Accumoli, sono state riscontrate
inadempienze da parte dei rispettivi datori di lavoro e del coordinatore della
sicurezza in relazione al mancato rispetto delle prescrizioni previste dalla
normativa vigente al fine di tutelare la sicurezza dei lavoratori.
È stata accertata l’omessa installazione di adeguate opere provvisionali al
fine di prevenire la caduta dall’alto dei lavoratori o di altri oggetti. Gli operai,
tra l’altro, sono stati trovati a lavorare nonostante le condizioni atmosferiche
particolarmente avverse.
Sono state denunciate a piede libero alla Procura della Repubblica di Rieti
tre persone ed è stata disposta l’immediata sospensione del cantiere
interessato, in ottemperanza a quanto previsto dal Testo Unico sulla salute e
la sicurezza nei luoghi di lavoro. La revoca di tale misura sarà ammissibile
solo ad avvenuta regolarizzazione delle mancanze riscontrate e previo
pagamento delle sanzioni amministrative comminate per le violazioni
accertate, aventi un importo complessivo pari a circa 10.000 Euro.
I controlli del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Rieti proseguiranno
in modo serrato sul tutto il territorio della provincia reatina.
Si dà atto, come di consueto, che il procedimento penale è ancora nella fase
delle indagini preliminari e che eventuali responsabilità penali saranno
valutate dall’Autorità Giudiziaria.

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Cronaca

Rieti, la centrale dello spaccio nei boschi di Castelfranco: arrestato spacciatore

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I poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Rieti hanno arrestato un giovane cittadino marocchino per il reato di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Gli investigatori della Polizia di Stato hanno portato a conclusione una attività di indagine dalla quale era emerso che nell’area boschiva di Castelfranco, in prossimità del capoluogo reatino, veniva attuata una attività di spaccio di sostanze stupefacenti da parte di alcuni cittadini magrebini, dimoranti in quell’area all’interno di tende e giacigli di fortuna, che avrebbero rifornito numerosi tossicodipendenti reatini e dei comuni limitrofi.
 
Gli Agenti della Questura di Rieti, con il supporto di una unità cinofila di Ladispoli, appositamente richiesta, hanno quindi fatto ingresso nella fitta vegetazione accertando la presenza di un giovane magrebino armato di roncola e con un passamontagna calzato alla fronte.
 
Il giovane è stato immediatamente immobilizzato e sottoposto a perquisizione personale.
 
In suo possesso sono stati trovati 17 involucri in plastica contenenti complessivamente 20 grammi di cocaina, 14 involucri contenenti complessivamente 20 grammi di eroina, nonché la somma di 150,00 euro, suddivisa in banconote di piccolo taglio, probabile provento dell’attività illecita posta in essere dall’uomo.
 
La successiva complessa attività di perlustrazione dell’area circostante, particolarmente impervia, ha consentito agli Agenti della Polizia di Stato di rintracciare il giaciglio di fortuna, presumibilmente utilizzato dall’uomo e dai suoi ignoti complici come punto di riparo in attesa dei consumatori, all’interno del quale è stata rinvenuta un’ascia, un bilancino di precisione perfettamente funzionante ed altro materiale utilizzato per il confezionamento delle dosi da spacciare.
 
Inoltre, nei pressi, in una tenda con all’interno effetti letterecci appartenenti a più persone, sono stati rinvenuti e sequestrati oltre 2.500 euro in contanti ed un panetto di 100 grammi di hashish, sepolto nei pressi del piccolo giaciglio, rinvenuto dall’unità cinofila.
 
Lo straniero, privo di documenti di identità, è stato identificato a seguito di fotosegnalamento. Si tratta di un cittadino marocchino, irregolarmente soggiornante in Italia, dove era giunto nel novembre del 2021 sbarcando clandestinamente a Lampedusa.
 
L’uomo è stato arrestato e portato al carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
 
 
 
Privo di virus.www.avast.com



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