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Castelli Romani

Rifiuti di Roma ad Albano Laziale? Il territorio dice no!

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Assenti fisicamente causa impegni improrogabili, ma presenti con lo spirito i sindaci di Rocca di Papa e Pomezia, che si sono scusati ma hanno dichiarato la loro vicinanza. Non pervenuto il Sindaco di Nemi

ALBANO LAZIALE (RM) – Sei sindaci tra Albano, Ardea, Ariccia, Castel Gandolfo, Genzano e Lanuvio, il Presidente della Commissione Rifiuti Lazio (Marco Cacciatore), 18 tra comitati e associazioni territoriali e tanti cittadini si sono riuniti davanti i cancelli d’ingresso della discarica di Roncigliano per dire no, in modo chiaro e netto, al riavvio dell’impianto e sì alla revoca delle autorizzazioni che garantiscono il riavvio del sito. Le autorizzazioni rilasciate nel 2019 dall’Ufficio Rifiuti Lazio (allora guidato da Flaminia Tosini, arrestata il 16 marzo scorso per presunta corruzione ed ora sotto processo), alla società Pontina Ambiente (Gruppo Cerroni), tra l’altro per la riattivazione del solo TMB (il frullatore per rifiuti indifferenziati). Autorizzazioni rilasciate in barba ad una interdittiva antimafia della Prefettura di Roma del 2014 confermata in via definitiva dal Consiglio di Stato nel 2017 e per cui è in corso, da aprile scorso, una procedura di revoca in autotutela presso la Commissione Rifiuti Lazio.

“L’unica alternativa a discariche, inceneritori e Tmb si chiama Porta a porta, Riduzione e Riciclo dei rifiuti”. – Questa la risposta dell’intera comunità dei Castelli Romani, più Ardea e Pomezia, che ha respinto con forza al mittente, ossia al Ministro per la Transizione Ecologica Roberto Cingolani, la proposta di riattivare l’immondezzaio di Albano Laziale – di proprietà del re dei rifiuti, Manlio Cerroni – paventata a più riprese nei giorni scorsi su vari quotidiani nazionali per ‘salvare Roma’ dall’ennesima crisi dei rifiuti.

Assenti fisicamente causa impegni improrogabili, ma presenti con lo spirito i sindaci di Rocca di Papa e Pomezia, che si sono scusati ma hanno dichiarato la loro vicinanza. Non pervenuto il Sindaco di Nemi.

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Ambiente

Castel Gandolfo, primi dati trasmessi dall’idrometro nel lago: situazione allarmante

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In solo 10 giorni, da l’Autorità di Bacino ha installato il teleidrometro nel lago di Albano di Castel Gandolfo, periodo durante il quale non ci sono stati apporti pluviometrici ed il livello di falda circostante al lago è rimasto depresso, si è verificata un’ulteriore perdita di 120.000 metri cubi di acqua dal lago.

L’ANBI e l’ABDAC sono in stretto contatto per capire meglio come affrontare l’imminente criticità. Tra le azioni prioritarie c’è la necessità di un aggiornamento dello stato di fatto ed una verifica e calibrazione dei modelli esistenti sulla base di un monitoraggio rigoroso dei livelli lacustri e piezometrici, delle precipitazioni e delle portate emergenti.

I Sindaci dei Comuni sul lago sono stati avvertiti per le vie brevi ma sarà necessaria quanto prima una riunione per dettare una serie di azioni condivise tra cui forse la più urgente è stabilire insieme a tutti gli organi competenti una soglia di livello idrometrico al di sotto del quale non è possibile andare e quindi qualsiasi emungimento al di sotto della cifra stabilità risulterà non autorizzato e perseguibile per legge

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Castelli Romani

Ciampino, picchia con violenza il padre invalido

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ROMA – I Carabinieri della Tenenza di Ciampino hanno arrestato un cinquantenne, disoccupato e con precedenti, gravemente indiziato del reato di maltrattamenti in famiglia.
Nello specifico, i militari sono intervenuti a seguito di una segnalazione arrivata al 112 per una lite in un’abitazione nei pressi di via Giuseppe Saragat a Ciampino.
All’interno dell’appartamento, i Carabinieri hanno bloccato l’uomo che, in evidente stato di ebbrezza alcolica, aveva pochi istanti prima malmenato, per futili motivi, il padre convivente 81enne, invalido ed allettato, colpendolo violentemente con calci e pugni al viso e al corpo, procurandogli gravi lesioni.
L’anziano, immediatamente soccorso dai militari e da personale del 118, veniva trasportato in “codice rosso” al pronto soccorso del Policlinico di Roma Tor Vergata, riportando una prognosi di 40 gg.
Durante la perquisizione eseguita nei confronti dell’indagato, i militari hanno rinvenuto 1,5 g di cocaina, motivo per cui è stato segnalato quale assuntore di stupefacenti, alla Prefettura di Roma.
L’arrestato è stato condotto in carcere a disposizione dall’Autorità Giudiziaria di Velletri.
Il procedimento versa nella fase delle indagini preliminari: l’indagato deve considerarsi non colpevole sino alla condanna definitiva.

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Castelli Romani

Castel Gandolfo, finto carabiniere truffa anziana

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CASTEL GANDOLFO – I Carabinieri della Stazione Ville Pontificie e dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Castel Gandolfo hanno arrestato in flagranza un 30enne originario di Napoli, gravemente indiziato del reato di estorsione aggravata in concorso ai danni un’anziana donna del posto. 

La mattina del 15 settembre scorso, una 78enne, si è recata nella caserma Carabinieri “Ville Pontificie” spaventata per aver ricevuto una strana telefonata da un uomo che, dopo essersi qualificato quale Carabiniere in servizio a Castel Gandolfo, le comunicava che il proprio figlio era stato coinvolto in un sinistro stradale, dove era stata investita una bambina e che, per evitare il suo arresto, le intimava di consegnare 3.000 euro in contanti ad un avvocato che, di lì a poco, l’avrebbe raggiunta a casa. 

Acquisita la segnalazione dell’anziana, i Carabinieri, dopo averla rassicurata di essere stata vittima potenziale di una truffa e complimentandosi per aver avuto la prontezza di rivolgersi ad una vera caserma, hanno immediatamente organizzato un dispositivo di controllo nei pressi dell’abitazione della donna dove, poco dopo è giunto, a bordo di un taxi, un giovane che, sceso dal veicolo, si presentava come Avvocato Rossi, facendosi consegnare dall’anziana la somma contante di 2.500 euro.    
A consegna avvenuta i Carabinieri hanno bloccato l’uomo, restituendo i contanti all’anziana signora, accertando successivamente che, in trasferta da Napoli, aveva raggiunto la Capitale in treno, prendendo il taxi alla Stazione FS “Termini” chiedendo di essere accompagnato all’indirizzo di Castel Gandolfo e di essere riaccompagnato alla medesima stazione ferroviaria subito dopo.

L’arrestato, da ritenersi presunto innocente fino a condanna definitiva, è stato associato al carcere di Velletri, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. 

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