Riforma della Giustizia in affanno: Draghi deve mettere tutti d’accordo

Tempi più lunghi per l’improcedibilità dei reati di mafia, terrorismo, violenza sessuale e droga, oltre a una norma transitoria fino a tutto il 2024 per l’entrata a regime della nuova prescrizione. E’ la mediazione per la riforma della giustizia sulla quale si esprimerà il Cdm, per poi portare il testo in Parlamento per l’approvazione. In ogni caso, dicono fonti parlamentari, sul testo approvato dal Cdm non ci saranno ulteriori spazi di mediazione.

Possibile astensione dei ministri M5s

Non è escluso che i ministri M5s scelgano la linea dell’astensione in Cdm, sul testo frutto della mediazione sulla riforma della giustizia. La trattativa con il Guardasigilli, Marta Cartabia, il premier Mario Draghi e i partiti della maggioranza non soddisfa i pentastellati, per questo motivo l’ipotesi dell’astensione è stata messa tra le possibilità.

L’obiettivo del presidente del Consiglio quello di chiudere la trattativa in Cdm per poi portare il documento veneidì in Aula alla Camera e arrivare quindi a una rapida approvazione, anche con la fiducia. La riunione, al momento, è sospesa per consentire la partecipazione dei ministri al question time del Senato.