Connect with us

Primo piano

RIFORME COSTITUZIONALI, VIA LIBERA DEFINITIVO AL SENATO: ECCO COSA CAMBIA

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 4 minuti Renzi: “La storia si occuperà di questa giornata”. 180 voti a favori e 112 contro

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 4 minuti
image_pdfimage_print

di Angelo Barraco
 
Roma“Oggi è il giorno in cui ciò che sembrava impossibile diventa possibile: l'ultimo voto del Senato sulla riforma costituzionale ‪#‎lavoltabuona‬”, così scriveva Renzi su facebook. Il ddl con le riforme costituzionali è stato approvato in aula a palazzo Madama con 180 si, ci sono stati invece 112 no e 1 astenuto. Era richiesta la maggioranza assoluta dei voti, ovvero di 161. E’ stata l’ultima votazione espressa a Palazzo Madama in merito alle riforme, ad aprile passerà alla Camera per l’ok definitivo. Poi tutto avrà luogo fuori dal Parlamento dove si stabilirà il futuro di Matteo Renzi. Il premier in merito a tale aspetto ha voluto precisare attraverso un intervento: “La storia si occuperà di questa giornata”.  Ma quali sono le novità del ddl Boschi?
 
Fine del Bicameralismo paritario: La Camera dei deputati e il Senato della Repubblica hanno composizioni e funzioni diverse. La Camera rappresenta la Nazione ed è titolare del rapporto di fiducia con il Governo, è composta inoltre da 630 deputati. Le sue funzioni sono di controllo e di indirizzo politico in merito all’attività del Governo.
 
Il Senato dei 100: I senatori saranno scelti in base alla scelta che faranno gli elettori, dai consigli regionali attraverso una legge elettorale che dovrà essere varata entro 6 mesi dall’entrata in vigore della riforma costituzionale. I Cento invece saranno i senatori, composti da 74 consiglieri regionali, 21 sindaci, 5 componenti di nomina del presidente della Repubblica. Le regioni avranno 90 giorni di tempo per adeguarsi.  I cinque senatori scelti dal Colle e il Capo dello Stato dureranno in carica sette anni, possono fare un unico mandato. Gli ex Presidenti della Repubblica rimangono Senatori a vita. 
 
 Il mandato: Il mandato dei Senatori ha una durata pari al mandato degli organi territoriali. Rimane l’immunità parlamentare, non ricevono indennità parlamentare ma mantengono quella che ricevono in qualità di Sindaco e/o di Consigliere. 
 
Formazione delle Leggi: Per quanto riguarda le Leggi invece sono approvare dalla Camera dei deputati che le passa al Senato (leggi costituzionali, referendum, leggi elettorali, trattati UE). Il Senato può porle in esame se entro dieci giorni lo richiede 1/3 dei suoi componenti. Il Senato può anche proporre modifiche al testo entro i 30 giorni successivi, a maggioranza assoluta. E’ la Camera però a pronunciarsi definitivamente sulla questione. 
 
Statuto delle opposizioni: Ci sarà una disciplina chiamata “Statuto delle opposizioni” nel regolamento della Camera dei deputati.
 
Presidente della Repubblica: Non sarà più il Presidente del Senato a sostituire il Capo dello Stato ma sarà il Presidente della Camera. Durante la votazione, per raggiungere il quorum nelle prime tre votazioni sono necessari i due terzi dei componenti dell’assemblea. Invece dalla quarta votazione servono i tre quinti dell’assemblea, idem dalla settima in poi. 
 
Giudici Costituzionali: I cinque Giudici della Corte Costituzionale saranno eletti separatamente da Camera e Senato, due saranno eletti dal Senato e tre da Camera. Per essere eletti serve il quorum di due terzi dei componenti durante il primo scrutinio, dal terzo scrutinio in poi basta la maggioranza dei tre quinti. 
 
Totolo V: Non c’è più concorrenza tra Stato e Regione e vi è la distribuzione delle materie di competenza statale e regionale, inoltre c’è una clausola che prevede che una proposta dello Stato possa intervenire in materie non riservate alla legislazione esclusiva, se lo richiede la tutela dell’interesse nazionale. 
 
Leggi di iniziativa Popolare: Per presentarle non servono più 50mila firme ma ben 150mila firme.
 
Referendum: Subentrano i referendum di indirizzo e propositivi.
 
Stato di Guerra: A deliberare lo Stato di guerra sarà la Camera dei deputati a maggioranza assoluta.
 
Abolizione del CNEL e delle Province: Eliminato il riferimento alle province. Il ddl inoltre abroga l’aricolo 99 e abolisce il Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro (CNEL). 
 
Giudizio preventivo sulle leggi elettorali: Prima della promulgazione, la riforma dispone il giudizio preventivo di legittimità della Consulta sulla legge elettorale. Vi deve essere un ricordo motivato presentato entro dieci giorni dall’approvazione della legge da almeno un quarto dei componenti della Camera dei deputati o un terzo dei componenti del Senato della Repubblica. Entro trenta giorni la Corte Costituzionale si pronuncia. 
 
Prima delle votazioni il premier Renzi  entra a sorpresa nell’emiciclo del Senato e puntualizza l’importanza di ciò che di li a poco sta per accadere dicendo: “Questa e' una giornata storica. La storia si occuperà di questa giornata, voi avete deciso di scrivere la storia, la politica ha realizzato le riforme. Dopo anni di ubriacatura, di subalternità della politica, di qualunquismo, la politica ha ripreso il proprio posto nel suo Paese. Ora però andiamo a vedere da che parte sta il popolo su questa riforma, se i cittadini la pensano come coloro che urlano per il fallimento o per chi scommette sul futuro dell'Italia. Sono gli italiani il nostro punto di riferimento”. Renzi ha aggiunto inoltre: “L'Italia non va bene, ma meglio perché in due anni la politica ha dimostrato che credendoci si possono fare le cose. Dopo anni di ubriacatura di acronomi tecnici, di subalternità della politica rispetto a fenomeni economici e finanziari, anni di qualunquismo, la politica ha ripreso il suo posto”. Il presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano ha gradito molto le parole di Renzi e ha aggiunto: “Un apprezzamento senza riserve mentali”. Silvio Berlusconi invece ha riferito: “Siamo in Paese servo di un regime illegittimo, Renzi è lì contro la volontà degli elettori” poi ha scritto sulla sua pagina facebook questo post: “Sono costretto a restare in campo, alla mia età, solo per amore dell'Italia, senza nessuna ambizione personale visto che sono ineleggibile e incandidabile.
Con Berlusconi in campo Forza Italia può vincere le elezioni al primo turno; se Berlusconi lasciasse Forza Italia si ridurrebbe alla metà e diventerebbe il terzo polo, dopo PD e Cinquestelle e al ballottaggio gli elettori della Lega voterebbero i Cinquestelle.
Sto cercando di fare una squadra nuova di Forza Italia senza rottamare nessuno, con persone che vengono dalla cosiddetta vita vera e dalla società civile. Sto cercando chi opera nelle imprese, nella sanità e nella cultura”. 

Continua a leggere
Commenta l'articolo

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Ambiente

Meteo, freddo e neve da domenica. La Pasqua con basse temperature

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Freddo e neve arriveranno in Primavera.

Un colpo di coda invernale investirà la nostra Penisola da domenica.

Andrea Garbinato, responsabile redazione del sito www.iLMeteo.it, conferma un peggioramento durante la domenica e giornate fredde ed invernali all’inizio della nuova settimana. Come successo il 26, 27 e 28 marzo il termometro crollerà per 3 giorni, dalla Domenica delle Palme fino a martedì 4 aprile, rimanendo sotto media fino alla Pasqua. Intanto però, prima di questo ennesimo colpo di coda invernale, le massime saliranno fino a 28 gradi in Sardegna e fino a 25°C in Sicilia, già dal pomeriggio di oggi. Un giovedì caldo e soleggiato al Centro-Sud, salvo nubi in Toscana, più nuvoloso al Nord con qualche piovasco sulle Alpi ed in Liguria. Avremo comunque una giornata gradevole e primaverile con minime in ulteriore leggero aumento.L’ultimo giorno di marzo vedrà il transito di un ciclone invernale dal Galles fino alla Danimarca con maltempo sul Centro-Nord Europa: la coda di questo fronte porterà un peggioramento anche sul settentrione italiano con qualche rovescio in spostamento da Ovest verso Est. Questo passaggio sarà piuttosto veloce, ma causerà una successiva intensificazione del vento. Sabato 1 aprile avremo sole e vento: in generale il tempo sarà comunque buono salvo una maggiore nuvolosità sul settore tirrenico, specie meridionale.La svolta è attesa per la Domenica delle Palme: in modo pressoché identico a quanto avvenuto la scorsa domenica 26 marzo, aria fredda scenderà dalla Scandinavia verso l’Italia: sono attese piogge sin dal mattino sulle regioni centrali, poi anche sul Nord-Est e verso il meridione nella seconda parte della giornata; la tempistica del peggioramento deve essere confermata, ma in generale avremo piogge più intense al Centro Italia e vento in intensificazione. La giornata peggiore dovrebbe essere lunedì 3 aprile, quando un vortice di bassa pressione, un ciclone molto profondo, causerà maltempo estremo al Sud e sul Medio Adriatico, con venti di burrasca su gran parte dell’Italia.

Continua a leggere

Salute

Covid, variante Arturo: nessun allarme in Italia

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuti
image_pdfimage_print

C’è una nuova variante COVID-19 che preoccupa l’Italia. Gli esperti l’hanno già battezzata Arturo (Arcturus), come la gigante rossa che è la stella più luminosa della costellazione del Boote, la quarta più brillante del cielo. E’ XBB.1.16, l’ultima variante ricombinante di Omicron.

I riflettori si sono accesi su di lei perché il nuovo picco di Covid che si sta registrando in India potrebbe essere imputabile alla sua presenza significativa rilevata. Il pediatra Vipin M. Vashishtha, ex coordinatore dell’Accademia indiana di pediatria e componente dell’iniziativa Vaccine Safety Net (Vsn) dell’Organizzazione mondiale della sanità, segnala in un tweet il primo caso intercettato in Cina e spiega che al momento il sottolignaggio è stato rilevato in 17 Paesi, compreso Canada e Singapore, per un totale di 474 isolamenti.

Per l’esperto va tenuta d’occhio la situazione indiana, per capire se questo mutante riesce a superare l’immunità di una popolazione che ha affrontato diverse varianti, da Centaurus a Kraken. L’attenzione nel Paese è alta dopo che per la prima volta nel 2023 si è arrivati a superare quota 1.100 casi giornalieri, anche se il trend di ricoveri e mortalità al momento non risulterebbe preoccupante secondo alcuni esperti locali.

Per quanto riguarda Arturo, il rapporto britannico spiega che “è un lignaggio con 3 mutazioni aggiuntive della Spike, trovato sia nel Regno Unito che a livello internazionale”, pur essendo “il numero totale di campioni” ancora basso. L’Oms ancora non cita XBB.1.16, almeno negli ultimi due aggiornamenti settimanali, ma segnala in generale l’elevato peso dei ricombinanti Omicron e della famiglia XBB, così come una quota crescente di sottolignaggi non assegnati. Per l’Italia quindi, al momento, nessun allarme.

Continua a leggere

Castelli Romani

Velletri, Fausto Servadio su ospedale: “Con coerenza sempre in difesa della salute pubblica”

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura < 1 minuti

image_pdfimage_print

 
VELLETRI, SERVADIO SU OSPEDALE: «CON COERENZA, SEMPRE IN DIFESA DELLA SALUTE PUBBLICA»

«Sull’ospedale di Velletri ci sarebbe tanto da dire e ricordare: governava il centrodestra in Regione quando presentai ricorso al Presidente della Repubblica, facemmo i consigli comunali straordinari in piazza, ci opponemmo in ogni sede e riuscimmo a scongiurarne il declassamento da Dea di primo livello a presidio territoriale. Oggi, con le ultime notizie che ci arrivano e che parlano di un nuovo possibile commissariamento della sanità potremmo ritrovarci a dover difendere il nostro ospedale. Siamo pronti ancora una volta a ripercorrere tutto ciò che abbiamo fatto per tutelare la salute di migliaia di persone. Il nosocomio di Velletri è una realtà seria e fondamentale per gli oltre 50 mila abitanti che vi risiedono e non solo perché serve un bacino di utenza di 150 mila persone. Con coerenza manteniamo la posizione di sempre: siamo dalla parte di chi considera l’Ospedale della nostra città un polo fondamentale di riferimento che per nessun motivo deve essere depauperato o subire razionalizzazioni a discapito della nostra salute». Così in una nota il candidato Sindaco di Velletri Fausto Servadio.



Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

SEGUI SU Twitter

I più letti