Rimini: 17enne violentata in discoteca, le amiche filmano tutto e non fanno nulla

di Angelo Barraco
 
Rimini – Una ragazza di 17 anni, completamente ubriaca e priva di autocontrollo, è stata filmata dalle amiche mentre un ragazzo di origini albanese la stuprava nel bagno di una discoteca. Nessuna delle amiche ha fermato quella violenza sessuale che si materializzava sotto gli occhi, che stava trasformando e polverizzando in una sera, la purezza e la serenità di una ragazza che aveva semplicemente bevuto un bicchiere di troppo. Le cosiddette “amiche” della giovane non hanno mosso un dito ma hanno preferito guardare la scena arrampicate nella toilette di fianco in silenzio,  sghignazzando, e filmando tutto con i telefonini per poi diffondere il video su Whatsapp, facendolo diventare virale e annientando per sempre l’immagine di una giovane che ha avuto la sola colpa di non aver avuto a affianco a se persone che non l’hanno aiutata nel momento del bisogno.
 
Indagini La magistratura sta indagando in merito a quanto accaduto. Si cerca di capire se la giovane abbia volutamente esagerato con l’alcol o se la violenza sia iniziata quando la 17enne ha conosciuto il giovane che l’avrebbe indotta a bere per poi trascinarla in bagno e abusarne sessualmente. Quando le fantomatiche amiche si sono accorte dello stupro, non si sono premurate di aiutare la 17enne in difficoltà e in balia di uno sconosciuto che sfruttava il suo stato di incoscienza dovuto al troppo alcol, ma si sono preoccupate esclusivamente di documentare il tutto, ridendo dietro la regia di un film che poteva e doveva essere evitato. Dopo il danno la beffa, il giorno dopo inviano il video alla loro amica, dove appare inerme, in balia di un giovane che ne abusava. Nel video la vittima non viene ripresa in volto.
 
La denuncia La giovane in quel frangente scopre quanto era accaduto la sera prima,  immediatamente si rivolge alla madre e si recano presso i Carabinieri. La magistratura apre un fascicolo per violenza sessuale. Dalle parole della giovane non emergono ulteriori novità in merito a quella sera poiché ha ricordi confusi, gli inquirenti intanto stanno cercando di individuare l’uomo che l’ha violentata. Pochi sono i dettagli emersi dal video, una voce che urla “Scappa” e delle risate in sottofondo che apparterrebbero alle amiche impegnate a filmare.
 
Il ruolo del web Un caso che solleva un polverone in merito alla desensibilizzazione sociale che vige in questo paese, dove la violenza rappresenta l’elemento di affermazione e di supremazia nei confronti di soggetti più deboli e dove l’omertà è legata a principi arcaici e provinciali che fanno da scudo a mentalità materialiste. Il mondo del web rappresenta per molti uno scudo dietro il quale nascondersi e/o rifugiarsi nel momento in cui il mondo reale diventa troppo stretto, privo di stimoli. Quando si chiudono le porte di un’esistenza fatta di luce e colori, i giovani esplorano quelle che sono le infinite vie del web, insidiose e ricche di sorprese che possono portare talvolta ad una crescita culturale di coloro che lo utilizzano con parsimonia e talvolta conducono i giovani ad una lenta regressione. La desensibilizzazione citata poc’anzi, rappresenta uno dei più grandi problemi che dal web si è rapportato alla vita reale, dove i giovani hanno trasformato l’indifferenza di fronte al dolore in elemento di derisione e condivisione con i propri simili, danneggiando irrimediabilmente terze persone. Il potere di internet è noto anche a coloro che non sono pratici di informatica e la diffusione di un video può cagionare danni irreparabili. Bisogna premettere che ognuno è libero di fare ciò che vuole quindi, se un soggetto lo ritiene opportuno, può anche farsi riprendere in atteggiamenti intimi con la consapevolezza di ciò che sta facendo ma se invia il contenuto di ciò che fa  ad amici, deve sempre  tenere bene in mente le possibili conseguenze che tale azione può comportare.  Come è successo nel caso di Tiziana Cantone nel napoletano, giovane 31enne che si è suicidata a seguito della diffusione sul web di un video hard che la vede protagonista in compagnia di un amante. Il video è stato diffuso da alcune amiche-dopo che quest’ultime lo hanno ricevuto dalla ragazza- sui social e nei portali hard. La Procura di Napoli ha aperto un fascicolo per induzione al suicidio. Diversi i commenti sulla rete a seguito della notizia “Non e' il web il lupo cattivo ma chi ne fa uso convinton che dietro un profilo non vi sia nulla di umano e vulnerabile” scrive qualcuno su Twitter, “Se vi indigna il caso di Tiziana Cantone o siete troppo buoni. O troppo ipocriti” scrive qualcun altro.