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"Ripartiamo da Marsala – Pensieri a due ruote” un evento per riscoprire la città

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Tempo di lettura 2 minuti Il primo evento ufficiale organizzato dalla neonata associazione culturale “ReStart – Rinnovamento Etico”

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di Angelo Barraco

Marsala (TP) – Mercoledì 3 agosto si svolgerà a Marsala l’evento “Ripartiamo da Marsala – Pensieri a due ruote” il primo evento ufficiale organizzato dalla neonata associazione culturale “ReStart – Rinnovamento Etico”. Si tratta di una passeggiata in bicicletta aperta a tutta la comunità, con lo scopo di riscoprire le bellezze della città di Marsala. Un percorso pensato per seguire idealmente le antiche mura cittadine, per visitare i luoghi dove la storia, l’arte e la cultura hanno messo radici e hanno trasformato in paradiso questo angolo di terra che si affaccia sul mare. La partenza è prevista alle ore 21:00 dalla centralissima Piazza Loggia, il percorso seguirà in quest’ordine: via Garibaldi, via Sibilla, viale Isonzo, via Colocasio, piazza Marconi, via Amendola, via Mazzini, piazza del Popolo, via Vespri, piazza Mameli, via Sibilla, via Mergellina, lungomare Boeo e con arrivo al Monumento dei Mille. Può partecipare chiunque e tutti coloro che lo faranno avranno inoltre la possibilità di portare una frase, un pensiero, un messaggio dedicato alla città di Marsala. Nel corso delle due soste previste lungo il tragitto verranno scelte le frasi più belle e verranno spiegati i vantaggi dell’utilizzo della bicicletta come mezzo di spostamento. L’evento culturale che porterà i cittadini a riscoprire Marsala non è soltanto una valorizzazione delle bellezze presenti in loco, ma è anche un evento che mira alla sensibilizzazione sul delicatissimo tema dell’ambiente e sullo sviluppo dei mezzi di trasporto alternativi. 
 
Ricordiamo inoltre che “ReStart – Rinnovamento Etico” è un’associazione culturale che nasce dall’idea di un gruppo di giovani professionisti, con lo scopo di dare un contributo alla comunità locale. Lo scopo dell’associazione è quello di dare alla città un rinnovamento che, partendo dall’etica,  punta al coinvolgimento di tutti i settori del territorio che richiedono una rinascita urgente. L’associazione punta alle problematiche che affliggono la città di Marsala, agendo nell’interesse dei cittadini attraverso azioni concrete per il bene della città stessa, per svegliare e stimolare i cittadini dinnanzi ai tanti aspetti che non funzionano. Il progetto nasce anche grazie all’entusiasmo che c’è attorno al progetto Network, una rete di movimenti civici che unisce varie realtà territoriali. Il neopresidente dell’associazione Claudio Montalto ha dichiarato “L’amore per Marsala è quello che ci unisce ed è per questo che vogliamo sin da subito valorizzare il nostro territorio attraverso piccoli eventi che abbiano lo scopo di unire le persone facendo riscoprire ai marsalesi stessi ciò che di bello c’è nella nostra città. La scelta del nome non è casuale>> continua Montalto <<vogliamo ripartire da Marsala, che per molti di noi rappresenta la città in cui siamo nati e cresciuti, per alcuni la città dove abbiamo deciso di ritornare e dove abbiamo scelto di vivere. Marsala ha bisogno di ripartire e noi intendiamo farlo ponendo al centro della nostra attività valori umani e culturali piuttosto che economici. E' necessario un rinnovamento etico se vogliamo davvero cambiare le cose”. 

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Castelli Romani

Asl Roma 6, apre un nuovo ambulatorio per la gestione delle patologie cardiovascolari nelle persone affette da malattia renale cronica

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A partire dal prossimo 19 Marzo 2024, presso l’ambulatorio della UOC di Nefrologia e Dialisi dell’Ospedale dei Castelli, sarà aperto un nuovo ambulatorio per la gestione delle patologie cardiovascolari in pazienti affetti da Malattia Renale Cronica. Il servizio, unico nel suo genere nell’ambito del territorio nazionale per quanto riguarda la nefrologia, si propone di garantire anche ai pazienti con funzione renale compromessa la possibilità di usufruire di terapie di secondo e terzo livello per la cura di patologie cardiovascolari quali l’ipercolesterolemia (in quei pazienti intolleranti alla terapia di prima linea) e lo scompenso cardiaco, nonché di ottimizzare terapie croniche come, ad esempio, quelle riguardanti il trattamento con farmaci anticoagulanti diretti per la prevenzione delle complicanze tromboemboliche della fibrillazione atriale.
“Quest’attività ambulatoriale si propone – spiega il Dott. Luca Di Lullo, Direttore della UOC di Nefrologia e Dialisi dell’Azienda USL Roma 6 – di fornire uno strumento per la gestione terapeutica di patologie croniche di natura cardiovascolare in quei pazienti per i quali la compromissione della funzione renale può creare degli ostacoli alla prescrizione da parte dei Colleghi di altre specialità. I suddetti Colleghi, infatti, potranno ora richiedere, qualora lo desiderino, una visita nefrologica ad hoc e saremo noi Nefrologi ad interfacciarci con loro per stabilire i più corretti regimi di terapia per una popolazione di pazienti particolarmente fragile”.
La richiesta di appuntamento dovrà avvenire tramite RECUP per le prime visite (impegnativa a cura dei Colleghi specialisti in Medicina Interna, Cardiologia ovvero Nefrologia) e con percorso interno per quanto concerne le visite di controllo.

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Castelli Romani

La Regina (Asl Roma 6): Avviare un nuovo umanesimo, puntare sui Leu

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Il 20 marzo giornata studio con esperti in Medical Humanities

“Papa Francesco ci ha insegnato a rimettere al centro la persona e a darle dignità. Non possiamo non dare dignità a chi soffre, perché chi aspetta di essere visitato in corsia non è un numero ma una persona con le sue esperienze, le sue paure e anche le sue potenzialità”. Così Vincenzo Carlo La Regina, direttore sanitario della Asl Roma 6, spiega il cambio di prospettiva che accompagnerà il suo lavoro: “Andare verso un percorso di umanizzazione delle cure, che guarda ai Livelli essenziali di umanizzazione (Leu)”.

“Abbiamo bisogno del paziente nell’alleanza terapeutica per avere un’aderenza della terapia altrimenti rischiamo di non essere efficaci. Oggi c’è bisogno di coraggio- rimarca il medico- per avviare un nuovo umanesimo della salute. Dobbiamo ridefinire anche i percorsi al livello organizzativo partendo dalla sicurezza e creando un’interdipendenza tra umanizzazione e benessere organizzativo degli operatori. Abbiamo intitolato il piano della performance ‘Umanizzare le cure umanizzando l’organizzazione’ perché dobbiamo mettere in campo questa interdipendenza. È difficile riuscire se gli operatori non sono felici- sottolinea La Regina- basti pensare che negli Stati Uniti ci sono i master sulla felicità”.

Il progetto di umanizzazione delle cure nella Roma 6 è partito, quindi, da un percorso formativo all’interno dell’Unità operativa del rischio clinico e della sicurezza delle cure. “Abbiamo trovato 60 facilitatori in tutta l’azienda, e di questi 30 hanno aderito al processo e al progetto dell’umanizzazione delle cure. Il 20 marzo promuoveremo una grande iniziativa nella nostra azienda affinché si inizi un percorso vero e proprio verso i Livelli essenziali di umanizzazione (Leu). Dobbiamo abituarci a selezionare le classi dirigenti anche attraverso coloro che sono aderenti ai Leu. Se non immaginiamo una organizzazione che tenda a questo- afferma il direttore sanitario- è chiaro che non riusciremo a raggiungere l’obiettivo”.

Il 20 marzo la Asl Roma 6 avvierà un confronto con gli esperti in Medical Humanities. “Attraverso questa giornata diamo inizio a un piccolo processo culturale dove gli operatori che hanno deciso volontariamente e gratuitamente di intraprendere questo percorso, potranno aiutarci a verificare il livello di umanizzazione presente nei reparti. C’è un metodo sviluppato dall’Agenas nel 2011 che può essere utilizzato per verificare da 1 a 100 il livello di umanizzazione, dato che in alcuni reparti è difficilissimo anche visitare i pazienti al di là del Covid. Attraverso la somministrazione di questionari reparto per reparto potremo capire dove agire per elevare i Leu”.

Gli operatori coinvolti sono medici, infermieri, oss e tutti coloro che producono e forniscono assistenza. “Un mondo che deve cambiare modo di interagire con chi non è più un numero, ma è una persona con la sua dignità, le sue debolezze e le sue potenzialità. Dobbiamo rispettare quella persona che in quel momento è fragile” dice La Regina.

Un nuovo umanesimo parte da un nuovo paradigma: agire sul modello culturale e alzare il livello delle persone che devono essere assistite a domicilio, “portandole al 10%. Il Pnrr ci viene incontro- conclude- il luogo di cura deve diventare la casa perché c’è tanta inappropriatezza nelle cure e la maggior parte delle patologie sono croniche, per cui la cronicità si deve risolvere sul territorio. Quella è già umanizzazione”.

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Politica

Spiopoli, Meloni: “Bisogna arrivare fino in fondo”

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Sulla vicenda dei presunti dossieraggi Giorgia Mloni ha detto “Oggi sta lavorando la commissione Antimafia, che ha poteri di inchiesta. Bisogna vedere dove riesce ad arrivare la commissione Antimafia, poi valutare se c’è bisogno di qualcos’altro. È anche un tema di tempistiche, per istituire una nuova commissione ci vuole qualche mese. Oggi abbiamo già una commissione che ci sta lavorando e bisogna farla lavorare nel miglior modo possibile. All’esito del lavoro della commissione Antimafia va valutato se servono altri strumenti”. La Premier ha aggiunto: “Il punto è che bisogna arrivare fino in fondo. Quello che sta emergendo è obiettivamente incredibile e vergognoso per uno stato di diritto”, ha affermato la premier rispondendo a chi le domandava se serve una commissione parlamentare di inchiesta sulla vicenda dei presunti dossieraggi.

Cafiero de Raho: ‘Additano me per attaccare l’opposizione’

“Si rileva chiaramente che tutti gli accessi sono stati fatti fuori dalla Direzione nazionale e che sono evidentemente tutti strumentali perché il controllo su quel settore lo avevano altri ed è evidente che una Procura importante, come la Procura nazionale, ha tante e tali articolazioni, finalità e campi in cui ci si muove che, additare me è soltanto un modo per attaccare l’opposizione che è comunque al di fuori di qualunque congegno dossieristico come quello che è avvenuto, se effettivamente è avvenuto. Credo che l’opinione pubblica lo capisca benissimo”. Lo ha detto Federico Cafiero De Raho, deputato del M5s ed ex procuratore nazionale Antimafia, in merito agli attacchi a lui rivolti da esponenti della maggioranza per la vicenda che ha portato all’inchiesta di Perugia.

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