Rivoluzione sonora, l'iPod di Apple compie 15 anni

 

di Francesco Pellegrino Lise

 

Il 23 ottobre del 2001 è una data importante per il mondo della musica, quel giorno infatti veniva rivelato al mondo il primo modello di iPod. Grazie a questo rivoluzionario dispositivo, oggi, 15 anni dopo il suo debutto, tutti ascoltiamo la musica in maniera differente e con un ventaglio di scelta davvero incredibile. Avere migliaia se non milioni di canzoni a disposizione a portata di un semplice tocco è diventata la normalità. Ma prima del suo lancio invece i primi rudimentali lettori mp3, i cd e nel migliore dei casi i cd mp3 erano la soluzione per chi voleva ascoltare più brani senza dover cambiare supporto di continuo. Grazie all’invenzione di Jobs, avere 1000 canzoni in tasca, ossia quante ne potevano contenere i 5 GB del primo modello, era una vera svolta. Il Ceo della Mela Morsicata aveva capito che gli mp3 e i lettori digitali erano prodotti destinati a non avere successo: brutti, scomodi e difficili da usare. Bisognava rendere tutto più semplice e attraente. Un bel design, e poche cose da fare sono state le qualità di base che hanno portato così il device Apple al successo. Per avere tutta la musica che si voleva infatti bastava attaccare l’iPod al computer e il gioco era fatto.

 

 

Ma niente purtroppo è eterno. Il declino del piccolo device della mela ebbe inizio con l’introduzione dell’iPhone. Steve Jobs, nel 2007, lo presenta infatti come il miglior iPod di sempre. Ma l’iPod Touch (il modello in circolazione quegli anni) non ha più niente del vecchio iPod, che ora si fregia dell’aggettivo “classic”. La ghiera cliccabile scompare, sia nel modello base, lo Shuffle, sia in quello top: rimane nel Nano, che è il vero erede dell’iPod. Fino al 2010, quando anche il piccolo lettore Apple si converte al touch e adotta un’interfaccia simile a iOS. Oggi per Apple l’iPod non è più una fonte importante di guadagni, anche se la supremazia di Cupertino sul mercato dei riproduttori di file digitali continua incontrastata, con oltre il 75 per cento negli Usa. Il 9 settembre 2014, giorno in cui debutta l'Apple Watch, l'iPod Classic va in pensione senza nemmeno un annuncio ufficiale. Non veniva più aggiornato dal settembre 2009 e il design non cambiava dal 2004. Era l'ultimo con hard disk tradizionale, arrivato nel frattempo a 160 GB. Adesso il lettore musicale di Apple non esiste più e la musica si ascolta direttamente su iPhone, ma il successo del primo iPod ha costretto tutti i produttori di hardware a replicare il modello, ad imitarlo prima, e a integrarlo successivamente nei propri telefoni cellulari. Una vera rivoluzione che anche in questo caso porta l’indelebile marchio del genio visionario di Steve Jobs.