ROBERTA RAGUSA: ECCO QUANTO DICHIARATO DAI FIGLI NEGLI ATTI DEL PROCESSO

di Angelo Barraco

Roberta Ragusa scompare la notte tra il 13 e il 14 gennaio 2012 da Gello di San Giuliano, Pisa. Indagato per la sua scomparsa è il marito Antonio Logli, accusato di omicidio volontario e distruzione di cadavere. I figli hanno fatto delle dichiarazioni agli inquirenti in merito alle dinamiche familiari, sia il figlio Daniele Logli, ormai maggiorenne, che la piccola. Ecco quanto dichiara Daniele Logli negli atti del processo: “La giornata precedente la scomparsa di mia madre, devo dire che l'ho trovata serena e comunque dello stesso umore degli altri giorni, Mia mamma era normalissima, mi sembrava tranquilla, come tutti gli altri giorni, nulla che potesse far pensare all'idea di allontanarsi”. Anche la sorella più piccola è stata ascoltata ed ecco quanto dichiara: “La sera precedente alla scomparsa di mia madre, io ero con lei in autoscuola e lei era intenta a chiudere i conti. Poi siamo andate a casa, lei ha preparato la cena, io nel frattempo guardavo un po' di tv. Mia madre mi sembrava tranquilla. Dopo cena si era fatto il programma per il giorno successivo, eravamo intenzionate ad andare a comprare le scarpe per me, poi saremmo dovute andare a trovare la zia di mia madre, Adriana, quella di 95 anni. Comunque quella sera, mentre io vedevo la tv nella sua camera, lei è entrata e si è messa il pigiama rosa chiaro, con maglia a cerniera riportante un numero in colore bianco, ha indossato delle ciabatte. Quando ero in camera da letto di mia madre, ricordo che lei venne e mi diede un bacio dicendomi che mi avrebbe raggiunta dopo poco, testuale 'io adesso arrivo'. Mio padre era in soffitta. La mattina mi sono svegliata nel mio letto…”. Nessuno dei due figli, nelle rispettive dichiarazioni, parla di probabile allontanamento volontario.