Roberta Ragusa: tensione in aula per la sentenza su Antonio Logli


di Angelo Barraco
 
PISA – C’è grande attesa e fermento al Tribunale di Pisa per la lettura della sentenza che oggi decreterà l’innocenza o la colpevolezza di Antonio Logli, marito di Roberta Ragusa e imputato per omicidio volontario e occultamento di cadavere. Un processo che si svolge con rito abbreviato e che stamane ha avuto il suo tanto atteso inizio dinnanzi al Gup Elsa Laderesta, che ha ascoltato la replica del Pm Aldo Mantovani che ha chiesto per Logli una condanna a 30 anni, che sarà ridotta a 20 per la scelta del rito abbreviato che comporta la riduzione di un terzo della pena prevista.
 
Il Pm ha motivato inoltre la richiesta di custodia cautelare in carcere con pericolo di fuga e reiterazione di reato. In aula sono presenti le cugine di Roberta che da anni attendono impazienti verità e giustizia per la loro congiunta. La famiglia di Antonio Logli invece attente l’esito della sentenza, che è prevista per le ore 13, a casa. Tanti i giornalisti e i curiosi che passano di fronte l’aula di Tribunale per carpire nuovi ulteriori sviluppi in merito a quello che si preannuncia il processo dell’anno. Il Giudice Elsa Iadaresta intanto si è ritirato in camera di consiglio per decidere sulla richiesta di condanna e relativa custodia cautelare in carcere.