ROCCA DI PAPA, BILANCIO: AUMENTA L'IMU SULLA SECONDA CASA

Redazione

Rocca di Papa (RM) – Quello che si nota è che sempre più Comuni fanno fatica ad approvare i bilanci e li approvano con maggiore ritardo rispetto agli scorsi anni. Comunque Rocca di papa sembra aver mantenuto una certa stabilità anche se, è evidente, non sono mancati tagli e aumenti di qualche tassa. Ma è anche da evidenziare l'estinzione di mutui. Andiamo a vedere. E’ stato approvato ieri in consiglio comunale il bilancio di previsione per l’anno 2013, seguendo le linee guida già tracciate negli anni precedenti dando priorità ai servizi sociali e al sostegno alla persona, rispettando al contempo il patto di stabilità e il limite di indebitamento dell’Ente.
Il drastico taglio dei trasferimenti erariali da parte dello Stato hanno imposto un aumento della pressione fiscale relativamente alle aliquote Imu sulle seconde case ed altri fabbricati e all’addizionale comunale Irpef, di un punto percentuale. Basti pensare che nell’ultimo quadriennio i trasferimenti erariali sono passati da oltre 2 milioni e 600 mila euro del 2010 a poco più di 220 mila euro del 2013.
Per non gravare ulteriormente sulle tasche dei cittadini, però, si è deciso di non applicare la Tares, che avrebbe comportato un aumento dell’imposizione fiscale di oltre 600 mila euro, rimanendo dunque alla Tarsu.
Sulla scia del risparmio è stato operato un ulteriore taglio alle spesa corrente rispetto agli impegni dell’anno 2012 per circa 200 mila euro. Ad esempio le spese per studi, consulenze, mostre e convegni sono state abbattute per oltre l’85% rispetto agli anni precedenti (101.386,46 euro nel 2009 e 12.167 euro nel 2013).
Attraverso la vendita della farmacia comunale invece si è proceduto all’estinzione anticipata del mutuo relativo alla realizzazione della scuola materna dei Campi d’Annibale per circa 440 mila euro, generando così un risparmio annuo di circa 40 mila euro tra quota capitale e interesse per 13 anni. Grazie a questa manovra si può affermare che l’istituto scolastico è interamente di proprietà comunale.
Nel corso dell’anno 2013 l’Amministrazione attraverso il decreto legge 35/2013 ha assunto con la Cassa Depositi e Prestiti l’anticipazione di liquidità per 6.250.141,96, dando così una boccata d’ossigeno alle imprese fornitrici di servizi ed opere nei confronti dell’Ente.

Con l’approvazione del bilancio si è anche provveduto a rivedere il piano di alienazione e valorizzazione dei beni comunali, dal quale sono state escluse le particelle forestali interessate così come richiesto dai cittadini.
E’ stata, infine, data attuazione alla norma contenuta del decreto legge 95/2012 riguardante il Fondo Svalutazione Crediti, che ammonta a 1.667.000, al fine di avvicinarci il più possibile all’importante appuntamento del 2015 quando la cassa e la competenza dell’Ente dovranno coincidere, relativamente all’armonizzazione dei sistemi contabili.
“Il bilancio di previsione 2013 – afferma l’assessore di riferimento Maurizio Querini – è stato strutturato all’interno di una situazione di estrema incertezza e di un difficile contesto economico che ci ha portato ad approvare la manovra finanziaria praticamente a fine anno. Lo Stato centrale ha perso tempo su questioni importanti per le casse comunali, come l’abolizione o meno dell’Imu, la rivisitazione della Tares e la quantificazione dei trasferimenti. Tutte queste circostanze non ci hanno permesso di programmare per tempo il nostro bilancio.
E’ doveroso ricordare comunque la frenetica evoluzione normativa degli ultimi anni che, con la spending review, passando per il fondo svalutazione crediti fino ad arrivare all’armonizzazione dei conti del 2015, sta portando a una vera e propria rivoluzione culturale sul modo di amministrare la Cosa pubblica. E’ giunta l’ora di impegnarsi solo se si ha la consapevolezza di poter pagare. Ovviamente è un percorso difficile, ma strettamente necessario, se non vogliamo che il sistema Paese fallisca. Negli ultimi decenni abbiamo vissuto oltre le nostre possibilità generando così un enorme debito pubblico non più sostenibile, e quindi le soluzioni non più rimandabili”.