Rocca di Papa, l’ex vice sindaco Giannone in un esposto: “Affidamenti diretti a parenti di dirigenti”

ROCCA DI PAPA (RM) – A gennaio scorso è stato affidato un incarico al marito di una dirigente dell’Ufficio Urbanistica. Questo il contenuto di un esposto presentato il 19 marzo scorso alla Guardia di Finanza di Frascati dall’ex vicesindaco e assessore all’Urbanistica di Rocca di Papa Veronica Giannone. L’attuale sindaco civico Emanuele Crestini le ha tolto le deleghe circa sei mesi e lei ha diffuso un video di denuncia sul “malaffare e corruzione” che ha colpito la cittadina castellana.

Nell’esposto di Giannone viene raccontato un fatto in particolare

La Regione Lazio ha stanziato al Comune di Rocca di Papa un contributo di circa 20 mila e 250 euro per un programma di indagini di microzonazione sismica e condizione limite dell’emergenza. A questi soldi il Comune contribuisce con altri 6 mila e 750 euro per un importo complessivo di 27 mila euro. Un cifra che prevede, una consultazione di almeno 5 ditte, sottolinea la Giannone nell’esposto, in quanto “gli affidamenti diretti sono previsti per incarichi inferiori a 10 mila euro”.

Il fatto

A luglio , vengono protocollate in Comune ben due manifestazioni d’interesse per l’affidamento di quell’incarico. La seconda proposta arriva dal marito della dirigente dell’ufficio Urbanistica Elisabetta Santangeli impiegata nello stesso settore interessato dall’affidamento dell’incarico. Il 6 novembre la Giunta, su proposta dell’Assessore all’Ambiente Veronica Cimino, approva l’adesione al contributo e dà mandato al responsabile del settore Ambiente Luigi de Minicis di procedere all’affidamento dell’incarico. Il giorno dopo la delibera è la dirigente Santangeli a compilare nel suo ufficio la determina dirigenziale deliberata dalla Giunta che affiderà l’incarico a suo marito, il geologo Rocco Sarli. L’atto è stato firmato il 22 gennaio scorso dal responsabile del settore Ambiente Luigi de Minicis il quale con affidamento diretto ha conferito ufficialmente l’incarico al coniuge della dirigente Santangeli.

Le considerazioni dell’ex vice sindaco e assessore all’Urbanistica di Rocca di Papa Veronica Giannone a margine dell’esposto

In primis la singolarità del fatto che il sindaco Emanuele Crestini abbia ricevuto la manifestazione d’interesse dallo studio del marito della dirigente prima ancora la delibera di indirizzo della giunta e la determina di incarico. Poi che lo stesso signore è già stato destinatario di altri incarichi con affidamento diretto e di natura fiduciaria. E che, tra le altre evidenze, c’è una relazione del Ministero Economia e Finanza evidenzia un sistema collaudato di affidamento non in linea con trattato Ue e direttive comunitarie.

L’ex vicesindaco fa sapere di questo esposto poche ore prima del consiglio Comunale previsto per oggi sull’approvazione del bilancio

È il secondo tentativo di approvazione del bilancio dopo gli eventi dell’ultima seduta incandescente della settimana scorsa in cui c’è stato il passaggio all’opposizione dei tre consiglieri Lorenzo Romei, Roberta Carnevali e il presidente del consiglio Massimiliano Calcagni. E il bilancio non è stato approvato perché Crestini, dopo la bocciatura di otto consiglieri di minoranza a un punto propedeutico al bilancio di previsione, ha lasciato l’aula insieme ai suoi della maggioranza. Mancavano i numeri: 8 consiglieri contro 8 dell’opposizione che sarebbero stati nove se fosse stato presente Danilo Romei.

Giannone affonda sul sindaco

“Crestini ha detto che il Mef ha evidenziato molte irregolarità fra cui illegittimi affidamenti diretti di lavori pubblici, appalti dichiarati illegali. – Dice l’ex vice sindaco e assessore all’Urbanistica – La cosa sconcertante – prosegue Giannone – è che oggi il sindaco agisce sulla scia dei suoi predecessori. La determina incriminante che rifiutai di portare in Giunta come organo proponente, infatti rappresenta la perfetta continuità con un sistema politico che favorisce logiche personalistiche diviso tra i vecchi affari e nuovi appetiti, non solo dei politici, ma di tutti coloro che in quel sistema ci sguazzano da anni”.

La replica del sindaco Emanuele Crestini

“Non sono a conoscenza di casi come quelli a cui si riferisce. – Dice il sindaco di Rocca di Papa – Il “modus operandi” della nostra Amministrazione – prosegue Crestini – è basato sull’attenta osservanza delle leggi e delle norme che regolano la vita amministrativa dell’Ente comunale e che ne garantiscono non solo la piena legittimità, ma anche l’attuazione dei principi di trasparenza. La signora Veronica Giannone, che da quanto apprendo denuncerebbe delle irregolarità, si è segnalata da mesi per un ostruzionismo personale nei confronti di questa Amministrazione. Da rilevare che, dopo tanto tempo, le sue accuse e denunce hanno portato a un nulla di fatto. Giannone è stata vicesindaco, con responsabilità dirette e importanti per questa Amministrazione. Dal momento in cui sono stato costretto a rimuoverla dall’incarico, si è scagliata contro i suoi ex compagni politici. Un “modus operandi” visto tante volte, la cui psicologia ha alla base l’inconfessabile consapevolezza della sua incapacità, che lei vede riflessa negli altri. La politica – conclude il primo cittadino – è fatta di idee e impegno quotidiano. Per altri è solo una vetrina per le proprie manie di protagonismo”.