Rocca di Papa: governo Crestini verso le forche caudine del Consiglio comunale

ROCCA DI PAPA (RM) – Giornata decisiva quella di domani per il governo di Rocca di Papa. All’ordine del giorno del Consiglio comunale c’è l’approvazione, al secondo tentativo, del bilancio dopo gli eventi andati in scena nell’ultima seduta consiliare in cui c’è stato il passaggio all’opposizione dei tre consiglieri Lorenzo Romei, Roberta Carnevali e del presidente del consiglio Massimiliano Calcagni. E il bilancio non è stato approvato perché il sindaco Emanuele Crestini, dopo la bocciatura di otto consiglieri di minoranza a un punto propedeutico al bilancio di previsione, ha lasciato l’aula insieme ai suoi della maggioranza. È chiaro che non c’erano i numeri: 8 consiglieri di maggioranza contro 8 dell’opposizione che sarebbero stati nove se fosse stato presente Danilo Romei Adesso occorre attendere la seduta di domani per capire quale sarà il futuro della giunta Crestini.

 Nel frattempo l’assessore al Bilancio Vincenzo Rossetti ha sottolineato alcuni aspetti:

“Intanto – ha detto Rossetti – non ho paura di perdere nessuna poltrona e dico che qualora dovesse arrivare il commissario si troverebbe un bilancio sano, in equilibrio, come prevede la legge. Come cittadino non posso che dispiacermi se un organo istituzionale come il sindaco e la sua giunta dovessero decadere per motivi che prescindono dal bilancio in se e per sé. In ultimo – conclude Rossetti – ci sono rimasto male rispetto alle accuse di Romei che dice di essere stato minacciato da qualcuno che avrebbe voluto minare la sua libertà di mandato. Facesse i nomi, io non ci sto e annuncio che andrò in Procura perché non voglio essere coinvolto in situazioni poco chiare, laddove ci fossero ombre di minacce fatte da qualcuno a qualcun altro o presunte pressioni politiche”.

E l’ex vicesindaco Veronica Giannone, a cui l’attuale primo cittadino Emanuele Crestini ha tolto le deleghe sei mesi fa avverte:

“Il Consiglio è stato convocato per venerdi 13 aprile, – dice Giannone – una convocazione ex novo che fa superare i termini di legge fissati al 31 marzo come termine ultimo per approvare il bilancio previsionale. Ad oggi siamo già ben oltre i termini. Malgrado le smentite colleriche, pervenute dall’assessore al bilancio del Comune di Rocca di Papa sui social network, Vincenzo Rossetti, di fatto il bilancio non è stato approvato; a far data dal 1 aprile sarebbe dovuta infatti partire una diffida preventiva del Prefetto Paola Basilone. Una eventuale concessione di proroga oltre il 31 marzo, seppur ammissibile, chiarita anche in una nota del Ministero dell’Interno, rappresenta di fatto un conferimento oltre i termini”.

Botta e risposta tra ex sindaco e sindaco

L’ex sindaco Pasquale Boccia: “La maggioranza Crestini non ce l’ha più”

E in attesa del Consiglio comunale di domani è botta e risposta tra sindaco ed ex sindaco. “Crestini – ha detto Pasquale Boccia – non deve rispondere a Pasquale Boccia ma ai tre protagonisti della sua maggioranza che si sono fisicamente seduti tra i banchi dell’opposizione – chiaro riferimento da parte dell’ex primo cittadino a Massimiliano Calcagni, Lorenzo Romei e Roberta Carnevali. – E’ ovvio – ha aggiunto Boccia – che la maggioranza Crestini non ce l’ha più: quando i suoi ex consiglieri di maggioranza parlano di intimidazioni, pressioni, minacce fanno accuse pesanti ed il sindaco invece di pensare a questo pensa solo ad offendere e mistificare i fatti. Stavolta non finisce qui”.

Emanuele Crestini: “Accendere mutui era una pratica usuale per Boccia”

“Veniamo accusati di non essere in grado di amministrare il paese, ma forse ignora i quasi 3 milioni di euro, a fondo perduto, che già siamo riusciti a portare a Rocca di Papa, cifra che sarà investita nei prossimi mesi in numerosi progetti al servizio della cittadinanza. – Ha detto il primo cittadino di Rocca di Papa in risposta alle accuse lanciate dall’ex sindaco – Grazie alla competenza e all’impegno dell’Amministrazione, assistita dagli uffici comunali, stiamo per portare a compimento tutto ciò senza chiedere nessun prestito. Sottolineo questo aspetto – ha proseguito Emanuele Crestini – perché accendere mutui era una pratica usuale per Boccia. L’ex sindaco è arrivato a chiedere oltre 9 milioni di mutui per l’ordinaria amministrazione, condannando i cittadini a pagare questi debiti fino al 2044 (Delibere di Giunta n. 55/2013, n. 66/2014 e n. 124/2014). Un debito che rappresenta un grave fardello che pesa quotidianamente sulle scelte che il Comune è chiamato a prendere. Per questo abbiamo scelto di partire da qui, dalla riduzione del debito. A oggi, in meno di 2 anni, siamo riusciti ad abbassarlo di oltre 1.200.000 euro. E mentre stiamo cercando di risollevare Rocca di Papa dalle macerie, Boccia continua imperterrito a formulare le sue accuse dall’alto della sua “competenza”, spacciandosi per salvatore della patria. Ma a questo punto sorge spontanea una domanda: come mai Rocca di Papa è povera e distrutta? Forse, – ha concluso il sindaco – se avesse gestito bene i soldi dei cittadini, il nostro paese sarebbe un posto migliore. Migliore per tutti e non per pochi”.