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Roma

ROCCA DI PAPA: TROPPO IL FANGO DELLA MINORANZA E ALLORA IL VICESINDACO CHE FA? SI DIMETTE

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Tempo di lettura 4 minuti Barbante: ”Attacchi di un’inaudita bassezza morale”

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Redazione


Rocca di Papa (RM)
– A seguito di reiterati attacchi provenienti dalla minoranza e da alcuni esponenti cittadini sulla presunta incompatibilità alla carica, il vicesindaco e assessore all’Ambiente Roberto Barbante ha riconsegnato le deleghe nelle mani del sindaco. Una decisione sofferta ma necessaria per la serenità personale, e soprattutto familiare, che l’esponente della maggioranza, dopo anni di impegno politico e istituzionale, ha spiegato in un’argomentata e sentita missiva indirizzata al primo cittadino.
“In uno degli ultimi consigli – scrive Barbante – è stata presentata una mozione il cui contenuto riferisce di una presunta incompatibilità tra il ruolo di assessore e vicesindaco e la libera professione di geometra, orchestrata dai soliti “professionisti della politica” solo per colpire chi, come il sottoscritto, ha dimostrato con i fatti e con le proprie azioni quotidiane di amare veramente questo paese e di volersi impegnare unicamente per la sua crescita. Un gesto di inaudita bassezza morale e politica che non si era mai verificato nella storia del nostro paese; ciò dimostra come ormai la politica abbia raggiunto il livello più basso degli ultimi anni e come rimane incarnata, in taluni personaggi, la logica dell’invidia, dell’odio e del pregiudizio fine a se stesso.
Univoci, al contrario, sono gli orientamenti giurisprudenziali, le tante sentenze dei Tar e del Consiglio di Stato, che vanno in direzione diametralmente opposta a quella falsamente rappresentata da questi “politicanti di professione e indiscussi maestri del male”. Infatti la norma, a cui tali personaggi si sono affidati per compiere la loro “vendetta personale e politica”, non rappresenta alcuna ipotesi di incompatibilità per l’amministratore, bensì disciplina semplicemente l’attività professionale privata dei titolari di cariche pubbliche nell’ambito del territorio da essi amministrato senza che questi decadano dalla carica elettiva ricoperta (così il Dipartimento per gli Affari interni e territoriali del ministero dell’Interno nel parere del 29.03.2004. Si vedano inoltre i pareri, di analogo tenore, del 28.06.2004, del 10.05.2005 e del 23.01.2009). Ed ancora, come chiarito ripetutamente dal Dipartimento per gli Affari interni e territoriali del ministero dell’Interno, “il dovere di astensione dall’ esercizio di attività libero professionale di cui si discute non costituisce neppure un’ulteriore ipotesi di incompatibilità, bensì un precetto generale di comportamento cui uniformarsi”.
Pertanto, nonostante la norma non preveda alcuna ipotesi di incompatibilità tra il ruolo di amministratore e l’attività professionale, per il senso di responsabilità e la sensibilità istituzionale che mi ha sempre contraddistinto, al fine di rimuovere qualsiasi dubbio sulla mia correttezza, trasparenza ed onorabilità personale, professionale e politica nonché per tutelare l’immagine dell’amministrazione e dell’intera istituzione comunale ho ritenuto opportuno, doveroso e corretto rinunciare a tutti gli incarichi amministrativi sinora ricoperti. Ho deciso di farlo da uomo libero, dimostrando a chi di dovere l’assoluta inesistenza di qualsivoglia interesse correlato alla mia attività professionale, o di quella bramosia di potere o di poltrone rispetto a chi, invece, fa di tutto per averle e ad altri che dopo averle perse fanno ancora di peggio per riconquistarla. A questi “prestigiatori della politica” vorrei ricordare che quelle poltrone devono essere lo strumento, non per realizzare le proprie aspirazioni, ma per contribuire concretamente con idee e progetti , e più di ogni altra cosa, con tutto l’orgoglio possibile a far crescere la propria comunità.
Ritengo, di aver fatto tutto quanto era nelle mie possibilità e di aver espletato i miei doveri di Vicesindaco ed Assessore con lealtà, trasparenza, serietà e rispetto verso tutti. E senza seguire logiche personalistiche o tattiche politiche che hanno dato prova, come nel passato, del loro totale fallimento. Credo pertanto, per il rispetto che porto verso tutti Voi, che non sarebbe giusto continuare a occupare postazioni di visibilità e di responsabilità senza quella serenità e quell’entusiasmo che oggi non sento più di avere.
Ho inoltre percepito che i quotidiani dubbi creati da un'esposizione mediatica oltre ogni misura avrebbero potuto gettare un'ombra sulla bontà delle scelte di questa amministrazione. Non ti nascondo che anche la sofferenza di mia moglie e dei miei familiari in questa vicenda mi hanno molto interrogato su come ridurre la loro esposizione mediatica.
Per le ragioni che ti ho brevemente esposto con grande sofferenza ritengo, quindi, dato il nostro rapporto personale e politico, di rassegnarti le mie dimissioni irrevocabili così da impedire che in qualsiasi maniera possano essere adombrate insinuazioni sull'Ente e sull'operato della tua Amministrazione.
Consapevole che l’operato di quest’amministrazione, dal 2002 a tutt’oggi, è andato sempre e solamente nella direzione del bene comune e del soddisfacimento delle legittime aspettativa e rivendicazioni della cittadinanza , ne sono prova le opere pubbliche realizzate , colmando un gap di 50 anni di immobilismo;
Che ognuno di noi ha la responsabilità politica, civile e morale di rispettare il mandato elettorale ricevuto direttamente dal popolo;
in piena coscienza rinnovando l’incondizionata fiducia al Sindaco e all’intera maggioranza, garantendo un costante impegno, anche da consigliere ,consapevole che questa mia decisione, ancorché sofferta, è la più saggia che in questo particolare momento potessi prendere, rassegno le mie dimissioni da Assessore Comunale e Vice Sindaco, rimettendo nelle Tue mani le deleghe che mi avevi attribuito, ringraziandoti per la grande fiducia riposta nei miei confronti.

Ringrazio i colleghi assessori, ai quali mi lega un sentimento di profonda stima e amicizia: persone splendide, oneste, trasparenti. In Giunta si è sempre lavorato in piena armonia, in un clima di grande disponibilità, condividendo le scelte, operando nella massima trasparenza e nel rigoroso rispetto della legalità, con l’unico obiettivo di dare risposte ai problemi dei Rocchegiani.
Profondamente rammaricato ma con la speranza che questa mia scelta possa ridare nuovo impulso e operatività alla futura azione amministrativa e nel ringraziare di vero cuore quanti mi sono stati vicino collaborando con me con lealtà, rispetto e spirito di sacrificio, rivolgo al sindaco, alla maggioranza e all’intera struttura comunale il mio più grande e sincero augurio di un proficuo lavoro nell’esclusivo interesse di tutta la comunità rocchegiana” .
 

Cronaca

Roma, Tor Sapienza: Rider picchiato e derubato della bici elettrica da banda di ragazzini

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ROMA – I Carabinieri della Stazione di Roma Tor Sapienza hanno dato esecuzione ad un’ordinanza della custodia cautelare del collocamento in comunità, emessa dal G.I.P. del Tribunale per i minorenni di Roma, su richiesta della locale Procura della Repubblica per i minorenni, nei confronti di 4 indagati, gravemente indiziati a vario titolo dei reati di rapina e lesioni personali aggravate in concorso nonché, per uno dei soggetti coinvolti, di minaccia aggravata con finalità di discriminazione o di odio etnico.
L’episodio è avvenuto in Piazzale Pino Pascali, periferia Est della Capitale, lo scorso 12 novembre 2023, ai danni di un rider di origine africana, senza fissa dimora. Nella circostanza, lo straniero è stato accerchiato da un gruppo di 5 giovani minorenni che, dopo il primo approccio hanno iniziato a picchiarlo colpendolo ripetutamente con calci e pugni e anche a bastonate al volto e al corpo, lasciando dolorante e sanguinante a terra, rubandogli anche la bicicletta elettrica.
Il rider, tuttavia, è riuscito a comporre il numero di emergenza 112, e a fornire una preliminare descrizione di alcuni componenti della banda alla pattuglia dei Carabinieri intervenuta sul posto.
A seguito delle immediate ricerche in zona, dopo pochi minuti, i militari sono riusciti a identificare 2 ragazzi minorenni, corrispondenti alle sommarie informazioni fornite dalla vittima, entrambi con precedenti per reati contro la persona e il patrimonio, i quali fin da subito non sono riusciti a fornire una valida giustificazione sulla loro presenza in zona. Accompagnati per accertamenti, giunti in caserma, alla vista del rider, hanno iniziato subito ad inveirgli contro, pronunciando frasi a sfondo razziale e minacce di morte.
Nel prosieguo delle indagini, le rivelazioni dei minori sottoposti a controllo, corredate da riscontri e riconoscimenti fotografici degli altri coetanei, con i quali gli stessi si accompagnavano la sera dell’aggressione, hanno consentito di delineare un quadro chiaro circa le dinamiche del pestaggio e le responsabilità in capo a ciascuno dei relativi autori.
L’Autorità Giudiziaria concordando l’attività condotta dai Carabinieri, ha disposto la custodia cautelare presso I.P.M per due dei cinque teenagers, riconosciuti quali componenti del gruppo di minori italiani e stranieri autori dell’azione criminosa, in virtù della relativa spregiudicatezza e pericolosità sociale. A due degli indagati, ai quali è stato riconosciuto un ruolo minoritario nella commissione del reato, saranno collocati in una Comunità individuata dal Centro per la Giustizia Minorile di Roma, mentre l’ultimo partecipante, anch’esso individuato ed identificato, non è risultato di alcun provvedimento in quanto non imputabile.
Il rider, invece, a causa delle lesioni subite durante l’agguato, trasportato presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Umberto I° di Roma, i medici hanno riscontrato contusioni multiple al capo, al gomito, al piede e polso destro con una prognosi di 20 gg.

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Castelli Romani

“Firmitas, utilitas, venustas”: a Frascati il convegno per la rinascita di un’architettura umana

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Villa Falconieri dal 26 al 28 aprile

“Tutte queste costruzioni devono avere requisiti di solidità, utilità e bellezza.
Avranno solidità quando le fondamenta, costruite con materiali scelti con cura e senza parsimonia, poggeranno profondamente e saldamente sul terreno sottostante; utilità, quando la distribuzione dello spazio interno di ciascun edificio di qualsiasi genere sarà corretta e pratica all’uso; bellezza, infine quando l’aspetto dell’opera sarà piacevole per l’armoniosa proporzione delle parti che si ottiene con l’avveduto calcolo delle simmetrie”

Vitruvio nel “De Architectura” sviluppa un concetto costruttivo che può essere racchiuso in tre semplici parole “Firmitas, utilitas, venustas” – solidità, funzione, bellezza – e partendo proprio da queste tre espressioni l’accademia Vivarium Novum di Frascati, nell’incantevole cornice di Villa Falconieri dal 26 al 28 aprile, terrà un Convegno dal titolo “Firmitas, utilitas, venustas: per la rinascita di un’architettura umana”.

Iniziativa estremamente lodevole patrocinata da School of Architecture della Notre Dame University, dal movimento internazionale New traditional architecture, dall’Università degli studi di Roma “Tor Vergata”, dal FAI – Fondo per l’ambiente italiano – Delegazione di Roma, dall‘Ordine degli architetti PPC di Roma e provincia, dall’Ordine degl’ingegneri di Roma, da Pulchria, dallo Studio ACAM, dal Festival dell’innovazione di Frascati.

Un “nuovo approccio della concezione architettonica” si legge nelle parole del Comunicato stampa diffuso in occasione di questo convegno che evidenzia, inoltre, la necessità di individuare “criteri e approcci architettonici e urbanistici rispondenti alle reali necessità materiali e spirituali dell’uomo, che da un lato aspira a proporzione ed equilibrio, dall’altra richiede socialità piena e vitale desiderosa di spazi da condividere con altri” – prosegue il comunicato stampa.

L’architettura deve tornare ad esprimere armonia con i luoghi ed, assieme alla solidità, offrire spazi capaci di rispondere ai bisogni sociali delle persone.

Lo scopo di Accademia Vivarum Novum punta ad una profonda “riflessione che possa approdare ad un rinnovamento delle pratiche culturali, artistiche e architettoniche, affinché esse pongano la naturale disposizione umana verso l’armonia e la bellezza al centro del loro operato, perseguendo inoltre un’idea di continuità, piuttosto che di rottura, coi paesaggi naturali e culturali costruiti attraverso i secoli”.

Un rinascimento architettonico che porti di nuovo l’Uomo al centro di ogni arte.

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Redazione Lazio

Roma, disservizio al centralino dell’Ospedale Sant’Andrea: cittadini frustrati dall’impossibilità di comunicare con i medici

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Nell’era della comunicazione istantanea, il contatto telefonico rimane un’ancora fondamentale per la salute pubblica. Tuttavia, per molti cittadini romani, ottenere assistenza medica attraverso il centralino dell’Ospedale Sant’Andrea si è trasformato in un incubo. Numerose segnalazioni riportano disservizi persistenti che impediscono ai pazienti di raggiungere i medici desiderati.

Uno degli ostacoli principali risiede nella fase iniziale della chiamata. I cittadini, quando cercano di inserire il nome e il cognome del medico con cui desiderano parlare, si trovano improvvisamente interrotti da un crollo improvviso della linea. Stessa storia quando si intende inserire tra le scelte proposte, il solo cognome del medico. Questo malfunzionamento, seppur apparentemente banale, assume proporzioni significative quando si considera l’urgenza delle comunicazioni mediche.

La frustrazione dei cittadini è palpabile, con molti che hanno riportato di aver tentato di contattare il centralino più volte, solo per essere continuamente interrotti nel loro intento.

L’accesso ai servizi sanitari è un diritto fondamentale, e il persistere di queste difficoltà mina la fiducia nella capacità del sistema sanitario di fornire assistenza tempestiva e adeguata.

Un aspetto particolarmente sconcertante è rappresentato dal fatto che alcuni pazienti hanno registrato la loro esperienza, documentando il disservizio.

In alcune di queste registrazioni si può sentire chiaramente il momento in cui la linea cade, dopo che l’utente ha inserito la scelta di poter del nome e cognome del medico desiderato. Questa evidenza tangibile solleva interrogativi sulla natura e la portata del problema, evidenziando la necessità di un’indagine approfondita.

Il Centralino dell’Ospedale Sant’Andrea rappresenta un punto di accesso cruciale per i pazienti in cerca di assistenza medica. Pertanto, è essenziale che vengano adottate misure correttive immediate per risolvere questo problema. La trasparenza e la comunicazione aperta con il pubblico sono altrettanto importanti. I cittadini devono essere informati sui progressi nella risoluzione del disservizio e sulle misure adottate per evitare che si ripeta in futuro.

In un momento in cui la salute pubblica è al centro dell’attenzione globale, è imperativo che le istituzioni sanitarie agiscano con tempestività ed efficacia per garantire che i servizi essenziali siano accessibili a tutti i cittadini. La situazione al Centralino dell’Ospedale Sant’Andrea di Roma richiede un intervento immediato e coordinato per ripristinare la fiducia del pubblico e garantire che nessun paziente venga lasciato senza assistenza a causa di problemi tecnici evitabili.

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