ROMA, ASSOTUTELA: “LA ASL ROMA D ABBANDONA I DISABILI DELL’ANFFAS”

Redazione

Roma – “Ė vergognoso il trattamento riservato all’Anffas dalla Asl Roma D – protesta il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato – le casse della storica associazione di volontari che assiste i disabili sono in rosso per colpa dell’incompetenza dell’azienda sanitaria e della Regione Lazio, complice in questa storia di ordinaria inadempienza”.

Da mesi la Asl dovrebbe liquidare le spese sostenute per il progetto autismo, che ammontano a 200 mila euro tra soggiorni e trasporti, in più sono sospese le fatturazioni di quattro mesi, in quanto la Asl le liquida a 120 giorni. “Ė inaudito – continua il presidente – che un’associazione con cui l’azienda ha in corso una convenzione, sia messa in difficoltà alla vigilia di un convegno di livello mondiale sull’autismo”.

Il 13 e 14 giugno infatti si svolgerà ad Ostia un congresso con esperti internazionali, alla presenza del ministro alla Salute Beatrice Lorenzin e del governatore regionale Nicola Zingaretti ma da gennaio di quest’anno, prima a causa della mancanza di una firma sulla determina regionale, poi per ritardi imputabili al periodo elettorale, i 30 ragazzi autistici, seguiti da Anffas Ostia, il collaborazione con il servizio di Terapia e riabilitazione in età evolutiva della Asl del litorale (Tsmree), rischiano di vedersi dimezzare, se non ridurre del tutto, l’assistenza per difficoltà economiche.

Il progetto per i ragazzi autistici partì nel 2007 grazie all’apporto dei volontari di Anffas Ostia; nel 2011 fu stipulata una convenzione con l’Asl Roma D e, con delibere e determinazioni dirigenziali della Regione Lazio, dal 2010 sono stati stanziati 314 mila euro l’anno per l’assistenza, sulla base di quanto stabilito dall’art. 26 della legge 833/78 di riforma sanitaria. “Ė ora che i fondi arrivino ai legittimi destinatari – conclude Maritato – in caso contrario, la nostra associazione valuterà tutte le azioni possibili da perseguire per vedere tutelato il diritto alla salute e all’assistenza dei disabili”. 

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