ROMA, ATAC: FERROVIA TERMINI GIARDINETTI LIMITATA A CENTOCELLE

di Silvio Rossi

Roma – Un’idea scellerata. Così il Cesmot (Centro studi sulla mobilità e i trasporti) ha definito la soppressione del tratto Centocelle – Giardinetti della ferrovia urbana che ha garantito per molti anni la mobilità urbana sulla via Casilina.

Soppressione che è partita dal 3 agosto, poco più di un mese dopo l'apertura del tratto Parco di Centocelle – Lodi della metro C, tratto che comunque non risolve i problemi della mobilità nel settore orientale, in quanto il trasbordo verso la linea A a San Giovanni è poco pratico.
La riduzione del percorso, che nel tratto oltre via Palmiro Togliatti scorre parallelo alla Metro C, è stata decisa nel piano di riorganizzazione conseguente all’apertura del tratto di metropolitana che, giungendo alla stazione Lodi, porta i passeggeri verso il centro cittadino, a pochi passi dalla stazione della metro A San Giovanni, che verrà raggiunta a metà 2016 (ritardi permettendo).
Non è stata apprezzata la decisione di sopprimere il tratto di ferrovia, scelta che dimostra come “da oggi a Roma termina «l’era del ferro» e inizia «l’era della gomma»”. Per fare un confronto recente, a Milano, la linea “5” della metropolitana , recentemente aperta, ha le ultime quattro fermate in direzione San Siro coincidenti con una linea tranviaria, che non è stata però soppressa, così come è avvenuto a Roma.

Ciò che manca, secondo Omar Cugini, presidente del Cesmot, è una strategia da parte di Atac. La decisione improvvisa dimostra che “l’unico interesse di ATAC, complice l’assordante silenzio della Regione Lazio, ormai è la riduzione dei servizi su ferro per concentrarsi unicamente sui servizi con autobus”.

“Oggi si inizia dalla giardinetti, – prosegue Cugini – il prossimo passo sarà la soppressione dei servizi lungo la Roma Nord, per terminare a breve con la trasformazione in bus della Roma – Lido, le cui prove di soppressione sono già avvenute in questi giorni quando, invece di cercare di risolvere le criticità di esercizio, si è preferito attivare dei bus integrativi.

Una riduzione, quella della ferrovia Termini – Giardinetti, che non appare ragionevole, infatti dopo l’apertura della metro C, la frequenza del bus 105, che percorre la via Casilina, è stata ridotta, e i mezzi sono affollati come carri bestiame. Considerando che nei mesi estivi gli spostamenti sono inferiori rispetto a quando a settembre riapriranno le scuole, ci si attende presto un collasso dei trasporti pubblici nel settore interessato.