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Roma

ROMA. BLITZ DI POLIZIA DI STATO, ISPETTORATO DEL LAVORO E ASL ALL' ESQUILINO

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Tempo di lettura 2 minuti Dopo i controlli 25 lavoratori regolarizzati dai datori con un incasso per l' erario di 50mila euro

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E.G.

Quartiere Esquilino sotto scacco degli agenti del Commissariato, dell' Ispettorato del Lavoro e della Asl. Sanzioni Amministrative per 135 mila euro comminate a carico di gestori di attività risultante non in regola e contributi non versati con l' impiego di lavoratori in nero per un totale di circa 390 mila euro scoperti dal gruppo operativo coordinati dal Vice Questore Aggiunto Rossella Matarazzo. Dopo i blitz per lavoratori in nero scoperti dagli agenti i rispettivi datori di lavoro hanno regolarizzato la posizione versando all' erario 50.000 euro. E' il bilancio dei controlli che si sono susseguiti nelle ultime ore nella zona dell' Esquilino e che hanno portato alla individuazione di bed & breakfast abusivi, negozi in allestimento con manodopera cinese in nero e clandestina con l' adozione, all' esito dei controlli di polizia ed amministrativi di 21 provvedimenti di sospensione delle attività. Tra i casi riscontrati l' impiego di manodopera clandestina non in regola un esercizio commerciale di Piazza Vittorio, dove il proprietario un cittadino cinese di 40 anni stava effettuando lavori di ristrutturazione sfruttando suoi connazionali, alcuni dei quali, oltre ad essere fuori legge rispetto alla normativa sul lavoro sono risultati sprovvisti di documenti. Al momento dell' accesso del gruppo operativo i cittadini cinesi impiegati in
nero sono stati trovati ancora con le tute da lavoro sporche con materiale di risulta. Dai successivi accertamenti è emerso che tutti i cittadini stranieri soggiornavano clandestinamente in Italia da circa 5 anni riuscendo ad 'sbarcare il lunario' grazie al lavoro 'sottopagato' offerto occasionalmente dai loro connazionali. Il compenso giornaliero si aggirava in una cifra variabile tra i 30 e i 60 euro per otto ore consecutive. Al termine degli accertamenti, il titolare del negozio,.X.Y. è stato fermato per favoreggiamento della permanenza di cittadini clandestini a scopo di lucro e lo sfruttamento dell' attività lavorativa. Si trova in via Giolitti, invece, il bed & breakfast all' interno del quale gli agenti hanno sorpreso un cittadino filippino di 38anni irregolare sul territorio nazionale con la duplice mansione di portiere e di addetto alle pulizie dei locali. Anche in questo caso oltre alla violazione della normativa sul soggiorno gli agenti hanno accertato la violazione della normativa sul lavoro. L' uomo
infatti percepiva una somma di 600 euro in nero con il 'benefit' del posto letto, oltre ad irregolarità logistiche accertate nella struttura, nella quale erano stati allestiti ben 12 posti letto a fronte dei 6 autorizzati, con significativi riflessi anche sul fronte delle norme in materia di igiene. Al termine degli accertamenti la proprietaria della struttura, G.A.V., è stata denunciata per favoreggiamento della permanenza di cittadini clandestini a scopo di lucro e per averne sfruttato l' attività lavorativa, mentre la struttura è stata posta sotto sequestro.
 

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Cronaca

Cerveteri, oli esausti e rifiuti pericolosi in un’autofficina: sequestrata l’intera area e denunciato il titolare

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I Carabinieri della Stazione di Cerveteri, in collaborazione con i Carabinieri del Nucleo Forestale di Civitavecchia, nonché del personale A.S.L. e Ufficio Tecnico e Polizia Locale di Cerveteri hanno svolto un’attività ispettiva presso un’autofficina.
Nel corso del controllo sono emersi gravi violazioni, sia sul piano amministrativo che su quello ambientale: non solo l’esercizio verificato è risultato privo delle previste autorizzazioni e comunicazioni agli Enti preposti, ma l’area ove il medesimo sorge è risultata caratterizzata dalla presenza di varie tipologie di rifiuti, soprattutto olii esausti, speciali e pericolosi, non adeguatamente trattati come invece previsto dalla vigente normativa di settore.
Il titolare dell’attività, immediatamente sospesa, è stato pertanto segnalato per i vari profili di responsabilità sia all’Autorità Giudiziaria che a quella sanitaria, mentre l’intera area interessata è stata posta sotto sequestro.

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Cronaca

Monterotondo, ladre in azione: arrestate 3 giovani donne

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MONTEROTONDO (RM) – I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo, hanno denunciato tre giovani donne di origini romene, appartenenti all’insediamento spontaneo di via Tiburtina a Roma, gravemente indiziate del reato di ricettazione.
Dopo una segnalazione di furto giunta al 112, i Carabinieri sono intervenuti in un supermercato eretino dove hanno fermato tre donne nel tentativo allontanarsi, dopo essere state notate mentre cercavano di impossessarsi di alcuni prodotti dagli scaffali.
I successivi accertamenti svolti dai Carabinieri hanno consentito di rintracciare il veicolo utilizzato dalle fermate, all’interno del quale i Carabinieri hanno rinvenuto un grosso quantitativo di prodotti alimentari asportati da un altro supermercato.
Le donne, non avendo fornito una valida giustificazione sulla provenienza della merce, sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Tivoli per il reato di ricettazione, ed è stato notificato loro il provvedimento di allontanamento dal comune di Monterotondo, emesso dal Questore di Roma, con divieto di ritorno per 3 anni.

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Roma

Roma, minacciato al collo con due bottiglie di vetro e costretto a consegnare lo smartphone: in manette due uomini

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ROMA – I Carabinieri della Stazione Roma Madonna del Riposo hanno arrestato due cittadini romani – di 31 e 36 anni, entrambi già noti alle forze dell’ordine – gravemente indiziati dei reati di rapina e resistenza a Pubblico Ufficiale.
Un giovane, 22enne romano, ha denunciato di essere stato avvicinato da due uomini a lui sconosciuti che, in evidente stato psicofisico alterato, lo hanno afferrato al collo e minacciato con due bottiglie di vetro, facendosi consegnare lo smartphone per poi allontanarsi, in via di Boccea altezza metro Cornelia. Richiesto aiuto al 112, tramite alcuni passanti, sono interventi sul posto i Carabinieri della Stazione Roma Madonna del Riposo che grazie alla descrizione fatta dal giovane e tramite la localizzazione del telefono asportato, hanno individuato i due sospettati nei pressi della fermata metropolitana “Battistini”.
Alla vista dei militari, gli indagati hanno spintonato i Carabinieri al fine di darsi alla fuga ma sono stati bloccati. Con loro avevano ancora la refurtiva che è stata riconsegnata al 22enne.
Presso le aule di piazzale Clodio, il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e ha disposto per i due la misura cautelare degli arresti domiciliari.

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