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ROMA CAPITALE: IGNAZIO MARINO SI E' DIMESSO DA SINDACO

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Tempo di lettura 3 minuti Il sindaco di Roma Ignazio Marino, secondo quanto si apprende, ha "resisto" fino all'ultimo

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di Ivan Galea

Roma – Ignazio Marino si è dimesso pochi istanti fa. Le dimisioni seguono quelle del vice sindaco Marco Causi e l'assessore ai Trasporti Stefano Esposito. Si è dimesso anche l'assessore al Turismo di Roma, Luigina Di Liegro. A quanto si apprende, sarebbe la terza a lasciare la giunta di Ignazio Marino. Anche Di Liegro era entrata in giunta con Causi, Esposito e Rossi Doria nell'ultimo rimpasto, quello che avrebbe dovuto aprire la "fase due" della giunta Marino.

E' stato costante, per tutta la mattinata è andato in scena il pressing del Pd per far dimettere il sindaco. Il sindaco resiste e il Pd sta studiando una exit strategy sulla vicenda e sul tavolo ci sarebbero anche le dimissioni in massa degli assessori Dem nel caso Marino non rassegnasse le dimissioni. Stessa richiesta anche da Sel.

Pd romano in fibrillazione per tentare una via di uscita all'impasse Campidoglio nel caso Marino non dovesse rassegnare le dimissioni. Oltre alla 'mozione di sfiducia' in Aula si valuta anche il ritiro in blocco degli assessori targati Pd. La seconda opzione però non porterebbe automaticamente ad un'uscita di scena di Marino. Nel caso in cui dal Pd arrivi la decisione di ritirare i suoi assessori questo sarebbe sicuramente un segnale politico forte che potrebbe tradursi o in un addio di Marino o anche solo in un maxi rimpasto. Per quanto riguarda la mozione di sfiducia questa non esiste tecnicamente nel regolamento del consiglio comunale e quindi si stanno studiando le forme con cui eventualmente presentare in aula questo 'atto di sfiducia'. Tra le ipotesi prese in considerazione anche le dimissioni in blocco dei consiglieri di maggioranza cui dovrebbero seguire quelle dell'opposizione.

Il sindaco di Roma Ignazio Marino, secondo quanto si apprende, ha "resisto" fino all'ultimo. Il sindaco resta arroccato in trincea e ha promesso che pagherà di tasca sua tutte le spese sostenute con la carta di credito del Comune di Roma. Il sindaco rinuncerà anche alla carta di credito intestata al Comune. La volontà di pagare di tasca propria tutte le spese sostenute con la carta di credito del Comune di Roma è stata annunciata ieri durante la riunione di giunta che si è tenuta ieri nel pomeriggio. Successivamente, in una nota, ha ricordato di essere stato lui "a mettere on line tutti gli atti di cui si parla in queste ore. Dopo gli anni opachi e neri è la mia amministrazione ad aver portato trasparenza. Faccio questo gesto per i romani, non per chi mi attacca. Ma ora voglio che Roma guardi avanti, guardi all' impegno per il Giubileo, ai cambiamenti necessari perché i cittadini vivano meglio in una città più moderna e accogliente". "Guardo all'obiettivo giubilare, all'anno che si apre in anticipo l'8 dicembre e che si chiuderà a fine novembre del 2016. E' una sfida – ha aggiunto – che Roma, con lo sforzo di tutti i cittadini e con il concorso del governo, saprà vincere. Da due anni c'è il tentativo di sovvertire la scelta democratica dei cittadini. Io continuerò sulla strada del cambiamento e gli stessi cittadini giudicheranno".

Di Battista, io non mi candido – "Io ho deciso di non candidarmi e non ho mai avuto questa ambizione, per correttezza e onestà devo finire il mio mandato in Parlamento e spero che a Roma si vada al voto al più presto". Così il deputato del M5s Alessandro Di Battista risponde a chi gli chiede se ci sarà una sua candidatura a sindaco di Roma.

Beppe Grillo su twitter, Marino dimettiti – "#marinodimettiti e Roma subito al voto!". Lo scrive Beppe Grillo sul suo profilo twitter dopo la conferenza stampa indetta a Montecitorio da deputati e consiglieri del M5s sulle spese di rappresentanza del sindaco.

Castelli Romani

Monte Compatri, Pantano nei rifiuti: «Ci sentiamo abbandonati da tutti»

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il messaggio whatsapp ricevuto da un cittadino

Mi scuso se scrivo sul cellulare ma queste foto sono di via acqua felice a pantano
Sono ormai giorni che questa monnezze sta qua. È ormai un incubo

foto giunte alla nostra redazione

Ormai il nostro giornale continua a ricevere le vostre segnalazioni su quello che non funziona in alcuni paesi e questo, come abbiamo già scritto la volta precedente, ci carica di responsabilità e ci fa comprendere come sia necessario, sempre di più, dare voce a voi cittadini.

il messaggio whatsapp ricevuto da un cittadino

Nelle prime ore del pomeriggio siamo andati di persona a verificare la situazione e le immagini sono rimaste le stesse con cumuli di immondizia, in alcune situazioni anche pericolosa, su questa strada nella località Pantano di Monte Compatri e per la precisione in via Acqua Felice.

foto giunte alla nostra redazione

E se a ciò aggiungiamo le immagini del capolinea della metro C sempre in località Pantano purtroppo dobbiamo cominciare a riflettere su ciò che il cittadino ci scrive nei messaggi whatsapp che ci sono arrivati: Qui a Pantano ci sentiamo abbandonati da tutti.

foto scattate nel piazzale della stazione metro C di Monte Compatri Pantano

“Fai qualcosa almeno tu” è l’invocazione di aiuto che ci arriva ed alla quale diamo voce.

cumuli di bottiglie sempre sul piazzale della Metro C di Monte Compatri Pantano

Commenti amari che dovrebbero far riflettere in quanto dopo l’omicidio di Ivan Alexander si era acceso un faro, che poi non ha avuto molto seguito, sulle criticità di questa località di Monte Compatri ai confini con la città di Roma e che, tra pochi mesi per il Giubileo, di certo diventerà una delle porte di accesso alla nostra Capitale.

ancora cumuli di immondizia nel capolinea della metro C di Monte Compatri Pantano

Il nostro dovere resta quello di segnalare e di dare evidenza a tutte queste criticità aspettandoci almeno una risposta da parte dell’amministrazione di Monte Compatri.

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Castelli Romani

A Velletri si prepara la 93esima edizione della storica Festa dell’Uva e dei Vini

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Felci: “Sarà un’edizione straordinaria, capace di attrarre numerosi visitatori”

La città di Velletri si prepara ad accogliere la 93ª edizione della storica Festa dell’Uva e dei Vini, che si terrà il weekend del 21 e 22 settembre 2024. L’evento, patrocinato dal Comune, dalla Regione Lazio e dal Ministero dell’Agricoltura, si preannuncia come un’esplosione di sapori, cultura e tradizione, trasformando il centro storico in un vivace palcoscenico enogastronomico e artistico.

Lungo le principali vie della città, da Piazza Garibaldi fino a Porta Napoletana, passando per Corso della Repubblica e le piazze storiche, saranno allestiti stand con degustazioni di vini locali, cibo tipico e prodotti artigianali. La festa sarà animata da spettacoli musicali, teatrali e folkloristici, grazie al coinvolgimento delle associazioni culturali locali.

Paolo Felci, Assessore al Turismo e allo Spettacolo, ha sottolineato l’importanza della manifestazione: “Sarà un’edizione straordinaria, capace di attrarre numerosi visitatori. La città sarà trasformata in un percorso che attraverserà le vie più belle del centro, con tour nelle cantine e concerti per tutta la famiglia.”

Anche l’Assessore all’Agricoltura, Cristian Simonetti, ha espresso il suo entusiasmo per l’evento: “Nonostante alcune difficoltà logistiche, siamo fiduciosi che la festa sarà un successo. Abbiamo ottenuto il sostegno del Ministero e coinvolto le cantine locali per valorizzare i nostri vini. Saranno due giorni di divertimento per grandi e piccoli, con degustazioni, spettacoli e attività per tutti.”

Il Presidente della Fondazione De Cultura, Guido Ciarla, ha ribadito l’importanza di questa festa per la comunità: “Il nostro obiettivo è unire la città e far conoscere il suo patrimonio culturale e gastronomico. Grazie al salotto del vino e ai nuovi allestimenti, i visitatori potranno vivere il centro storico in modo unico, scoprendo le tradizioni di Velletri.”

Tra le attività più attese ci saranno la tradizionale pigiatura dell’uva, la musica popolare e molti altri eventi che verranno svelati presto. Le date da segnare sono il 21 e il 22 settembre: un appuntamento imperdibile per chi ama la cultura e i sapori del territorio.

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Castelli Romani

Scontro politico ad Albano Laziale: il sindaco Borelli revoca le deleghe a Sementilli, esplode la polemica

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L’opposizione accusa il sindaco di “scaricare le colpe” sull’ex vicesindaco per le carenze amministrative. Forza Italia e Fratelli d’Italia chiedono chiarezza e denunciano l’instabilità della giunta

Il sindaco di Albano Laziale, Massimiliano Borelli, ha revocato la maggior parte delle deleghe all’assessore Maurizio Sementilli, che fino ad oggi aveva gestito rifiuti, manutenzione, viabilità e altre aree chiave. Sementilli rimane responsabile solo delle Ville Storiche.

Borelli ha giustificato la sua decisione con la necessità di “una verifica sull’attività amministrativa”. Tuttavia, l’opposizione ha interpretato la mossa come un tentativo di scaricare su un solo assessore le responsabilità delle criticità accumulate negli ultimi quattro anni.

Roberto Cuccioletta, consigliere comunale di Fratelli d’Italia, ha definito l’azione una “operazione di facciata” volta a distogliere l’attenzione dalle inefficienze dell’intera amministrazione. Secondo Cuccioletta, i problemi strutturali del comune sono il risultato di mancanze collettive e non attribuibili solo a Sementilli.

Giovambattista Cascella, capogruppo di Forza Italia, ha sottolineato come la revoca delle deleghe sia sintomatica dell’instabilità della giunta Borelli, che fin dall’inizio ha mostrato difficoltà. Cascella ha accusato la maggioranza di incoerenza, sostenendo che questa sia una delle amministrazioni più disomogenee della storia di Albano.

Anche Massimo Ferrarini, capogruppo di Fratelli d’Italia, ha commentato duramente la decisione, chiedendosi come mai il sindaco abbia perso fiducia in Sementilli solo su alcune questioni, lasciandogli comunque la gestione delle Ville Storiche. Ferrarini ha chiesto al sindaco di spiegare in modo chiaro i motivi della rottura, altrimenti, ha avvertito, il rischio è di far percepire alla città una leadership incapace di governare.

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