Connect with us

Roma

ROMA CASO CENTRALE DEL LATTE CHE "LICENZIA" IL DISTRIBUTORE "FRESCHEZZE": 200 FAMIGLIE PROMETTONO BATTAGLIA

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 4 minuti Vanoli: “La società "Freschezze" è stata messa in liquidazione con motivazioni riferite a gravi difficoltà finanziarie.

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 4 minuti
image_pdfimage_print

Angelo Parca

Venerdì pomeriggio il “distributore “Freschezze” al quale la Centrale del Latte ha inviato la risoluzione del contratto, mandando di fatto a casa 200 famiglie, ha indetto una riunione con i propri agenti di distribuzione e, tirate le somme, “su cinquanta persone contattate da Centrale del latte-Parmalat – dice Daniele Senatra – ben trenta andranno a lavorare per loro da lunedi 3 settembre, dislocati nelle varie strutture all'uopo allestite e dotate di mezzi provenienti da altri stabilimenti di proprietà Parmalat sul territorio nazionale. Si dice che i mezzi provengano dalle centrali del latte di Como e Genova chiuse da Parmalat e dove la stessa ha in piedi un contenzioso con gli agenti distributori che vi lavoravano”. Certo è che Daniele Senatra garantisce che nessuno rimarrà inerte: “faremo qualsiasi azione anche eclatante sempre nei limiti della legge, ma insieme con noi ci saranno 200 famiglie presenti sul territorio sia laziale che abbruzzese che grideranno con forza i propri diritti, affermando se ancora ce ne fosse bisogno il loro attaccamento ad un marchio rappresentativo del territorio nel quale risiedono e per il quale hanno lavorato e prodotto per 40 anni”. Si interesserà, probabilmente del caso anche l’onorevole Teodoro Buontempo, anch’esso di Monte Compatri, al quale sono stati inviati gli atti giudiziari. Intanto in una nota pubblicata oggi su Il Tempo, Antonio Vanoli, presidente del consiglio di amministrazione della Centrale del Latte di Roma SpA e direttore operazioni del gruppo Parmalat spiega le ragioni che hanno portato il Consiglio di Amministrazione di Centrale del Latte di Roma SpA a votare all'unanimità la decisione di interrompere per giusta causa il contratto con la società "Freschezze": “La società "Freschezze" è stata messa in liquidazione con motivazioni riferite a gravi difficoltà finanziarie. Parte delle sue attività, tra cui il contratto di agenzia con Centrale del Latte di Roma, sono state trasferite ad una società appena costituita – con soli 10.000 euro di capitale sociale – con lo strumento dell'Affitto del ramo d'azienda, peraltro senza il preventivo assenso della Centrale del Latte di Roma. La società neocostituita non ha dato a Centrale del Latte di Roma alcuna garanzia di avere la possibilità di svolgere correttamente il mandato affidatole. In presenza di una così grave inadempienza contrattuale, credo sia evidente come il Consiglio di Amministrazione di Centrale del Latte di Roma, di cui fanno parte anche rappresentanti degli allevatori laziali conferenti latte e un rappresentante del Comune di Roma, non abbia potuto che decidere di interrompere il contratto. Inoltre, per una società attenta a ogni aspetto della propria attività come Centrale del Latte di Roma, la continua segnalazione di irregolarità contributive nel trattamento dei propri agenti da parte di "Freschezze" ha contribuito a compromettere ulteriormente il rapporto con questa società. Sono, infine, prive di qualsiasi fondamento le illazioni su un indebolimento della Centrale del Latte di Roma, che garantirà, come a sempre fatto, il proprio latte ogni giorno ai cittadini di Roma”. Non si è fatta attendere la risposta di Daniele Senatra il quale ribatte: “Della costituzione della nuova società la CLR era stata informata fin dal mese di giugno 2012 con un incontro tenutosi in Centrale del latte con alcuni dirigenti della stessa, altresì si era parlato di sedersi attorno ad un tavolo successivo per eventualmente ridefinire anche alcune zone di distribuzione, sempre proposto da noi. Il contratto di affitto stipulato con la nuova società avente un capitale sociale di soli 10000 euro è pari a quello che aveva al momento della firma dei contratti rescissi la soc. Freschezze nel1995 (20.000.000 di lire). Dal momento che si affitta un ramo d'azienda produttivo – continua Senatra – ciò significa che ci si avvale delle autorizzazioni e licenze in essere, volturandole a proprio nome e continuando l'attività senza arrecare danno alcuno a chicchessia, nel pieno rispetto dei limiti di legge. Per quanto attiene "ai gravi inadempimenti" nei confronti di numerosi agenti che paventano intenti distrattivi nella stipula del contratto di affitto di azienda è inesatto: si tratta di un affitto di ramo d'azienda. C’è da dire, inoltre che i contratti stipulati da Freschezze con gli agenti, trattandosi di affitto di ramo d'azienda, non vanno cambiati a nome della nuova società perché il contratto resta lo stesso, gli agenti infatti fanno parte integrante di ciò che la società Freschezze sta affittando insieme agli altri beni utili al proseguimento dell'attività ( immobili, attrezzature e quant'altro sia propedeutico) e quindi anche gli agenti! La Centrale del latte non può svegliarsi ieri mattina e scoprire che ci possono essere state delle irregolarità nei versamenti contributivi da parte di Freschezze ed addurle a motivo di risoluzione dei contratti: dove era la Centrale negli anni (o chi per lei) 2011, 2010,2009? Questa è stata la chiave di svolta per far decadere dall'incarico di A.U. di Freschezze il sig.Galluccio Nicolino, una volta venuti a conoscenza di quanto aveva combinato (da solo?) in questi anni, e lo stesso era portato molto in considerazione dai vari responsabili sia di Centrale che di Parmalat, forse ora nessuno lo conosce? Al momento della revoca dell'amministratore unico la soc. Freschezze è stata posta in liquidazione proprio in virtù dei fatti a lui ascritti ed il sig. Daniele Senatra nominato liquidatore proprio per essere garante della più assoluta trasparenza dell'operazione nei confronti sia dei dipendenti che dei fornitori, ivi compresa la Centrale del latte di Roma. Abbiamo sollecitato più volte la Centrale ad avere dei colloqui, ma ci sono sempre stati rifiutati – conclude Daniele Senatra – loro ci hanno scritto più volte che non riconoscevano l'affitto di ramo d'azienda né la nuova società che avrebbe operato per loro, ma ci hanno detto che avrebbero continuato ad avere rapporti solo con Freschezze, pregandoci tra l'altro di svolgere il lavoro come sempre: è singolare che le vendite dei prodotti Centrale nei mesi di Giugno, Luglio ed Agosto abbiano avuto un positivo aumento nonostante la profonda crisi e la concorrenza sempre più agguerrita nel settore lattiero-caseario. Per ultimo, ma non meno importante degli altri punti sui quali la Centrale basa la disdetta, la questione degli incassi: ci siamo trattenuti degli incassi così come ha fatto la Centrale con quanto a noi spettante derivante dalle provvigioni dei mesi di Luglio ed Agosto ed un residuo di Giugno 2012 ancora non percepiti. Come vede queste sono le nostre argomentazioni, che un qualsiasi legale dovrà controbattere, così come quelle della Centrale, nulla questio!”.

tabella PRECEDENTI:

Continua a leggere
Commenta l'articolo

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Litorale

Anzio e Nettuno, prorogato il commissariamento. Cosentino (SI): “Notizia attesa e auspicata”

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

Il Consiglio dei ministri ha prorogato il commissariamento dei comuni di Anzio e Nettuno. La proroga del Commissariamento di sei mesi dovrebbe terminare il 22 novembre 2024. Anche se potrebbero essere accorciati i termini con un provvedimento del Governo per permettere le elezioni comunali in autunno. Se al contrario si completasse il commissariamento le lezioni potrebbero essere svolte nella primavera del 2025.

“Sulla proroga del commissariamento dei comuni di Anzio e Nettuno, nessun dubbio che sia una notizia attesa e auspicata, in uno scenario di acclarata presenza di infiltrazione mafiosa e operatività di ben 4 ‘ndrine di origine calabrese. – Dichiara in una nota Danilo Cosentino Segretario regionale di Sinistra Italiana Lazio – Sinistra Italiana – prosegue Cosentino – da anni insieme alle realtà civiche cittadine ha tenuto alta l’attenzione sui comuni del litorale romano ben prima dell’indagine Tritone, con atti parlamentari e la presenza costante sul territorio.
La proroga arriva all’indomani della sentenza della Corte di Appello che conferma le 34 condanne emesse dal gup di Roma e che quindi ribadisce inequivocabilmente la presenza di una locale di ‘ndrangheta ad Anzio e Nettuno diramata in molti settori imprenditoriali fino ad infiltrare le amministrazioni. Le tempistiche impongono una seria riflessione delle forze progressiste e di sinistra delle due città che hanno la responsabilità ed il dovere di unirsi per affrontare nel 2025 le amministrative più delicate della storia di questi territori.”

Continua a leggere

Cronaca

Guidonia Montecelio, guida senza patente e assicurazione con arnesi da scasso in macchina

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura < 1 minuto

image_pdfimage_print

I Carabinieri della Tenenza di Guidonia Montecelio hanno denunciato un uomo di 21 anni, gravemente indiziato del delitto di possesso ingiustificato di strumenti atti a forzare serrature.
Durante l’ordinaria attività di controllo del territorio volta anche a contrastare i furti in abitazione, i Carabinieri hanno fermato un’autovettura con a bordo il giovane che risultava non aver mai conseguito la patente. Visto il particolare stato di agitazione del 21enne, ben noto alle forze dell’ordine per aver commesso numerosi reati contro la persona ed il patrimonio, i Carabinieri hanno deciso di eseguire una perquisizione veicolare, rinvenendo diversi attrezzi per scassinare serrature, per i quali il 21enne non ha fornito spiegazioni utili a giustificarne il possesso. Il veicolo, inoltre, è risultato privo di copertura assicurativa.
Per la guida senza patente e con veicolo privo di assicurazione, il 21enne è stato sanzionato amministrativamente mentre per il possesso ingiustificato di strumenti atti allo scasso è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Tivoli.



Continua a leggere

Metropoli

Colleferro, controlli serrati dei Carabinieri contro la mala movida

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

Continua incessante il controllo del territorio da parte dei Carabinieri della Compagnia di Colleferro che, nelle ultime ore, hanno svolto una serie di servizi mirati a prevenire i reati connessi con il fenomeno della “movida” nonché quelli legati all’uso di droga e alcool.

Numerose le pattuglie dislocate nel centro di Colleferro, nei pressi di locali pubblici, presi d’assalto da centinaia di giovani soprattutto nel weekend.

Nel corso dei controlli alla circolazione stradale, i Carabinieri della Radiomobile hanno denunciato un 29enne della provincia di Roma per aver disatteso le prescrizioni imposte dall’Autorità Giudiziaria.

Nella notte, a finire nel mirino degli stessi militari è stato un 19enne del posto sorpreso nella Piazza Willy Monteiro Duarte con un grammo di hashish, sottoposto a sequestro.

Il bilancio delle attività è di 77 persone identificate, 61 veicoli controllati, di cui due sequestrati perché sprovvisti della copertura assicurativa e ritirata una patente di guida. In totale, i Carabinieri hanno sanzionato 5 automobilisti indisciplinati per un importo complessivo pari a 2.000 euro.

Il servizio svolto dai Carabinieri della Compagnia di Colleferro rientra in un dispositivo areale di prevenzione più ampio disposto dal Comando Provinciale di Roma che mira a garantire maggiore sicurezza nei luoghi di maggiore aggregazione sociale, mantenendo sempre alta l’attenzione, specie nei fine settimana, anche per la sicurezza della circolazione stradale.

Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti