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Roma

ROMA, CICLISMO: LA DIVERTENTE ESPERIENZA ALLA 24 ORE DI ROMA DI MOUNTAIN BIKE AL PARCO DEGLI ACQUEDOTTI

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Tempo di lettura 2 minuti Entusiasmo e goliardia per i centurioni giallorossi alla 24 ore di Roma

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Redazione

Puro divertimento con la magica atmosfera del giorno e della notte e poi di nuovo il giorno nel mezzo della storia che caratterizza questo evento davvero speciale della 24 Ore di Roma in mountain bike (Parco degli Acquedotti) nel quale non potevano non mancare gli otto centurioni dell’A.S. Roma Ciclismo facenti parte della categoria “Fannulloni”.  Dietro un lavoro veramente fatto con scrupolo e capacità non solo dai partecipanti ma anche dagli instancabili Flaminia Blasetti, Raphael Campanile e Giorgio Cristofori che hanno dedicato molto del loro tempo a livello di logistica e preparazione ante gara. Un gruppo di ragazzi fantastici quello formato da Antonello D’Agapito, Riccardo Asci, Ascenzo Bonari, Giorgio Cristofori, Fabio Di Massimo, Massimo De Carolis, Andrea Fioretti e l'amico/ospite Gabriele Terrafina (tesserato con La S.C. Aprilia ed "in prestito" alla Società giallorossa per il goliardico evento): tutti da elogiare per l 'impegno profuso in 24 ore su un circuito di circa 8 chilometri non molto tecnico per dei bikers da mountain bike. Un team per lo più stradista come quello dell’A.S: Roma Ciclismo si è trovato subito in sintonia con le varie asperità del terreno. L' inizio è stato subito “in salita” nonostante il circuito piatto: battute a parte, dopo il primo cambio hanno perso 5 minuti per una foratura e tutti si sono prodigati a riparare sia la ruota che il tempo perso. Controllando le classifiche virtuali a un quarto di gara, il team ha raggiunto la sesta posizione su 58 squadre e dal quel momento è stato tutto un susseguirsi di emozioni..sia per i ragazzi in gara che hanno dato il tutto per tutto,  sia per il resto del team che faceva da spettatore, visibilmente in trepidazione. Li è uscito tutto lo spirito di gruppo, l’altalena del piazzamento era sempre tra il quarto e il settimo posto fino alle 5 del mattino di domenica 16 settembre. In quel frangente è stata agguantata la terza posizione con un manciata di minuti sui quarti e la lieta notizia è servita a tutti e otto per tirare fuori tutto quello che avevano dentro.   “Non si può non dimenticare la concentrazione e la caparbietà dei nostri otto scudieri giallorossi. Sono stato ripagato da loro con delle emozioni che porterò sempre dietro con me. Penso a quanto è stato suggestivo girare la notte incitando i nostri atleti giro dopo giro. La nostra gara è stata vinta ancor prima di iniziare da un gruppo di ragazzi che avevano la grande voglia di stare insieme” ha spiegato Gabriele Diaferia, Consigliere Delegato del Settore Amatori e Turisti. L’A.S. Roma Ciclismo, che ha avuto dalla sua parte il tifo del giovane Presidente Lorenzo Baldesi, ha concluso la maratona capitolina con 79 giri all’attivo, il terzo posto di categoria dietro la Provis Bike 1. Nelle altre graduatorie successo assoluto per l’Acqua&Sapone-Et Costruzioni-Full Dynamix con 96 giri nella formazione da otto, la Piesse Cycling Team For Four in quella da quattro (85 giri), la Mtb Santa Marinella-Tonica Sport in quella femminile da otto (82 giri), il Duo Zagarese Team in quella degli inseparabili (55), l’Acido Lattico (21) in quella del tandem. In ambito individuale da segnalare le affermazioni di Cristian Ragnoli nella categoria Under (18-39 anni) con 66 giri percorsi, Elena Perin in quella Ladies (52), Giuliana Massarotto nella Miss (55).
 

Castelli Romani

“Firmitas, utilitas, venustas”: a Frascati il convegno per la rinascita di un’architettura umana

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Villa Falconieri dal 26 al 28 aprile

“Tutte queste costruzioni devono avere requisiti di solidità, utilità e bellezza.
Avranno solidità quando le fondamenta, costruite con materiali scelti con cura e senza parsimonia, poggeranno profondamente e saldamente sul terreno sottostante; utilità, quando la distribuzione dello spazio interno di ciascun edificio di qualsiasi genere sarà corretta e pratica all’uso; bellezza, infine quando l’aspetto dell’opera sarà piacevole per l’armoniosa proporzione delle parti che si ottiene con l’avveduto calcolo delle simmetrie”

Vitruvio nel “De Architectura” sviluppa un concetto costruttivo che può essere racchiuso in tre semplici parole “Firmitas, utilitas, venustas” – solidità, funzione, bellezza – e partendo proprio da queste tre espressioni l’accademia Vivarium Novum di Frascati, nell’incantevole cornice di Villa Falconieri dal 26 al 28 aprile, terrà un Convegno dal titolo “Firmitas, utilitas, venustas: per la rinascita di un’architettura umana”.

Iniziativa estremamente lodevole patrocinata da School of Architecture della Notre Dame University, dal movimento internazionale New traditional architecture, dall’Università degli studi di Roma “Tor Vergata”, dal FAI – Fondo per l’ambiente italiano – Delegazione di Roma, dall‘Ordine degli architetti PPC di Roma e provincia, dall’Ordine degl’ingegneri di Roma, da Pulchria, dallo Studio ACAM, dal Festival dell’innovazione di Frascati.

Un “nuovo approccio della concezione architettonica” si legge nelle parole del Comunicato stampa diffuso in occasione di questo convegno che evidenzia, inoltre, la necessità di individuare “criteri e approcci architettonici e urbanistici rispondenti alle reali necessità materiali e spirituali dell’uomo, che da un lato aspira a proporzione ed equilibrio, dall’altra richiede socialità piena e vitale desiderosa di spazi da condividere con altri” – prosegue il comunicato stampa.

L’architettura deve tornare ad esprimere armonia con i luoghi ed, assieme alla solidità, offrire spazi capaci di rispondere ai bisogni sociali delle persone.

Lo scopo di Accademia Vivarum Novum punta ad una profonda “riflessione che possa approdare ad un rinnovamento delle pratiche culturali, artistiche e architettoniche, affinché esse pongano la naturale disposizione umana verso l’armonia e la bellezza al centro del loro operato, perseguendo inoltre un’idea di continuità, piuttosto che di rottura, coi paesaggi naturali e culturali costruiti attraverso i secoli”.

Un rinascimento architettonico che porti di nuovo l’Uomo al centro di ogni arte.

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Redazione Lazio

Roma, disservizio al centralino dell’Ospedale Sant’Andrea: cittadini frustrati dall’impossibilità di comunicare con i medici

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Nell’era della comunicazione istantanea, il contatto telefonico rimane un’ancora fondamentale per la salute pubblica. Tuttavia, per molti cittadini romani, ottenere assistenza medica attraverso il centralino dell’Ospedale Sant’Andrea si è trasformato in un incubo. Numerose segnalazioni riportano disservizi persistenti che impediscono ai pazienti di raggiungere i medici desiderati.

Uno degli ostacoli principali risiede nella fase iniziale della chiamata. I cittadini, quando cercano di inserire il nome e il cognome del medico con cui desiderano parlare, si trovano improvvisamente interrotti da un crollo improvviso della linea. Stessa storia quando si intende inserire tra le scelte proposte, il solo cognome del medico. Questo malfunzionamento, seppur apparentemente banale, assume proporzioni significative quando si considera l’urgenza delle comunicazioni mediche.

La frustrazione dei cittadini è palpabile, con molti che hanno riportato di aver tentato di contattare il centralino più volte, solo per essere continuamente interrotti nel loro intento.

L’accesso ai servizi sanitari è un diritto fondamentale, e il persistere di queste difficoltà mina la fiducia nella capacità del sistema sanitario di fornire assistenza tempestiva e adeguata.

Un aspetto particolarmente sconcertante è rappresentato dal fatto che alcuni pazienti hanno registrato la loro esperienza, documentando il disservizio.

In alcune di queste registrazioni si può sentire chiaramente il momento in cui la linea cade, dopo che l’utente ha inserito la scelta di poter del nome e cognome del medico desiderato. Questa evidenza tangibile solleva interrogativi sulla natura e la portata del problema, evidenziando la necessità di un’indagine approfondita.

Il Centralino dell’Ospedale Sant’Andrea rappresenta un punto di accesso cruciale per i pazienti in cerca di assistenza medica. Pertanto, è essenziale che vengano adottate misure correttive immediate per risolvere questo problema. La trasparenza e la comunicazione aperta con il pubblico sono altrettanto importanti. I cittadini devono essere informati sui progressi nella risoluzione del disservizio e sulle misure adottate per evitare che si ripeta in futuro.

In un momento in cui la salute pubblica è al centro dell’attenzione globale, è imperativo che le istituzioni sanitarie agiscano con tempestività ed efficacia per garantire che i servizi essenziali siano accessibili a tutti i cittadini. La situazione al Centralino dell’Ospedale Sant’Andrea di Roma richiede un intervento immediato e coordinato per ripristinare la fiducia del pubblico e garantire che nessun paziente venga lasciato senza assistenza a causa di problemi tecnici evitabili.

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Roma

Roma, ragazza cade dalla terrazza del Pincio

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Una 20enne è precipitata dal muro perimetrale della terrazza del Pincio, al centro di Roma, per circa 5 metri di altezza finendo sul terrazzamento sottostante. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno recuperato la ragazza con un’autoscala. La giovane è stata portata in ospedale in stato cosciente. L’allarme è scattato intorno alle 7 quando alcuni passanti hanno sentito dei lamenti provenire da una scarpata. Non si esclude che sia caduta diverse ore prima del ritrovamento. Da chiarire la dinamica dell’accaduto.

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