Connect with us

Roma

Roma criminale: la storia della mala romana in un seminario

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 3 minuti E' a numero chiuso per un massimo di 50 posti

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 3 minuti
image_pdfimage_print

di Angelo Barraco
 
Roma – Dal 20 settembre a 1/2 ottobre 2016 si terrà a Roma, presso l’Università eCampus di Via Matera 18, il sesto seminario di criminologia “Roma Criminale”. Un corso di 20 ore che mira a ripercorrere, passo dopo passo, le innumerevoli trame che si sono intrecciate nei vicoli della Capitale. Da Via Enrico Fermi, dove vi era un ben noto bar in cui la Banda della Magliana ha mosso i primi passi concreti  che avrebbero poi portato al controllo  della capitale, da Trastevere a Testaccio fino alle più alte sfere su cui ancora oggi vige un alone di mistero. Ma Roma Criminale non è soltanto la storia di Franco Giuseppucci detto “Er fornaretto” e successivamente rinominato “Er Negro” o la storia di Renatino De Pedis, poiché la Capitale si è resa protagonista di delitti, ricatti, collusioni che hanno coinvolto sia che piccole “Paranze” o  le “Batterie” che eseguivano le operazioni e poi si disgregavano ma anche la criminalità dei “colletti bianchi”. Tanti sono stati i nomi che si sono succeduti come Berenguer, Bergameli, Abbruciati. Per non dimenticare il Clan dei Casamonica, Lallo lo Zoppo, Johnny lo Zingaro, la banda dell’Arancia Meccanica. Un susseguirsi di eventi che ha visto legati questi gruppi al terrorismo di destra e di sinistra, che negli anni 80 ha predominato in Italia. Basti pensare ai legami che i maglianesi avevano con i NAR di Massimo Carminati a seguito dei contatti che quest’ultimo preso con Danino Abbruciati e Franco Giuseppucci. Vi sono stati serial killer come Serviatti e Girolimoni. La Banda della Magliana non esiste più, i Marsigliesi sono morti in carcere, ma cosa rimane in questa città di tutto ciò? Che fine hanno fatto i membri della Banda oggi? Nel convegno si parlerà con chi ha conosciuto quegli uomini e quelle donne. Tra i docenti ci sarà Andrea Purgatorio, Giornalista nonché inviato del “Corriere della Sera” dal 1976, sceneggiatore, presidente di Greenpeace Italia; Nicola Longo, Criminologo Investigativo, Specializzato in inchieste speciali per reati violenti; Fabio Sanvitale, Giornalista investigativo e scrittore, ha collaborato con “Il Tempo” e “Il Messaggero”; Raffaella Notariale, Giornalista e scrittrice, lavora al programma di inchieste e reportage “Presa Diretta”, Rai 3; Massimo Lugli, Giornalista, esperto in cronaca nera, inviato speciale de “La Repubblica”; Marina Baldi, Biologa e specialista in Genetica Medica, consulente tecnico in materia genetica forense, svolge la sua attività professionale presso il Laboratorio Genoma; Igor Patruno, Giornalista e scrittore, autore del libro “La ragazza con l’ombrellino rosa” la storia dell’omicidio Cesaroni e, nel 2016, del romanzo “I campi di maggio”. Il Seminario inizia Venerdì 30 settembre, dalle ore 13.00 vi sarà la registrazione dei presenti, dalle 13.30 alle 15.30 si inizia con “La ragazza con l’ombrellino rosa, la storia dell’omicidio Cesaroni”, dalle 15.30 alle 17.30 “il terrorismo romano”, dalle 17.30 alle 19.30 “Via Veneto, la strada degli omicidi. Sabato 1 ottobre si inizia alle ore 9.00 con Criminali vs Polizia: un secolo di sparatorie e di arresti, dalle 11.00 alle 13.00 invece “Dalla Squadra Mobile alle indagini internazionali”. Pausa di un’ora per poi riprendere dalle 14.00 alle 16.00 con “Il Clan dei Marsigliesi”, dalle 16.00 alle 18.00 con “L’omicidio del Circeo e il mistero dell’Olgiata” e l’ultimo step sarà dalle 18.00 alle 20.00 con “Femminicidi a Roma”. Domenica 2 ottobre il seminario inizia alle 9.30 con “Omicidi e altre storie romane”, dalle 11.30 alle 13.30 step conclusivo e di chiusura con “La banda della Magliana”. Partecipazione straordinaria di Marino Collacciani, giornalista e autore dello scoop “Il massacro del Circeo. Il seminario e aperto a Avvocati, investigatori privati, forze di polizia, psicologi, criminologi, studenti, appassionati. Il contributo per la partecipazione è di 150 euro. Per gli studenti, forze dell’ordine e coloro che hanno partecipato ai seminari precedenti invece è di 120 euro. Il Seminario è a numero chiuso per un massimo di 50 posti.

Continua a leggere
Commenta l'articolo

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Castelli Romani

“Firmitas, utilitas, venustas”: a Frascati il convegno per la rinascita di un’architettura umana

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Villa Falconieri dal 26 al 28 aprile

“Tutte queste costruzioni devono avere requisiti di solidità, utilità e bellezza.
Avranno solidità quando le fondamenta, costruite con materiali scelti con cura e senza parsimonia, poggeranno profondamente e saldamente sul terreno sottostante; utilità, quando la distribuzione dello spazio interno di ciascun edificio di qualsiasi genere sarà corretta e pratica all’uso; bellezza, infine quando l’aspetto dell’opera sarà piacevole per l’armoniosa proporzione delle parti che si ottiene con l’avveduto calcolo delle simmetrie”

Vitruvio nel “De Architectura” sviluppa un concetto costruttivo che può essere racchiuso in tre semplici parole “Firmitas, utilitas, venustas” – solidità, funzione, bellezza – e partendo proprio da queste tre espressioni l’accademia Vivarium Novum di Frascati, nell’incantevole cornice di Villa Falconieri dal 26 al 28 aprile, terrà un Convegno dal titolo “Firmitas, utilitas, venustas: per la rinascita di un’architettura umana”.

Iniziativa estremamente lodevole patrocinata da School of Architecture della Notre Dame University, dal movimento internazionale New traditional architecture, dall’Università degli studi di Roma “Tor Vergata”, dal FAI – Fondo per l’ambiente italiano – Delegazione di Roma, dall‘Ordine degli architetti PPC di Roma e provincia, dall’Ordine degl’ingegneri di Roma, da Pulchria, dallo Studio ACAM, dal Festival dell’innovazione di Frascati.

Un “nuovo approccio della concezione architettonica” si legge nelle parole del Comunicato stampa diffuso in occasione di questo convegno che evidenzia, inoltre, la necessità di individuare “criteri e approcci architettonici e urbanistici rispondenti alle reali necessità materiali e spirituali dell’uomo, che da un lato aspira a proporzione ed equilibrio, dall’altra richiede socialità piena e vitale desiderosa di spazi da condividere con altri” – prosegue il comunicato stampa.

L’architettura deve tornare ad esprimere armonia con i luoghi ed, assieme alla solidità, offrire spazi capaci di rispondere ai bisogni sociali delle persone.

Lo scopo di Accademia Vivarum Novum punta ad una profonda “riflessione che possa approdare ad un rinnovamento delle pratiche culturali, artistiche e architettoniche, affinché esse pongano la naturale disposizione umana verso l’armonia e la bellezza al centro del loro operato, perseguendo inoltre un’idea di continuità, piuttosto che di rottura, coi paesaggi naturali e culturali costruiti attraverso i secoli”.

Un rinascimento architettonico che porti di nuovo l’Uomo al centro di ogni arte.

Continua a leggere

Redazione Lazio

Roma, disservizio al centralino dell’Ospedale Sant’Andrea: cittadini frustrati dall’impossibilità di comunicare con i medici

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Nell’era della comunicazione istantanea, il contatto telefonico rimane un’ancora fondamentale per la salute pubblica. Tuttavia, per molti cittadini romani, ottenere assistenza medica attraverso il centralino dell’Ospedale Sant’Andrea si è trasformato in un incubo. Numerose segnalazioni riportano disservizi persistenti che impediscono ai pazienti di raggiungere i medici desiderati.

Uno degli ostacoli principali risiede nella fase iniziale della chiamata. I cittadini, quando cercano di inserire il nome e il cognome del medico con cui desiderano parlare, si trovano improvvisamente interrotti da un crollo improvviso della linea. Stessa storia quando si intende inserire tra le scelte proposte, il solo cognome del medico. Questo malfunzionamento, seppur apparentemente banale, assume proporzioni significative quando si considera l’urgenza delle comunicazioni mediche.

La frustrazione dei cittadini è palpabile, con molti che hanno riportato di aver tentato di contattare il centralino più volte, solo per essere continuamente interrotti nel loro intento.

L’accesso ai servizi sanitari è un diritto fondamentale, e il persistere di queste difficoltà mina la fiducia nella capacità del sistema sanitario di fornire assistenza tempestiva e adeguata.

Un aspetto particolarmente sconcertante è rappresentato dal fatto che alcuni pazienti hanno registrato la loro esperienza, documentando il disservizio.

In alcune di queste registrazioni si può sentire chiaramente il momento in cui la linea cade, dopo che l’utente ha inserito la scelta di poter del nome e cognome del medico desiderato. Questa evidenza tangibile solleva interrogativi sulla natura e la portata del problema, evidenziando la necessità di un’indagine approfondita.

Il Centralino dell’Ospedale Sant’Andrea rappresenta un punto di accesso cruciale per i pazienti in cerca di assistenza medica. Pertanto, è essenziale che vengano adottate misure correttive immediate per risolvere questo problema. La trasparenza e la comunicazione aperta con il pubblico sono altrettanto importanti. I cittadini devono essere informati sui progressi nella risoluzione del disservizio e sulle misure adottate per evitare che si ripeta in futuro.

In un momento in cui la salute pubblica è al centro dell’attenzione globale, è imperativo che le istituzioni sanitarie agiscano con tempestività ed efficacia per garantire che i servizi essenziali siano accessibili a tutti i cittadini. La situazione al Centralino dell’Ospedale Sant’Andrea di Roma richiede un intervento immediato e coordinato per ripristinare la fiducia del pubblico e garantire che nessun paziente venga lasciato senza assistenza a causa di problemi tecnici evitabili.

Continua a leggere

Roma

Roma, ragazza cade dalla terrazza del Pincio

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

Una 20enne è precipitata dal muro perimetrale della terrazza del Pincio, al centro di Roma, per circa 5 metri di altezza finendo sul terrazzamento sottostante. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno recuperato la ragazza con un’autoscala. La giovane è stata portata in ospedale in stato cosciente. L’allarme è scattato intorno alle 7 quando alcuni passanti hanno sentito dei lamenti provenire da una scarpata. Non si esclude che sia caduta diverse ore prima del ritrovamento. Da chiarire la dinamica dell’accaduto.

Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti