Roma, Digos nel palazzo occupato dai migranti: caccia alle prove del racket sugli affitti

 


ROMA – Perquisizione della Digos nel palazzo di via Curtatone a Roma, occupato per quattro anni da migranti e sgomberato dieci giorni fa. Gli investigatori sono in cerca di documentazione utile all'inchiesta su un presunto racket sugli affitti all'interno dell'edificio. Sul posto anche la polizia scientifica per documentare lo stato dei luoghi in cui vivevano gli occupanti.

L'ipotesi di posti letto a pagamento riservati a migranti nello stabile di via Curtatone ha determinato l'apertura di un fascicolo, per il momento contro ignoti, per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Gli accertamenti hanno preso spunto dal ritrovamento, da parte della Digos, di alcune ricevute di pagamento che hanno fatto sospettare l'esistenza di persone, non si esclude legate ai movimenti per la casa, che potrebbero aver speculato sull'occupazione.

Gli accertamenti sono curati dal procuratore aggiunto Francesco Caporale. Lo sgombero dell' immobile adiacente la stazione Termini è avvenuto nell'ambito di un'inchiesta, per occupazione abusiva, del pm Eugenio Albamonte.

A piazzale Clodio sono numerosi i procedimenti aperti, in materia di occupazione. Un fenomeno che ha portato, nei mesi scorsi, anche all'avvio di un procedimento contro ignoti per associazione a delinquere, da parte del pm Tiziana Cugini. Nel mirino soggetti che promuovono e gestiscono tali iniziative.