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Roma

ROMA, DISCARICA FALCOGNANA: CI ANDREBBERO 300 TONNELLATE AL GIORNO CONTRO LE 1.500 PRODOTTE

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Tempo di lettura 3 minuti Robilotta (SR):"A che serve creare tutto questo contrasto con le popolazioni locali se il sito indicato non risolve il problema e ne crea di nuovi? "

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Donato Robilotta – Coordinatore dei socialisti Riformisti

Ho sempre ritenuto che portare i rifiuti fuori Regione o all’estero fosse una vergogna, simbolo di una classe politica che non riesce a risolvere i problemi per non assumersi le sue responsabilità.

Ma stando alle dichiarazioni ufficiali del commissario Sottile, che a Falcognana ci andrebbero solo 300 tonnellate al giorno delle 1.500 prodotte ogni giorno a Roma, dunque meno del 20%, cosa che non risolve la questione del sito alternativo a Malagrotta, che invece devono scegliere le istituzioni locali, mi chiedo se non sia più utile a questo punto portare fuori anche questi rifiuti.

A che serve creare tutto questo contrasto con le popolazioni locali se il sito indicato non risolve il problema e ne crea di nuovi? Probabilmente solo a far dire che è stata chiusa Malagrotta, che invece chiude per esaurimento naturale.

Oltretutto non è affatto vero che la parte del sito che dovrebbe ricevere i rifiuti urbani invece del fluff non avrebbe bisogno di nuove autorizzazioni, alla luce dei vincoli paesaggistici del decreto Bondi, perché i codici dei rifiuti urbani, anche se trattati, sono ben diversi da quelli delle macchine rottamate.

A questo punto dunque forse sarebbe meglio portare tutto fuori, far decantare la situazione, rientrare nella normalità, e affrontare la discussione su un nuovo piano rifiuti che programmi non solo l’individuazione di un sito di una discarica dentro i confini di Roma ma anche la costruzione degli impianti di compostaggio, altrimenti la raccolta differenziata non può aumentare, gli impianti di TMB che sono già autorizzati, le due linee del gassificatore di Malagrotta e quello di Albano.

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Cronaca

Cerveteri, oli esausti e rifiuti pericolosi in un’autofficina: sequestrata l’intera area e denunciato il titolare

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I Carabinieri della Stazione di Cerveteri, in collaborazione con i Carabinieri del Nucleo Forestale di Civitavecchia, nonché del personale A.S.L. e Ufficio Tecnico e Polizia Locale di Cerveteri hanno svolto un’attività ispettiva presso un’autofficina.
Nel corso del controllo sono emersi gravi violazioni, sia sul piano amministrativo che su quello ambientale: non solo l’esercizio verificato è risultato privo delle previste autorizzazioni e comunicazioni agli Enti preposti, ma l’area ove il medesimo sorge è risultata caratterizzata dalla presenza di varie tipologie di rifiuti, soprattutto olii esausti, speciali e pericolosi, non adeguatamente trattati come invece previsto dalla vigente normativa di settore.
Il titolare dell’attività, immediatamente sospesa, è stato pertanto segnalato per i vari profili di responsabilità sia all’Autorità Giudiziaria che a quella sanitaria, mentre l’intera area interessata è stata posta sotto sequestro.

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Cronaca

Monterotondo, ladre in azione: arrestate 3 giovani donne

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MONTEROTONDO (RM) – I Carabinieri della Compagnia di Monterotondo, hanno denunciato tre giovani donne di origini romene, appartenenti all’insediamento spontaneo di via Tiburtina a Roma, gravemente indiziate del reato di ricettazione.
Dopo una segnalazione di furto giunta al 112, i Carabinieri sono intervenuti in un supermercato eretino dove hanno fermato tre donne nel tentativo allontanarsi, dopo essere state notate mentre cercavano di impossessarsi di alcuni prodotti dagli scaffali.
I successivi accertamenti svolti dai Carabinieri hanno consentito di rintracciare il veicolo utilizzato dalle fermate, all’interno del quale i Carabinieri hanno rinvenuto un grosso quantitativo di prodotti alimentari asportati da un altro supermercato.
Le donne, non avendo fornito una valida giustificazione sulla provenienza della merce, sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Tivoli per il reato di ricettazione, ed è stato notificato loro il provvedimento di allontanamento dal comune di Monterotondo, emesso dal Questore di Roma, con divieto di ritorno per 3 anni.

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Roma

Roma, minacciato al collo con due bottiglie di vetro e costretto a consegnare lo smartphone: in manette due uomini

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ROMA – I Carabinieri della Stazione Roma Madonna del Riposo hanno arrestato due cittadini romani – di 31 e 36 anni, entrambi già noti alle forze dell’ordine – gravemente indiziati dei reati di rapina e resistenza a Pubblico Ufficiale.
Un giovane, 22enne romano, ha denunciato di essere stato avvicinato da due uomini a lui sconosciuti che, in evidente stato psicofisico alterato, lo hanno afferrato al collo e minacciato con due bottiglie di vetro, facendosi consegnare lo smartphone per poi allontanarsi, in via di Boccea altezza metro Cornelia. Richiesto aiuto al 112, tramite alcuni passanti, sono interventi sul posto i Carabinieri della Stazione Roma Madonna del Riposo che grazie alla descrizione fatta dal giovane e tramite la localizzazione del telefono asportato, hanno individuato i due sospettati nei pressi della fermata metropolitana “Battistini”.
Alla vista dei militari, gli indagati hanno spintonato i Carabinieri al fine di darsi alla fuga ma sono stati bloccati. Con loro avevano ancora la refurtiva che è stata riconsegnata al 22enne.
Presso le aule di piazzale Clodio, il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e ha disposto per i due la misura cautelare degli arresti domiciliari.

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