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Roma e Castelli Romani: arriva la 5 edizione della "Granfondo Campagnolo"

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Tempo di lettura 8 minuti Domenica 9 ottobre. Unico percorso di 122 km, con un tratto iniziale turistico all’interno del Centro Storico della Capitale di circa 6 km ed un tratto agonistico di 116 km.

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Red. Cronaca

 

Roma e Castelli Romani – Giunta alla sua quinta edizione, domenica 9 ottobre si svolgerà la “Granfondo Campagnolo 2016”, importante manifestazione ciclo turistica che vedrà oltre 6.000 tra ciclo amatori, sportivi professionisti, campioni del mondo di ciclismo, sport e spettacolo e personalità istituzionali transitare nel corso del mattino per le vie dei comuni di Roma (municipi 1, 7, 8 e 9), Ciampino, Marino, Castel Gandolfo, Rocca di Papa, Velletri, Palestrina, Frascati, Monte Porzio e Montecompatri.

 

La Gran Fondo Campagnolo di Roma 2016 avrà un unico percorso di 122 km, con un tratto iniziale turistico all’interno del Centro Storico della Capitale di circa 6 km ed un tratto agonistico di 116 km. I ciclisti saranno schierati lungo la via dei Fori Imperiali in direzione Piazza Venezia con la linea di partenza nei pressi dell’ingresso alla piazza stessa.


Al via, previsto per le ore 7,15 i ciclisti percorreranno ad andatura turistica il tratto urbano di circa 6 km: via dei Fori Imperiali; Piazza Venezia; via del Plebiscito; Corso Vittorio Emanuele II; Piazza Sant’Andrea della Valle; Corso del Rinascimento; via di Sant’Agostino; via Giuseppe Zanardelli; Lungotevere Marzio; Piazza del porto di Ripetta; via Tomacelli; largo Goldoni dove gireranno a sinistra su via del Corso fino a Piazza del Popolo per poi continuare attraverso via del Babuino, Piazza di Spagna, via di Propaganda, via della Mercede, via del Corso. Qui gireranno a sinistra per raggiungere di nuovo Piazza Venezia e proseguire poi su via dei Fori Imperiali, in direzione Colosseo, dove all’altezza di Largo Corrado Ricci dove sarà dato il via agonistico.


I ciclisti percorreranno quindi la parte restante di via dei Fori Imperiali; piazza del Colosseo; via Celio Vibenna e via di San Gregorio fino a piazza di Porta Capena dove, voltando a sinistra, prenderanno viale delle Terme di Caracalla ed all’altezza di Piazzale Numa Pompilio, gireranno a destra per proseguire sempre su viale delle Terme di Caracalla e poi sulla corsia centrale di via Cristoforo Colombo che verrà percorsa fino all’incrocio con viale di Tor Marancia, dove i ciclisti si immetteranno girando a sinistra. Proseguiranno poi sempre lungo viale di Tor Marancia, fino a raggiungere Piazza Lorenzo Lotto per girare a sinistra su via Giulio Aristide Sartorio che verrà percorsa fino ad immettersi, girando a destra, su via Ardeatina. Qui si proseguirà (SP 3c ed SP 3e via Ardeatina) fino all’incrocio con via di Torricola che i ciclisti imboccheranno girando a sinistra. In questo incrocio, per esigenze di viabilità, i ciclisti percorreranno contromano l’ultimo tratto della via Ardeatina (nell’area delle nuove rotatorie) per poi girare a sinistra su via di Torricola e proseguire su via di Casal Rotondo, fino ad immettersi, girando a destra, sulla SS 7 Appia all’altezza di Capannelle. Da Capannelle gli atleti proseguiranno sempre lungo la via Appia in direzione Albano per uscire dal territorio del Comune di Roma e continuare attraverso il tratto nel territorio dei Comuni di Ciampino e di Marino proseguendo attraverso l’incrocio con Santa Maria delle Mole e Frattocchie fino alla località Due Santi, dove lasceranno la via Appia per immettersi sulla SP 140 via Antonio Costa (nota anche come “la Papalina”) che verrà percorsa fino a raggiungere Castelgandolfo per poi attraversare la SS216 e prendere via Antonio Gramsci in discesa verso il Lago. Si percorrerà poi via Spiaggia del Lago dove, prima di prendere la salita che porta alla via dei laghi (nota anche come “la Panoramica”), sarà posto, sulla destra all’altezza del parcheggio, il punto di controllo per la partenza della prima delle quattro cronoscalate previste nel percorso. I ciclisti proseguiranno quindi lungo la salita che li porterà sulla via dei Laghi (SS217), dove gireranno a destra e proseguiranno sempre in salita fino all’incrocio con via delle Barozze (SP 83b), punto di arrivo della prima cronoscalata. Proseguiranno poi svoltando a sinistra sulla suddetta via delle Barozze per percorrerla fino al bivio con via del Troio. Qui gireranno a destra, dove sarà posto il punto di controllo per la partenza della seconda cronoscalata e saliranno attraverso via del Troio e via Palazzolo fino a Rocca di Papa, dove su via Roma sarà posto l’arrivo della seconda cronoscalata.
I ciclisti proseguiranno quindi sempre su via Roma (SP 16b) che verrà percorsa in senso contrario al normale senso di marcia fino a raggiungere via Ariccia (SS 218). Alla confluenza delle due strade verrà allestito il primo punto di ristoro per i partecipanti.


Dopo il ristoro, i ciclisti proseguiranno sulla SS 218 fino a raggiungere di nuovo la via dei Laghi (SS217) dove alla rotatoria si svolterà a sinistra e si proseguirà lungo la SS 217 via dei Laghi fino a raggiungere la SP18c (via Pratoni del Vivaro) che i ciclisti imboccheranno girando e sinistra. Proseguiranno poi sempre lungo la SP18c fino alla località Fonte Doganella dove, girando a destra, prenderanno la SP215 via Tuscolana che percorreranno per circa 600 metri per poi girare a sinistra sulla SP 26/b (via Vittorio Veneto) e proseguire fino a Carchitti dove, svoltando a sinistra, prenderanno la SP 58b per poi proseguire verso la località Colle di Fuori. Qui imboccheranno via Pietro Pericoli (SP32a) in direzione Rocca Priora. Su questa strada, subito dopo l’incrocio con via Valle Clementina sarà posto il punto di controllo per la partenza della terza cronoscalata in programma. I ciclisti proseguiranno in salita lungo la SP32a e via Savelli fino a Rocca Priora dove all’incrocio con via Monsignor Giacu sarà posto l’arrivo della cronoscalata. Si proseguirà quindi attraverso via Lazio; via Roma (da percorrere in senso contrario al normale senso di marcia); Largo Pallotti; via degli Olmi fino ad imboccare a destra la SP72a e proseguire fino a raggiungere la SS216 a Montecompatri. Qui i ciclisti gireranno a destra su via A. Serranti e, dopo circa 1.900 metri, prenderanno a sinistra per via dei Sassi e via Fontana delle Cannetacce. Qui sarà posto il punto di controllo per la partenza della quarta cronoscalata in programma. I ciclisti proseguiranno quindi salendo lungo via Fontana delle Cannetacce e via Campo Gillaro fino a raggiungere Piazza Marco Mastrofini dove, oltre all’arrivo della quarta ed ultima cronoscalata, sarà allestito anche il secondo punto di rifornimento e ristoro.


Dopo il ristoro i ciclisti proseguiranno quindi lungo la SS216 fino ad arrivare a Monte Porzio Catone dove svolteranno a sinistra prendendo la salita del Tuscolo (via Tuscolo) fino ad arrivare all’incrocio con la SP73/b dove gireranno a destra per scendere verso Frascati. Qui, all’altezza del Parco dell’ombrellino, gireranno a destra su viale Luigi Canina, via Angelo Celli per poi girare a sinistra sulla SS 216 (via Gregoriana) e poi dopo circa 450 metri, a destra su via Sciadonna (il primo tratto di tale strada, di circa 100 metri, sarà percorso contromano) per poi proseguire su via Giuseppe Alva (SP86/b già via Cisternole) fino a raggiungere via Enrico Fermi (SP 65/b) dove si girerà a destra per proseguire fino alla rotatoria su via di Vermicino (SP77b). Qui gireranno a sinistra proseguendo su via di Vermicino fino al sottopasso con la via Tuscolana (via Tuscolana vecchia).
Si proseguirà poi sempre sulla SP77b che ora prende il nome di via della Mola Cavona, attraversando la via Anagnina (SS511) e proseguendo poi lungo via Doganale (ancora SP 77/b) fino a girare a destra su via dell’Acqua Acetosa che verrà percorsa fino a girare a destra e passare sotto il sottopasso ferroviario ed immettersi quindi sulla via dei laghi (SP217) che sarà percorsa fino a svoltare ancora a destra sulla SS7 via Appia Nuova e proseguire per circa 1,4 km fino alla rotatoria dell’ingresso per l’aeroporto di Ciampino che segna il rientro nel territorio del Comune di Roma.
Dalla rotatoria usciranno poi per prendere via dell’Aeroscalo e via di Fioranello fino a raggiungere la via Ardeatina (SP3c) che prenderanno girando a destra. Proseguiranno poi sulla via Ardeatina verso Roma fino a confluire sulla via Appia Antica, all’altezza del Quo Vadis, per raggiungere poi le mura Aureliane dove entreranno contromano attraverso Porta San Sebastiano proseguendo lungo la stessa via di Porta San Sebastiano fino al traguardo d’arrivo che sarà posto dopo 100 circa metri dalla Porta stessa. Dopo aver tagliato il traguardo i ciclisti raggiungeranno il villaggio d’arrivo posto presso lo Stadio delle Terme.

La pedalata non competitiva “In Bici ai Castelli” partirà in coda alla GF Campagnolo di Roma 2016 ed avrà un percorso di circa 60 km. I ciclisti saranno schierati lungo la via dei Fori Imperiali in direzione Piazza Venezia con la linea di partenza nei pressi dell’ingresso alla piazza stessa.
Al via, previsto per le ore 7,15 i ciclisti percorreranno ad andatura turistica il tratto urbano di circa 6 km: via dei Fori Imperiali; Piazza Venezia; via del Plebiscito; Corso Vittorio Emanuele II; Piazza Sant’Andrea della Valle; Corso del Rinascimento; via di Sant’Agostino; via Giuseppe Zanardelli; Lungotevere Marzio; Piazza del porto di Ripetta; via Tomacelli; largo Goldoni dove gireranno a sinistra su via del Corso fino a Piazza del Popolo per poi continuare attraverso via del Babuino, Piazza di Spagna, via di Propaganda, via della Mercede, via del Corso. Qui gireranno a sinistra per raggiungere di nuovo Piazza Venezia e proseguire poi su via dei Fori Imperiali, in direzione Colosseo, dove all’altezza di Largo Corrado Ricci dove sarà dato il via agonistico.
I ciclisti percorreranno quindi la parte restante di via dei Fori Imperiali; piazza del Colosseo; via Celio Vibenna e via di San Gregorio fino a piazza di Porta Capena dove, voltando a sinistra, prenderanno viale delle Terme di Caracalla ed all’altezza di Piazzale Numa Pompilio, gireranno a destra per proseguire sempre su viale delle Terme di Caracalla e poi sulla corsia centrale di via Cristoforo Colombo che verrà percorsa fino all’incrocio con viale di Tor Marancia, dove i ciclisti si immetteranno girando a sinistra. Proseguiranno poi sempre lungo viale di Tor Marancia, fino a raggiungere Piazza Lorenzo Lotto per girare a sinistra su via Giulio Aristide Sartorio che verrà percorsa fino ad immettersi, girando a destra, su via Ardeatina. Qui si proseguirà (SP 3c ed SP 3e via Ardeatina) fino all’incrocio con via di Torricola che i ciclisti imboccheranno girando a sinistra. In questo incrocio, per esigenze di viabilità, i ciclisti percorreranno contromano l’ultimo tratto della via Ardeatina (nell’area delle nuove rotatorie) per poi girare a sinistra su via di Torricola e proseguire su via di Casal Rotondo, fino ad immettersi, girando a destra, sulla SS 7 Appia all’altezza di Capannelle. Da Capannelle gli atleti proseguiranno sempre lungo la via Appia in direzione Albano per uscire dal territorio del Comune di Roma e continuare attraverso il tratto nel territorio dei Comuni di Ciampino e di Marino proseguendo attraverso l’incrocio con Santa Maria delle Mole e Frattocchie fino alla località Due Santi, dove lasceranno la via Appia per immettersi sulla SP 140 via Antonio Costa (nota anche come “la Papalina”) che verrà percorsa fino a raggiungere Castelgandolfo per poi attraversare la SS216 e prendere via Antonio Gramsci in discesa verso il Lago. Si proseguirà quindi sul lungolago (Via Spiaggia del Lago) salendo poi sulla cosiddetta “Panoramica” verso la via dei Laghi (SS217), dove avverrà la separazione dal percorso della Granfondo.
I partecipanti alla Pedalata “In Bici ai Castelli”, raggiunta la via dei laghi, gireranno a sinistra e proseguiranno in discesa sempre sulla SS217 via dei Laghi fino all’incrocio con la SS216 dove gireranno a destra per raggiungere Marino attraverso via Ferentum e via Antonio Fratti fino a Piazza Matteotti dove gireranno a sinistra su Corso Trieste per raggiungere il punto di ristoro sistemato su Piazza San Barnaba. Al punto di ristoro di Piazza San Barnaba ci sarà una sosta per consentire il ricompattamento del gruppo dei cicloturisti. Dopo il ristoro, tutti insieme, i ciclisti saranno guidati da un’auto apripista che li condurrà in gruppo compatto fino all’arrivo, attraverso, piazza Lepanto, via Paolo Mercuri, viale Mazzini, piazza Garibaldi, via Cesare Colizza, via Rodolfo Morandi e la SP73/a (via Romana) fino al semaforo dove si girerà a destra su via delle Selve Nuove che verrà percorsa fino alla nuova rotatoria dove si svolterà a sinistra, passando sotto al sottopasso ferroviario, per prendere la SP62/a, per girare subito a destra in direzione vicolo della Mola fino ad immettersi, girando a sinistra, sulla SP77/b via Doganale, dove avverrà il ricongiungimento con il percorso agonistico della Granfondo. Si proseguirà quindi su via Doganale fino a raggiungere il nuovo sottopasso ferroviario per immettersi, girando a destra, sulla SP217 via dei Laghi che verrà percorsa fino a raggiungere la SS7 via Appia dove si girerà a destra per proseguire per circa 1,4 km fino alla rotatoria dell’ingresso per l’aeroporto di Ciampino che segna il rientro nel territorio del Comune di Roma.
Dalla rotatoria usciranno poi per prendere via dell’Aeroscalo e via di Fioranello fino a raggiungere la via Ardeatina (SP3c) che prenderanno girando a destra. Proseguiranno poi sulla via Ardeatina verso Roma fino a confluire sulla via Appia Antica, all’altezza del Quo Vadis, per raggiungere poi le mura Aureliane dove entreranno contromano attraverso Porta San Sebastiano proseguendo lungo la stessa via di Porta San Sebastiano fino al traguardo d’arrivo che sarà posto dopo 100 circa metri dalla Porta stessa. Dopo aver tagliato il traguardo i ciclisti raggiungeranno il villaggio d’arrivo posto presso lo Stadio delle Terme.
 

Castelli Romani

Monte Compatri, cresce la preoccupazione per il “Muro della discordia”: paura per rischio frane

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A Monte Compatri torna l’allarme per la sicurezza del versante dietro il muro di contenimento fatto edificare dall’ex sindaco Fabio D’Acuti. La struttura, costruita per prevenire fenomeni franosi, è ora al centro delle preoccupazioni dei residenti di via Ciaffei, timorosi che il prossimo nubifragio possa mettere in pericolo anche le loro abitazioni.

“Con le prossime piogge torrenziali verranno giù anche le case!” – questo il grido d’allarme in uno dei tanti post sui social, espressione del crescente malcontento tra i cittadini.

Un video, girato dalla nostra redazione ieri mattina proprio in via Ciaffei, mostra lo stato attuale del “Muro della discordia”, il quale avrebbe dovuto risolvere i problemi di dissesto evidenziati già durante la fase progettuale. Tuttavia, le condizioni della scarpata sembrano peggiorate, rafforzando le paure di chi teme una frana verso via Fontana delle Cannetacce, la strada sottostante. La preoccupazione dei residenti, dunque, non appare ingiustificata: il rischio di ulteriori cedimenti, aggravato dalle piogge autunnali, mantiene alta la tensione nel quartiere.

L’ARTICOLO DEL 4 APRILE 2024

Si tratta del muro costruito dall’amministrazione guidata dall’ex sindaco Fabio D’Acuti che avrebbe dovuto evitare quei “fenomeni franosi” che una rilevazione tecnica aveva evidenziato già agli inizi in fase progettuale.

Oggi la paura dei cittadini di via Ciaffei, e non solo, è quella di ritrovarsi franati nella strada sottostante, via Fontana delle Cannetacce.

nella foto l’ordinanza sindacale che impone il senso unico nel tratto di strada

Ad oggi nella strada insiste un senso unico proprio per scongiurare, come indicato nell’ordinanza sindacale n. 24 del 17 agosto 2022, rischi per “l’incolumità pubblica e privata”.
Nelle foto che abbiamo scattano sono ancora più evidenti i segni del cedimento del manto stradale e le piogge degli ultimi giorni stanno erodendo sempre di più la scarpata che insiste dietro le spalle del muro.

nella foto sono evidente le crepe sull’asfalto e la curvatura in avanti del tratto di pavimentazione

In questi giorni siamo andati proprio alla ricerca delle fasi che hanno poi portato, nei primi mesi del 2021, alla realizzazione di questo progetto che vede la luce dopo una delibera di giunta municipale, la n. 134 del 20 ottobre 2016 (corretta per quanto riguarda il computo metrico con la delibera di giunta municipale n. 15 del 2 febbraio 2017), che, partendo da “un bando per la concessione di finanziamenti regionali a favore dei Comuni per gli interventi di dissesto idrogeologico annualità 2016” e, si legge nella delibera, “PREMESSO che questa Amministrazione intende mettere in sicurezza via Ciaffei, area interessata dal dissesto; che per l’area interessata è stato redatto l’inventario dei fenomeni franosi ( IFFI ) da un geologo abilitato; che è stata redatta dichiarazione sull’esistenza di aree PAI; che è stata redatta altresì la dichiarazione relativa alla proprietà o alla disponibilità dell’area oggetto di richiesta del finanziamento” faceva partire l’iter per la realizzazione di un progetto che ammontava a € 198.207,66 che evitasse quei “fenomeni franosi” citati nella delibera.
La situazione attuale desta molte preoccupazioni evidenziate da alcuni post su fb degli stessi residenti nella vita.
Nei primi mesi del 2021 il muro venne realizzato scatenando le accuse dell’allora consigliere di minoranza, oggi sindaco di Monte Compatri, Francesco Ferri, che lo definiva “… osceno … conferma del pressappochismo dell’amministrazione D’Acuti (nds l’allora sindaco Fabio d’Acuti, oggi consigliere comunale di minoranza)” e concludeva, tuonando nel suo intervento, “vogliamo capire come sono stati spesi i soldi della collettività e in tal senso saremo intransigenti rispetto a tanto pressappochismo. O si è all’altezza delle aspettative dei monticiani o dimissioni immediate”.
L’amministrazione d’Acuti cadde alla fine di maggio 2021 con le dimissioni di 9 consiglieri comunali portando poi il paese alle elezioni dell’ottobre 2021 che videro la vittoria come sindaco di Francesco Ferri.
Da allora non vi è stato più nessun intervento seppure con delibera di Consiglio Comunale numero 11 del 12 aprile 2023 a seguito di una mozione a firma dei consiglieri comunali del gruppo Nuovi Orizzonti per Monte Compatri, Fabio d’Acuti, Adriano di Franco (assessore ai lavori pubblici durante i lavori di costruzione del muro) ed Agnese Mastrofrancesco l’intero consiglio comunale approvava all’unanimità una mozione “recante ad oggetto Mozione per indagine geologica su tratto stradale Via G. Ciaffei”.

Non ci è dato sapere, al momento, se detta indagine sia stata poi posta in essere dall’attuale amministrazione comunale ma quello che poi abbiamo rilevato, passando in rassegna le delibere di consiglio comunale e di giunta municipale, è una delibera di giunta che ha attirato la nostra attenzione.

Si tratta della delibera n. 102 del 22 giugno 2023 avente ad oggetto “RISOLUZIONE CONTROVERSIA COMUNE DI MONTE COMPATRI/SOC. DFC COSTRUZIONI SRL AI SENSI DELL’ART. 1965 C.C.- PROVVEDIMENTI”.
La DFC Costruzioni è la ditta vincitrice dell’appalto per la realizzazione del famoso “Muro di Via Ciaffei” ed entrando nello specifico della delibera si evincono due particolari:

  • un decreto ingiuntivo notificato al comune di Monte Compatri per il pagamento della fattura 6/2021 della ditta per un importo di € 127.000 “oltre interessi come richiesti nel limite del tasso soglia, spese legali di procedura di ingiunzione liquidate in € 2.135,00 per compenso ed € 406,50 per esborsi, oltre oneri come per legge”;
  • due note degli uffici comunali in relazione “all’opportunità di proporre o meno opposizione” a detto decreto.

Sempre leggendo la delibera appare una situazione che ci ha sorpresi in quanto dapprima si autorizza il sindaco, Francesco Ferri, a proporre opposizione, in nome e per conto del Comune, avverso il decreto ingiuntivo n. 437/2022 del 24/02/2022 emesso dal Tribunale di Velletri per il pagamento a favore della Soc. D.F.C. Costruzioni s.r.l., entro il termine di quaranta giorni dalla notifica dello stesso ricorso, della somma di € 127.000,00 nominando un legale con conseguente pagamento delle spese (€ 9322,82 come si evince nella delibera di giunta comunale n. 46 del 17 marzo 2022) e poi si effettua una risoluzione in quanto, prosegue la delibera di giunta, “appare opportuno e conveniente per il Comune addivenire alla definizione transattiva della vicenda nei termini suggeriti dal legale difensore, al fine di porre fine ad una controversia in essere”.

In ragione di quanto sopra indicato la giunta comunale di Monte Compatri delibera “congrua la somma omnicomprensiva di € 100.000,00, a tacitazione di ogni pretesa economica avanzata da D.F.C. Costruzioni s.r.l.”.

Questa, ad oggi, una prima cronistoria “fugace” relativa alle vicissitudini che hanno portato dalla valutazione di un rischio concreto e tangibile, i succitati “fenomeni franosi” di cui alla delibera di giunta n. 134/2016, alla realizzazione di un opera che, stando alle molte voci non è conclusa, alla perdita del finanziamento iniziale della Regione Lazio, in quanto l’opera non venne terminata, ad un decreto ingiuntivo al quale dapprima il comune si è opposto, con un esborso per spese legali di circa diecimila euro e poi all’esborso di centomila euro per un opera che, apparentemente, di sicurezza ne offre ben poca.

Nei prossimi giorni proveremo ad incontrare l’allora sindaco, l’avvocato Fabio d’Acuti, e l’ex assessore ai Lavori Pubblici, Adriano di Franco per avere un quadro ancora più dettagliato dei passaggi che hanno portato poi alla realizzazione del muro.
Ovviamente sarà nostra premura contattare sia gli uffici che hanno rilasciato dapprima un parere favorevole all’opposizione al decreto ingiuntivo e successivamente, invece, a convergere sulla posizione di “tacitazione omnicomprensiva” e in ultimo capire gli obiettivi dell’attuale amministrazione monticiana in merito alla risoluzione di questo annoso problema.

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Metropoli

Tivoli, uccisa sulle strisce: preso il pirata della strada

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Identificato e arrestato un 26enne grazie alle immagini acquisite da 19 telecamere

Un drammatico caso di omicidio stradale ha scosso la comunità di Tivoli lo scorso 9 settembre, quando Daniela Circelli, imprenditrice e madre di due figli, è stata tragicamente investita e uccisa mentre attraversava la via Tiburtina. Dopo giorni di intense indagini, i carabinieri e la Procura di Tivoli hanno finalmente fatto luce su questo terribile episodio, smantellando l’ipotesi iniziale di una corsa clandestina e rivelando una verità ancora più scioccante.

Il principale sospettato, un cittadino egiziano di 26 anni, è stato arrestato con l’accusa di omicidio stradale, omissione di soccorso e calunnia. L’uomo era alla guida di una Volkswagen Golf quando ha compiuto un sorpasso fatale che è costato la vita a Daniela Circelli.

Le indagini, coordinate dalla Procura di Tivoli, hanno beneficiato dell’acquisizione di immagini da 19 telecamere di sorveglianza disseminate lungo la via Tiburtina. Questi occhi elettronici, insieme a numerosi accertamenti tecnici e testimonianze raccolte, hanno permesso di ricostruire nel dettaglio la dinamica dell’incidente.

Secondo quanto emerso, il 26enne, a bordo della Golf e in compagnia di un amico, procedeva a velocità sostenuta su via Tiburtina. In prossimità delle strisce pedonali, un’auto si era fermata per consentire l’attraversamento di Daniela Circelli. Il giovane egiziano, invece di rallentare, ha effettuato un sorpasso azzardato, complice anche l’asfalto bagnato. L’impatto con la donna è stato violentissimo, tanto da scaraventarla per ben 40 metri.

Dopo l’incidente, il conducente non si è fermato a prestare soccorso, dandosi alla fuga. Un dettaglio cruciale per le indagini è stato il ritrovamento dello stemma frontale della Golf, perso nell’impatto e rinvenuto sul luogo dell’incidente. L’auto è stata localizzata il giorno successivo dai carabinieri.

Ma le azioni del giovane egiziano non si sono limitate alla fuga. Quando i carabinieri lo hanno rintracciato, hanno scoperto che aveva già preparato una borsa, pronto a lasciare il paese. In un disperato tentativo di eludere le proprie responsabilità, ha persino cercato di accusare l’amico che era con lui in auto al momento dell’incidente.

L’analisi meticolosa dei filmati delle telecamere ha permesso agli investigatori di identificare con certezza il 26enne come il conducente dell’auto investitrice. Questi elementi, uniti alle altre prove raccolte, hanno portato il giudice a emettere un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.

Il giovane è stato quindi arrestato e trasferito nel carcere di Rebibbia, considerato il concreto pericolo di fuga. Le accuse a suo carico sono gravissime: omicidio stradale, omissione di soccorso e calunnia.

Questa tragedia ha lasciato un vuoto incolmabile nella vita dei due figli di Daniela Circelli e ha scosso profondamente la comunità locale. L’arresto del responsabile, se da un lato non può cancellare il dolore per la perdita di una vita, dall’altro rappresenta un importante passo verso la giustizia.

Il caso solleva ancora una volta l’importanza del rispetto delle norme stradali e della prudenza alla guida. La tecnologia, in questo caso le telecamere di sorveglianza, si è rivelata fondamentale per ricostruire la verità e assicurare alla giustizia il responsabile di un atto così grave.

Mentre la comunità piange la perdita di Daniela Circelli, ci si augura che questa tragedia possa servire da monito per prevenire futuri incidenti e per sottolineare l’importanza della responsabilità alla guida.

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Castelli Romani

Tragedia ad Ariccia: operaio della raccolta rifiuti perde la vita

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Grave incidente sul lavoro: dinamiche ancora da chiarire, indagini in corso

Morto l’operatore ecologico di 32 anni travolto ad Ariccia dall’autocarro per la raccolta differenziata della carta, mentre lavorava alla raccolta dei rifiuti. Il mezzo si è improvvisamente sfrenato, travolgendo l’uomo e schiacciandolo contro un muro.

L’incidente ha anche causato la rottura di una tubatura del gas, ma un tecnico presente ha immediatamente disattivato l’erogazione, evitando una tragedia. Sul posto sono intervenuti i soccorsi e la polizia locale, che ha avviato le indagini per chiarire la dinamica.

La nota dell’Organizzazione Sindacale Cobas Igiene Ambientale: “È un massacro senza fine quello che è in atto nel settore della Igiene Urbana”

Durissima la reazione con una nota da parte dell’Organizzazione Sindacale Cobas Igiene Ambientale. Da tempo Cobas Igiene Ambientale denuncia senza sosta i moltissimi casi in cui sono coinvolti i lavoratori del settore. “L’incidente ai danni di un nostro collega netturbino che ha poi ha portato alla sua morte, prosegue il comunicato, è l’ennesima controprova che nella Igiene Urbana le attività lavorative, per ciò che concerne la salute e la sicurezza, sono ad alto rischio e che le misure in materia di prevenzione degli infortuni sono assai carenti”.

Abbiamo, dalle pagine del nostro giornale, evidenziato tante volte tali situazioni che presentano, purtroppo, un leitmotiv, un filo rosso, collegato alla poca sicurezza che, stando a quanto dicono le organizzazioni sindacali, parrebbe non attuata dai gestori di tale servizio e il compito delle amministrazioni comunali, gli enti appaltanti appunto, dovrebbe essere, sempre a quanto dicono i sindacati, indirizzato ad un maggiore controllo, ad una maggiore presenza al fianco dei lavoratori.

Situazione questa che viene puntualizzata con enfasi dal testo del comunicato: “La responsabilità diretta di tutto ciò non può non essere delle aziende in appalto, che pur di trarre maggiori profitti abbattono i costi della sicurezza col sostegno legislativo dei peggiori governi nazionali ma anche delle peggiori politiche europee in tema di lavoro e appalti. La responsabilità, tuttavia, è anche degli Enti appaltanti perché hanno il dovere di controllare la regolarità delle attività lavorative in concessione, mentre nella maggior parte dei casi questi controlli non vengono effettuati. Ci adopereremo in ogni sede per fare luce su questa tragica notizie che ci sconvolge come lavoratori e come sindacato al fine di tutelare tutte le persone che lavorano in questo comparto“.

Un tragico epilogo che mette per l’ennesima volta in luce le troppe lacune nel sistema sicurezza nel mondo del lavoro.

“Giunga, chiude la nota stampa, alla famiglia del nostro collega scomparso la nostra vicinanza ed il nostro pensiero”

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