ROMA, FEDERFARMA DENUNCIA L'AMA: I RIFIUTI FARMACEUTICI SCADUTI NON VENGONO RACCOLTI

di Cinzia Marchegiani

Roma – Parte la denuncia di Federfarma che fotografa un degrado non più sostenibile che colpisce lo smaltimento dei rifiuti farmaceutici delle farmacie romane. La responsabilità verrebbe attribuita all’azienda municipalizzata AMA e ad un Comune di Roma ormai agonizzante in balia dell'ex primo cittadino che ha consegnato, dopo un’infinita querelle al limite del grottesco, le sue stesse dimissioni. Di fatto la mancata raccolta dei farmaci usati e scaduti, raccolti nei pressi delle farmacie metterebbe a repentaglio la sicurezza sanitaria pubblica.

Vittorio Contarina, presidente di Federfarma Roma, fa il quadro di una situazione ormai al limite del degrado di una capitale che presto con il Giubileo della Misericordia accoglierà turisti di tutto il mondo: “Sono più di due anni che denunciamo il degrado in cui versano diverse farmacie romane a causa del mancato ritiro, da parte dell’AMA (l’azienda che si occupa dello smaltimento dei rifiuti nella Capitale), dei farmaci scaduti gettati negli appositi contenitori. Ormai siamo arrivati al limite” . Contarina spiega che si tratta di una situazione che difficilmente migliorerà, almeno nell’immediato, ora che il sindaco Ignazio Marino si è dimesso.

Farmaci scaduti alla mercè di tutti, soprattutto di bambini e adolescenti. Il presidente Federfarma ci va giù pesante in questa denuncia, poiché nel dettaglio chiarisce quanto, la raccolta dei farmaci scaduti sia un servizio essenziale che le farmacie mettono a disposizione e gratuitamente alla cittadinanza: “Le farmacie diventano un centro di raccolta per un tipo di rifiuto altrimenti non smaltibile. Per poter continuare a mettere i cittadini in condizione di liberarsi nel modo corretto dei farmaci scaduti – continua i Presidente Contarina- abbiamo però bisogno dell’aiuto del Comune e dell’Azienda che si occupa dello smaltimento dei rifiuti. Ma sono due anni, ormai, che questo sostegno non ci viene dato. Un anno fa circa ci siamo decisi a chiedere l’intervento del Ministero della Salute, che ha prontamente inviato i NAS ed ha contribuito a normalizzare la situazione. Ora però tutto è tornato come prima, se non peggio

Centri raccolta farmaci, delle vere montagne di immondizia. L’istantanea che ci viene presentata sembra essere scattata in un paese del terzo mondo, i contenitori sono diventati delle vere e proprie montagne di immondizia e di ogni tipo di immondizia. Per questo il Presidente Contarina chiede un intervento del Ministro della salute, poiché dopo due anni di latitanza della raccolta e ora senza più sindaco di Roma, questa emergenza rischia di esplodere.

Pericolo sicurezza sanitaria, non solo decoro della città. Non si tratta soltanto di una questione di decoro cittadino – spiega ancora Contarina – ma anche di salute pubblica: “In questo tipo di contenitori vanno gettati oggetti e sostanze che possono risultare molto dannose per le persone. Molto spesso alcuni colleghi sono dovuti intervenire tempestivamente per impedire a qualche bambino, magari scappato dal controllo della mamma in fila, di infilare la mano nel contenitore. Per non parlare della raccolta differenziata, che così va a farsi benedire definitivamente: molte persone, infatti, vedendo il contenitore pieno lo scambiano per un cassonetto qualsiasi, e ci buttano dentro di tutto”.
Per questi motivi i farmacisti romani pretendono che l’AMA torni a fare il suo lavoro, svuotando i contenitori dei farmaci scaduti almeno una volta alla settimana su tutto il territorio di Roma e provincia.

Contarina va al sodo e parla a nome di tutti i colleghi che hanno denunciato un degrado allucinate, che va avanti, ormai, da due anni: “Abbiamo il dovere di preservare la sicurezza, la pulizia e la dignità non solo delle farmacie, ma anche delle strade e dei cittadini. Per riuscirci però abbiamo bisogno che tutti facciano la propria parte. Con o senza sindaco”.