ROMA FLAMINIA: SOTTOPASSO DUE PONTI ANCORA UNA VOLTA CHIUSO

di Silvio Rossi

Roma – Fu uno dei lavori realizzati per i Mondiali del 1990, e ha in comune una caratteristica con molte delle opere realizzate nello stesso periodo: è stata fatta male.
Il sottopasso di via Flaminia, all’altezza della stazione “Due Ponti” della linea Roma Nord, ogni volta che le precipitazioni superino il valore indicato nel vernacolo romano col termine “Gnagnarella”, ha la caratteristica di trasformarsi in pista da sci nautico.
Il 6 novembre, nonostante gli allarmi diffusi su tutti i mezzi d’informazione, la chiusura delle scuole, l’avviso di non mettersi in moto da casa per via della “bomba d’acqua” (ai più è sembrato al massimo un petardo), il sottopasso ha retto, a fine giornata era ancora asciutto. I pendolari che percorrono questa strada per recarsi in centro avranno esultato, pensato che una volta tanto erano stati graziati dalla sfortuna.
Dato che una parodia di un famoso proverbio dice che la jella, al posto della fortuna, “ci vede benissimo”, ecco che stamattina il tratto di strada interessato ha deciso di presentarsi agli automobilisti nella sua versione più “umida”, costringendo i vigili a bloccarne il transito con conseguenze immaginabili. Lunghe code sulla consolare, automobili imbottigliate nel traffico per ore.
L’aspetto comico della vicenda è che il sottopasso si trova proprio di fronte a uno stabile che è del Dipartimento della Protezione Civile, proprio l’ente che dovrebbe garantire la sicurezza in caso d’inondazioni, esondazioni e fenomeni atmosferici particolarmente intensi.
I danni provocati da chi ha realizzato lavori di Italia ’90, fuori da ogni logica di buon senso e da ogni criterio di affidabilità, continueremo a pagarli per molti anni. Speriamo che, almeno per questo sottopasso si riesca a trovare una soluzione che non obblighi gli automobilisti a dover cercare una strada alternativa ogni volta che dal cielo scenda una quantità di pioggia non trascurabile.