ROMA, GRANDE PARTECIPAZIONE DEGLI STUDENTI DI ROMA E PROVINCIA ALLA MANIFESTAZIONE DI IERI

Redazione

Roma – Ieri giovedì 6 dicembre 2012, i ragazzi del movimento Studenti: la voce che conta sono scesi in piazza per partecipare al corteo contro i tagli all’edilizia scolastica poi trasformatosi in un’assemblea studentesca in Piazza Mazzini, nella quale numerosi rappresentanti d’istituto delle scuole di Roma hanno fatto luce sulle reali carenze delle strutture scolastiche.

Per Studenti: la voce che conta è intervenuto pubblicamente Andrea Fabiani, responsabile del movimento, che oltre a riportare la propria testimonianza su molte situazioni di disagio nelle scuole dei Castelli Romani, ha fatto un appello a tutti i ragazzi presenti sull’importanza del carattere trasversale di queste proteste, presentando anche un dossier fotografico già consegnato alla Provincia di Roma, nel 2009, durante la ricorrenza del cinquantesimo anniversario dell’ITCG Buonarroti di Frascati a cui parteciparono il presidente Nicola Zingaretti e l’assessore alle Politiche della Scuola, Paola Rita Stella.

Sciolta l’assemblea i ragazzi del movimento hanno sfilato per Roma dietro lo striscione “tagli, sprechi, speculazioni…ora ci avete rotto i mattoni”,  <Andrea Castellani, responsabile del movimento –   ma soprattutto  per far riflettere l’opinione pubblica sulla grave situazione in cui versa l’edilizia scolastica, oggi i nostri ragazzi hanno dato esempio di come si possa protestare in maniera trasversale e pacifica>>. Durante la giornata i ragazzi di Studenti: la voce che conta hanno avuto modo di confrontarsi sui temi delle proteste con altri studenti provenienti da istituti di Roma e Provincia, i quali hanno anche aderito alla mobilitazione del movimento, facendosi fotografare con lo striscione nei pressi di Piazza Venezia.

Infine, <<Le nostre mobilitazioni non si fermeranno alla giornata di ieri, cercheremo di organizzare altri eventi ed iniziative – concludono i responsabili –  per noi l’importante è dare modo agli studenti dei Castelli Romani di confrontarsi,  sensibilizzarsi e poter esprimere liberamente le proprie idee riguardo l’attuale
situazione in cui versa la scuola pubblica italiana>>.